Perdita dell'udito o ipoacusia

Durante l’infanzia ti sarà capitato di avere un parente anziano a cui tenevi molto, un vicino o una babysitter un po’ deboli di udito (il che potrebbe spiegare perché fossero tanto tranquilli quando ti scatenavi, insieme ai tuoi fratelli, in giochi chiassosi). Naturalmente non ti è mai venuto in mente che molti anni dopo avresti avuto lo stesso problema. 

Potrebbe essere rassicurante sapere che in questa situazione sei tutt’altro che solo. Negli adulti meno giovani, l’ipoacusia è il terzo disturbo fisico più comune dopo l’artrosi e le cardiopatie. In questo articolo troverai notizie e dati statistici che evidenziano l’alta incidenza dell’ipoacusia. 

466 milioni

di persone al mondo soffrono di ipoacusia invalidante e diventeranno 900 milioni entro il 2050

I problemi di un’ipoacusia non trattata

Anche una lieve perdita di udito può creare problemi in un mondo in cui lo scambio di informazioni è sempre più frenetico. Se soffri di ipoacusia non trattata, magari ti sarai trovato in situazioni spiacevoli in cui altre persone ti hanno giudicato male. Qualcuno ti avrà ritenuto una persona scostante, disorientata o addirittura nella fase iniziale della demenza. Dopotutto, l’ipoacusia è una condizione invisibile e le persone non possono leggerti nel pensiero. Inoltre, l’ipoacusia non trattata è associata ai seguenti effetti negativi:

  • Difficoltà nello svolgimento delle attività quotidiane, come comprendere una conversazione, di persona o al telefono, con familiari e amici, oppure ascoltare la televisione o la radio.
  • Tendenza ad evitare ristoranti o altri luoghi rumorosi, perché non si riesce ad ascoltare ciò che dicono gli altri.
  • Incapacità costante di sentire ciò che dicono figli, nipoti, altri parenti e amici, con un impatto negativo sulle relazioni con queste persone.

La ricerca mostra che perfino una lieve ipoacusia non trattata può condizionare negativamente il benessere sociale, psicologico, cognitivo e lo stato di salute generale di una persona.

Leggi la lista

  • Irritabilità, negatività e rabbia
  • Affaticamento, tensione, stress e depressione
  • Rifiuto o allontanamento dalle situazioni sociali
  • Riduzione della vigilanza e maggiori rischi per la sicurezza personale
  • Problemi di memoria e riduzione della capacità di apprendere nuove attività
  • Calo del rendimento sul lavoro e della retribuzione
  • Compromissione del benessere psicologico e dello stato di salute generale
  • Aumento del numero di cadute e infortuni
  • Possibile limitazione delle capacità cognitive
  • Calo della memoria a breve termine
  • Maggiore incidenza di demenza

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Se una qualsiasi di queste situazioni ti suona familiare, non esitare a prenotare un appuntamento con un audioprotesista autorizzato. Prima affronterai il problema dell’ipoacusia, minori saranno le probabilità di subire conseguenze negative evitabili.

Tipi di ipoacusia e sintomi

Imparare a conoscere i diversi tipi di ipoacusia dovrebbe aiutarti ad esprimerti meglio nel comunicare al medico questo tuo problema e ad orientare il tuo trattamento.

Ipoacusia neurosensoriale

Questo è il tipo più comune di ipoacusia, che comporta danni alle delicate cellule ciliate dell’orecchio interno (coclea). In base all’area danneggiata dell’orecchio interno, si hanno difficoltà a percepire i suoni alle alte o alle basse frequenze. Se il danno è localizzato alla base dell’orecchio interno, la perdita di udito riguarda i suoni alle alte frequenze, mentre un danno delle cellule ciliate lontane dalla base provoca difficoltà a sentire i suoni alle basse frequenze. Quando si verifica un danno al nervo uditivo che trasmette suoni al cervello, i segnali nervosi vengono bloccati e ciò compromette ancora di più l’intensità e la nitidezza dei suoni. L’ipoacusia neurosensoriale, che rappresenta il 90% di tutti i casi di perdita dell’udito, in genere colpisce entrambe le orecchie ed è permanente. 

Sintomi dell’ipoacusia neurosensoriale

 

  1.  Discorsi e altri suoni arrivano ovattati
  2. Difficoltà a comprendere le parole, specialmente in presenza di molte persone o con rumore di fondo.
  3. Difficoltà a percepire alcuni particolari suoni consonantici (ad es. “s”, “sh” o “f”)
  4. Necessità di chiedere spesso agli altri di parlare più lentamente, più chiaramente e più forte
  5. Necessità di aumentare il volume del televisore, della radio o del computer
  6. Tendenza a evitare le conversazioni
  7. Tendenza a ritirarsi da alcuni contesti sociali
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Ipoacusia conduttiva

Questo tipo di ipoacusia è causata dalla presenza di liquidi, tessuti o una crescita ossea che blocca o riduce il suono in ingresso. L’ostruzione può influire sul canale uditivo, sull’orecchio medio e la catena di ossicini, oppure sul timpano. In alcuni casi, l’ipoacusia conduttiva è temporanea e può essere risolta rimuovendo l’ostruzione.

