Otosclerosi: cos'è e come curarla

L'otosclerosi è una condizione misteriosa e rara dell'orecchio medio e interno che può portare a perdita dell'udito di conduzione. In questo articolo, esploreremo questa malattia poco conosciuta, discutendo le sue cause, i sintomi e le opzioni di trattamento disponibili. Capire questa condizione è fondamentale per coloro che possono esserne colpiti o che hanno amici e familiari che possono soffrirne.

Che cos'è l'otosclerosi?

L'otosclerosi è una patologia dell'orecchio medio e interno caratterizzata dalla formazione anomala di nuovo tessuto osseo intorno alla staffa, un piccolo osso coinvolto nella trasmissione del suono alla coclea. Questo processo, noto come "staffa sclerotica", rende la staffa rigida e impedisce il corretto trasferimento del segnale sonoro. 

Talvolta, l'otosclerosi può coinvolgere anche il punto di giunzione tra la staffa e la coclea. 

La condizione si manifesta con una progressiva perdita dell'udito, in cui l'orecchio non è più in grado di trasmettere adeguatamente il suono all'orecchio interno.

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Otosclerosi: cause

La causa esatta dell'otosclerosi è ancora sconosciuta, ma sembra essere legata a fattori genetici. Le persone possono iniziare a sviluppare l'otosclerosi tra i 10 e i 45 anni, con un picco di sintomi nei loro 20 e 30 anni. Le donne hanno un rischio maggiore, soprattutto durante la gravidanza. Alcune condizioni mediche e fattori ambientali come il morbillo, fratture da stress e disturbi immunitari possono aumentare il rischio di sviluppare questa condizione.

Fattori Genetici

Gli studi hanno evidenziato che l'otosclerosi ha una predisposizione genetica, poiché circa due pazienti su tre hanno un familiare affetto dalla stessa condizione. Tuttavia, non è sempre necessario avere una storia familiare per sviluppare l'otosclerosi. 

Fattori Ambientali

Alcuni fattori ambientali possono aumentare il rischio di sviluppare l'otosclerosi, e tra i principali sospettati ci sono:

  1. Virus del morbillo: È stato scoperto che le neo-formazioni ossee che bloccano la staffa contengono tracce di RNA del virus del morbillo. Ciò suggerisce un legame tra l'infezione virale da morbillo e lo sviluppo dell'otosclerosi. Si è notato anche che, da quando il vaccino contro il morbillo è diventato disponibile, i casi di otosclerosi sono diminuiti.
  2. Livelli di estrogeni: Gli estrogeni, ormoni femminili, possono avere un ruolo nello sviluppo dell'otosclerosi. Ciò potrebbe spiegare il fatto che le donne, soprattutto durante la gravidanza, hanno un rischio maggiore di sviluppare questa condizione. Tuttavia, ulteriori ricerche sono necessarie per comprendere meglio questa relazione.
  3. Contenuto di fluoro nell'acqua potabile: Alcuni studi hanno suggerito una possibile connessione tra il contenuto di fluoro nell'acqua bevuta quotidianamente e lo sviluppo dell'otosclerosi. Tuttavia, i risultati sono stati controversi, e ulteriori ricerche sono necessarie per confermare o confutare questa ipotesi.

Sintomi dell'otosclerosi

Una donna soffre di mal d'orecchio

Solitamente, i sintomi diventano evidenti quando le persone sono giovani adulti, ma la perdita dell'udito si sviluppa gradualmente. La difficoltà nell'udire suoni a bassa frequenza o sussurri è uno dei segni distintivi, anche se in ambienti rumorosi o affollati la capacità uditiva può essere leggermente migliorata. Alcuni segni tipici possono essere rilevati attraverso test acustici, e uno dei principali è il basso volume del tono di voce. 

Altri sintomi possono includere:

  • acufeni (ronzio nelle orecchie) 
  • problemi di equilibrio o vertigini
  • nistagmo

È importante prestare attenzione a tali sintomi e consultare un medico in caso di problemi uditivi per una diagnosi tempestiva e un'eventuale gestione della condizione.

