Questo termine può essere fuorviante perché oggi quasi nessun apparecchio acustico ha fili, cavi o cordicelle visibili. Il termine wireless si riferisce ai circuiti interni dell’apparecchio acustico che consentono la connettività tra due apparecchi acustici o con altri dispositivi elettronici.
“Quando la tecnologia senza fili sarà perfettamente applicata, tutta la Terra si trasformerà in un enorme cervello, quale di fatto è, poiché tutte le cose sono parte di un insieme armonico e reale. Saremo in grado di comunicare l’uno con l’altro in modo istantaneo, indipendentemente dalla distanza”. ~ Nikola Tesla, 1926
Anche se Tesla è morto senza un soldo prima di poter realizzare il sogno di trasmettere l’elettricità senza fili da New York a Londra, le sue importanti idee si sono dimostrate più attuali e pertinenti per l’odierna tecnologia wireless rispetto alla radiotelegrafia di Guglielmo Marconi e Ferdinand Baum. Vincitore del Premio Nobel nel 1909, Marconi è comunemente ritenuto l’inventore della prima stazione radio al mondo, mentre Baum si servì di una bobina a induzione progettata e brevettata da Tesla per realizzare il radiotelegrafo.
Facciamo un salto in avanti nel 21° secolo: Internet e gli smartphone hanno trasformato la comunicazione e il modo in cui gli esseri umani vedono il mondo. Il Wi-Fi è lo standard per la connessione wireless a internet, mentre il cosiddetto “internet delle cose” consente ai prodotti tecnologici di dialogare tra loro (soprattutto via Bluetooth). Grazie a queste innovazioni, gli apparecchi acustici wireless di oggi sono immensamente più sofisticati rispetto a quelli di appena pochi anni fa.
Se hai l’età giusta, probabilmente ricordi gli ingombranti telefoni cellulari dei primi anni Novanta che si collegavano all’accendisigari dell’auto. Tutto quello che potevi fare con quei mastodonti era parlare con qualcuno, e neanche tanto bene. Oggi, smartphone sottilissimi e tecnologicamente all’avanguardia, del peso inferiore a 100 grammi, offrono una gamma strabiliante di possibilità, in particolare con le app. Quindi non dovresti essere troppo sorpreso dal fatto che gli apparecchi acustici abbiano fatto molta strada da quei grandi dispositivi beige a forma di banana del passato. Come gli smartphone, gli apparecchi acustici wireless sono incredibilmente sofisticati.
La tecnologia Bluetooth, inizialmente utilizzata con i cellulari per le comunicazioni in vivavoce, offre la possibilità di trasmettere in modalità wireless i segnali audio da un dispositivo all’altro. I produttori di apparecchi acustici hanno sfruttato questa tecnologia in modo da rendere possibile l’invio di segnali audio da telefoni, tablet, lettori MP3, televisori, ecc. agli apparecchi acustici, trasformandoli essenzialmente in cuffie personali. Quasi tutti i nuovi modelli di apparecchi acustici oggi sono abilitati con Bluetooth.
Streamer: per gli apparecchi acustici meno recenti che non dispongono della tecnologia Bluetooth integrata, un dispositivo intermedio portato attorno al collo riceve il segnale Bluetooth. Usando un’antenna a collana, il segnale viene inviato tramite NFMI agli apparecchi acustici. Alcuni streamer fungono anche da telecomandi, consentendo di regolare il volume dell’apparecchio acustico e cambiare i programmi di ascolto. L’unico inconveniente è che alcune persone non gradiscono molto le dimensioni e la visibilità del dispositivo streamer.
L’introduzione della tecnologia digitale nei dispositivi a conduzione ossea ha notevolmente migliorato le prestazioni uditive. Tuttavia gli utenti sono ancora alle prese con problemi di comunicazione nelle situazioni quotidiane. Molti, inoltre, non hanno ancora la possibilità di trasmettere in streaming agli apparecchi acustici ancorati all’osso segnali audio e collegamenti diretti da telefoni cellulari e/o fissi, televisori e microfoni a distanza.