Sintomi dell’ipoacusia conduttiva

  1. I normali suoni di ogni giorno sembrano più ovattati
  2. La qualità dell’udito è diversa da un orecchio all’altro
  3. Difficoltà a sentire le conversazioni (ad es. al telefono)
  4. La qualità del suono è meno chiara o netta
  5. I suoni alti e bassi sono ridotti
  6. Sensazione di pressione in un orecchio o in entrambe le orecchie
  7. Cattivo odore proveniente dal canale uditivo
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Ipoacusia mista

Questo tipo di ipoacusia è associato a danni a carico dell’orecchio esterno o medio e dell’orecchio interno o del nervo uditivo. È causata da qualsiasi combinazione di problemi responsabili di ipoacusia neurosensoriale e conduttiva. Ad esempio, la presenza temporanea di liquido nell’orecchio medio a causa di un’allergia può bloccare temporaneamente l’udito quando è già presente un’ipoacusia permanente correlata all’esposizione al forte rumore di tutti quei concerti rock che si sono sentiti in gioventù.

Sintomi dell’ipoacusia mista: se un tipo di ipoacusia è peggiore dell’altro, i relativi sintomi saranno più evidenti. I suoni potranno risultare più attenuati come intensità e più difficili da capire. 

Ipoacusia neurosensoriale improvvisa (SSHL)

Comunemente nota come sordità improvvisa, è una perdita rapida e inspiegabile dell’udito che si verifica improvvisamente o nell’arco di pochi giorni. Nove persone su 10 con ipoacusia neurosensoriale improvvisa manifestano questo problema in un solo orecchio. Gli esperti stimano che l’ipoacusia improvvisa colpisca da uno a sei soggetti su 5.000 ogni anno, ma il numero effettivo di nuovi casi potrebbe essere molto più elevato perché questa condizione spesso non viene diagnosticata. Sebbene l’ipoacusia improvvisa possa colpire persone di tutte le età, è più comune negli adulti tra i 45 e i 55 anni. È consigliabile consultare un medico il prima possibile, perché un intervento tempestivo aumenta notevolmente le probabilità di recuperare parte dell’udito. Se si aspettano più di 72 ore per rivolgersi a un medico, la finestra utile di intervento si chiude.

Sintomi dell’ipoacusia neurosensoriale improvvisa

  1. Scoprire una perdita di udito al risveglio al mattino
  2. Avvertire un forte “schiocco” allarmante appena prima che l’udito scompaia
  3. Sensazione di pienezza nell’orecchio
  4. Capogiri
  5. Ronzio nelle orecchie (acufene)
  6. Le normali conversazioni sembrano sussurrate

Domande frequenti sull’ipoacusia

Cosa provoca l’ipoacusia?

  1. Ipoacusia correlata all’età: clinicamente nota come presbiacusia, è generalmente un’ ipoacusia lenta e progressiva che interessa entrambe le orecchie allo stesso modo. Durante le fasi iniziali i problemi riguardano i suoni alle alte frequenze, come alcuni suoni consonantici cosiddetti “dolci” (ad es. “s”, “sh” o “f”). Potresti pensare che gli altri stiano parlando a voce troppo bassa o si stiano mangiando le parole, e il rumore di fondo peggiora la situazione. A causa della lenta progressione di questo problema, molti adulti lo ritengono semplicemente un effetto collaterale dell’invecchiamento e non ammettono facilmente di soffrire di ipoacusia. Per questo motivo, succede spesso che siano familiari, amici o operatori sanitari i primi a riconoscere il problema di udito e a farlo notare.
  2. Effetti collaterali dei farmaci: i farmaci che causano ipoacusia, acufene o disturbi dell’equilibrio sono chiamati ototossici. Più di 200 farmaci (sia su prescrizione che da banco) utilizzati per trattare il dolore, le infezioni gravi, il cancro, le malattie cardiache e le malattie renali sono stati collegati a ipoacusia (temporanea o permanente).
  3. Sindrome di Ménière: sebbene il sintomo principale sia una grave vertigine, questa malattia può causare anche acufene, sensazione di udito ovattato o bloccato e sensazione di congestione, pienezza o pressione nell’orecchio interessato. Se l’orecchio interno si riempie di liquido in eccesso, ciò può danneggiare le delicate cellule ciliate, provocando un’ipoacusia permanente.
  4. Ipoacusia indotta dal rumore (NIHL): l’ipoacusia causata dall’esposizione a rumori forti è comune e negli Stati Uniti riguarda all’incirca da 10 a 40 milioni di adulti sotto i 70 anni. Suoni eccessivamente forti che si verificano anche una sola volta (ad es. colpi di arma da fuoco, esplosioni e fuochi d’artificio) o suoni ripetuti per un lungo periodo (ad es. i rumori in ambito lavorativo o attività ricreative come concerti rock ad alto volume) possono causare un’ipoacusia da rumore. Questo è l’unico tipo di ipoacusia completamente prevenibile.
  5. Trauma cranico: a causa della sua natura improvvisa e violenta, il trauma cranico può causare danni in qualsiasi punto del sistema uditivo. Questo danno può causare ipoacusia conduttiva e neurosensoriale, deficit di elaborazione uditiva centrale, problemi di equilibrio e acufene. Il timpano, l’orecchio medio e l’orecchio interno sono le sedi più comuni di lesioni periferiche perché si trovano spesso sulla linea diretta del trauma.
  6. Infezioni virali: molti virus possono causare ipoacusia congenita o acquisita. Nella maggior parte dei casi si tratta di ipoacusia neurosensoriale. Il citomegalovirus (CMV), un virus comune in grado di infettare persone di qualsiasi età, è responsabile fino al 40% di tutte le ipoacusie congenite. Altre malattie virali associate a ipoacusia comprendono: rosolia, morbillo, parotite, HIV, herpes simplex, West Nile e varicella. 