Diagnosi dell'otosclerosi

Per riconoscere l'otosclerosi, è fondamentale eseguire una diagnosi accurata utilizzando una combinazione di valutazioni cliniche e test audiometrici. Alcuni dei passaggi chiave per la diagnosi sono i seguenti:

  • Valutazione dei sintomi e dei segni: Il medico specialista effettua un esame obiettivo dell'orecchio e raccoglie la storia clinica del paziente per identificare sintomi come perdita dell'udito progressiva, acufeni (ronzio o fischio nelle orecchie) e vertigini.
  • Audiometria: L'audiometria è un test fondamentale per valutare la capacità uditiva del paziente. La misurazione dei livelli di udito a diverse frequenze può fornire indicazioni sulla presenza e la gravità dell'otosclerosi.
  • Timpanometria: La timpanometria è un altro test importante per valutare il movimento della membrana timpanica e la funzione dell'orecchio medio. Può aiutare a identificare la presenza di un'eventuale rigidità della catena ossiculare, indicativa di otosclerosi.
  • Diagnosi differenziale: Poiché alcuni sintomi dell'otosclerosi possono essere simili ad altre patologie dell'orecchio, è importante escludere altre possibili cause tramite la diagnosi differenziale. La TAC può essere utile in questo processo, poiché può evidenziare la formazione ossea caratteristica dell'otosclerosi e distinguere la condizione da altre malattie come la malattia di Paget o l'osteogenesi imperfetta.
Una donna ha difficoltà ad ascoltare
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Terapia dell'otosclerosi

Per quanto riguarda la terapia dell'otosclerosi, ci sono alcuni approcci principali:

  • Apparecchi acustici e farmaci: Inizialmente, si può cercare di gestire i sintomi e rallentare la progressione della malattia attraverso l'uso di protesi auricolari. Questi dispositivi possono amplificare il suono, aiutando le persone a migliorare la capacità uditiva e a ridurre i sintomi associati alla perdita dell'udito. Anche l'uso di farmaci come il fluoruro di sodio o bifosfonati per regolare il ricambio osseo possono essere utili, soprattutto nelle prime fasi della malattia o nei casi di ipoacusia moderata.
  • Intervento chirurgico per ripristinare l'udito: Un'opzione più invasiva ma efficace è l'intervento chirurgico per l'otosclerosi. Questo tipo di chirurgia mira a ripristinare il movimento dello stilo e consentire la trasmissione corretta del suono all'orecchio interno. Sebbene sia un'opzione più seria, può portare a risultati positivi per alcuni pazienti.

Intervento per l'otosclerosi: domande frequenti

Quando è indicato l'intervento chirurgico?

L'otosclerosi è una condizione dell'orecchio medio che causa una crescita anomala dell'osso intorno alla finestra ovale. L'intervento chirurgico è indicato quando la perdita dell'udito è grave e non risponde ai trattamenti conservativi.

Quali sono gli interventi per l'otosclerosi?

Le due principali procedure chirurgiche per l'otosclerosi sono la stapedectomia e la stapedotomia. La stapedotomia è diventata la tecnica d'elezione, poiché è meno invasiva e più sicura rispetto alla stapedectomia.

Ci sono rischi nell'intervento per l'otosclerosi?

Come in ogni procedura chirurgica, si può incorrere in alcuni rischi. L'orecchio è un organo delicato, e durante l'intervento, potrebbero verificarsi danni irreparabili al timpano, alla coclea o alle terminazioni nervose. Tuttavia, il rischio di complicazioni è generalmente basso.

Quali sono i limiti dell'intervento?

L'intervento potrebbe essere meno efficace nei casi di otosclerosi neurosensoriale, poiché coinvolge danni alla coclea, un organo molto delicato. Inoltre, l'intervento non influisce sugli acufeni, quindi potrebbero persistere dopo la procedura.

Intervento per otosclerosi: dopo quanto si sente?

Il tempo di recupero e il miglioramento dell'udito possono variare da paziente a paziente. Tuttavia, molti pazienti notano un miglioramento graduale dell'udito nelle prime settimane dopo l'intervento. Alcuni possono sperimentare un miglioramento immediato, mentre per altri potrebbe essere necessario attendere qualche mese per ottenere risultati completi.

È importante seguire attentamente le istruzioni del medico, partecipare alle visite di controllo e seguire un programma di riabilitazione uditiva per massimizzare i benefici dell'intervento.

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