Con i dispositivi a conduzione ossea, l’efficacia della connettività wireless può essere diversa rispetto agli apparecchi acustici convenzionali. In caso di ipoacusia conduttiva o mista, l’effetto del suono in entrata diretto e non amplificato viene ridotto dalla componente conduttiva della perdita dell’udito. Questo offre una certa libertà di combinare in modo ottimale segnali di ingresso wireless e acustici.
Negli utenti con ipoacusia prevalentemente alle alte frequenze e udito accettabile alle basse frequenze (ad es. in caso di ipoacusia neurosensoriale correlata all’età), sono spesso necessarie chiocciole con ampie aperture di ventilazione o soluzioni aperte per ridurre l’effetto occlusione e consentire la percezione naturale dei suoni a bassa frequenza. È necessario mantenere un delicato equilibrio tra suoni ad alta frequenza amplificati e suoni a bassa frequenza non amplificati. Ciò lascia meno spazio alla personalizzazione dei segnali wireless rispetto all’ingresso audio diretto nel canale uditivo.
Qualità del suono: lo streaming audio diretto agli apparecchi acustici produce un suono che migliora il rapporto segnale-rumore (SNR), risolvendo i problemi dovuti al rumore, alla distanza e al riverbero. Questo risultato si ottiene attraverso la direzionalità SNR e l’elaborazione del suono con eliminazione del feedback. Il vantaggio è più evidente negli apparecchi acustici bilaterali, nei sistemi con microfoni potenziati e nella trasmissione streaming di suoni provenienti da altre fonti.
Ascolto in contesti rumorosi e comprensione del linguaggio: le persone con udito binaurale sono in grado di individuare con precisione suoni diversi e comprendere il linguaggio in ambienti rumorosi. Gli apparecchi acustici avanzati con connessione wireless tra il dispositivo sinistro e quello destro offrono numerosi vantaggi. Una rete con più microfoni può migliorare le prestazioni di elaborazione di alcuni segnali. La compressione dinamica tra i due dispositivi può preservare meglio gli indizi spaziali necessari per l’ascolto in ambienti rumorosi.
La difficoltà a comprendere il linguaggio in ambienti rumorosi è la lamentela principale di chi soffre di ipoacusia neurosensoriale. I partecipanti allo studio dotati di un dispositivo acustico digitale a banda larga binaurale wireless hanno ottenuto punteggi significativamente più alti su SNR e udito nei test del rumore rispetto a quelli dotati di dispositivi acustici digitali avanzati. La ricerca mostra che gli apparecchi acustici con sistemi wireless incorporati migliorano costantemente la percezione dei segnali emessi da un altoparlante, anche in ambienti estremamente rumorosi.
Praticità: lo scambio wireless di informazioni tra dispositivi bilaterali consente la selezione e l’allineamento automatici della modalità microfono e delle impostazioni di riduzione del rumore, nonché la sincronizzazione del controllo del volume. Un’altra straordinaria comodità è la possibilità di connettersi con altri dispositivi elettronici.
Connettività: i dispositivi di ascolto connessi allo smartphone si collegano in modalità wireless tramite Bluetooth alle tecnologie smartphone, consentendo agli utenti di personalizzare e regolare comodamente i programmi dei loro apparecchi acustici. Grazie alle app per apparecchi acustici, gli smartphone possono funzionare come apparecchi acustici convenzionali con auricolari wireless o cablati, che possono essere regolati dall’utente.
Se Tesla fosse vivo oggi, sarebbe stupito da tutti i modi in cui la tecnologia wireless ha trasformato la vita quotidiana di miliardi di individui, aiutando anche le persone con ipoacusia. Se hai problemi con un vecchio apparecchio acustico, prenota un consulto con un audioprotesista autorizzato. Probabilmente scoprirai che la tecnologia avanzata per apparecchi acustici wireless può migliorare la qualità della tua vita, proprio come ha già fatto per molte altre persone che soffrono di ipoacusia.
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