Come viene diagnosticata l’ipoacusia?

Alcune persone ammettono di soffrire di ipoacusia e si rivolgono a un medico. In altri casi, sono i familiari a rendersi conto che la persona cara sta incontrando difficoltà crescenti nel comprendere le conversazioni, oppure aumenta spesso il volume della televisione: questi sono possibili segni di ipoacusia. Chiunque abbia problemi di udito dovrebbe sottoporsi a un esame obiettivo e ad un test ambulatoriale dell’udito con un audiologo.

Questi sono i cinque principali test dell’udito che un audiologo può eseguire quando sospetta un’ipoacusia:

  1. Audiometria tonale liminare:il paziente siede in un apposito locale che assicura un isolamento acustico accettabile, indossa delle cuffie e ascolta le istruzioni impartite dall’audiologo. Questo test aiuta a determinare il suono più tenue che si è in grado di percepire su frequenze (tonalità) diverse.
  2. Test del linguaggio: il paziente ascolta delle conversazioni sia in ambienti silenziosi che rumorosi per determinare a quale soglia è in grado di riconoscere la lingua parlata.
  3. Test dell’orecchio medio: durante questo test, l’audiologo varia la pressione dell’aria nel condotto uditivo, facendo vibrare il timpano avanti e indietro. L’esame consente di determinare se il timpano è perforato o se esiste un problema alle trombe di Eustachio, i canali di ventilazione dell’orecchio.
  4. Potenziali evocati uditivi del tronco encefalico: durante questo esame, sulla testa vengono posizionati degli elettrodi che registrano l’attività delle onde cerebrali, fornendo dati sull’orecchio interno e sui percorsi cerebrali coinvolti nell’udito.
  5. Emissioni otoacustiche: una piccola sonda viene inserita nel canale uditivo per misurare dei suoni vibranti, molto deboli, prodotti quando vengono stimolate le cellule ciliate esterne nell’orecchio interno. In presenza di un’ostruzione, non viene registrato alcun suono.

Quali sono le opzioni di trattamento per l’ipoacusia?

Apparecchi acustici: la ricerca avvalora gli effetti positivi degli apparecchi acustici negli adulti in età avanzata. Questi benefici includono la riduzione di sintomi negativi emotivi e psicologici come la depressione e un miglioramento della qualità della vita. La tecnologia degli apparecchi acustici ha visto importanti progressi, specialmente negli ultimi decenni. Le tipologie di apparecchi acustici includono:

  1. Ricevitore nel canale (RIC)
  2. Endocanalare (ITC)
  3. Completamente nel canale (CIC)
  4. Intrauricolare (ITE)
  5. Retroauricolare (BTE)
  6. Apparecchio acustico ancorato all’osso (BAHA)

Impianto cocleare: questo piccolo dispositivo elettronico impiantato viene utilizzato nei casi di ipoacusia grave o profonda che non possono essere trattati con apparecchi acustici. Una parte esterna si trova dietro l’orecchio, mentre un secondo elemento viene inserito sotto la cute durante un intervento chirurgico. Il dispositivo funziona aggirando le cellule ciliate danneggiate nell’orecchio interno e stimolando direttamente il nervo uditivo a inviare le informazioni al cervello.

Stapedectomia: la procedura chiamata stapedectomia può essere un’opzione per le persone con ipoacusia causata da otosclerosi. Questa condizione provoca un indurimento anormale di un ossicino a ferro di cavallo, chiamato staffa, nell’orecchio medio. Durante questo intervento, il tessuto osseo indurito viene rimosso in tutto o in parte e sostituito da una protesi. 

Se una qualsiasi di queste situazioni ti suona familiare, non esitare a prenotare un appuntamento con un audioprotesista autorizzato. Prima affronterai il problema dell’ipoacusia, minori saranno le probabilità di subire conseguenze negative evitabili.

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