Apparecchi acustici convenzionati ASL

Approvato dal nostro esperto

Hearing Solutions

Daniela Atzori

Audiology Specialist

Laureata in Scienze Audioprotesiche all’Università di Padova nel 2004, lavora a Roma come audioprotesista e tutor universitario.

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Cosa si intende per contributo ASL?

Il Servizio Sanitario Nazionale eroga, agli aventi diritti, un contributo per gli apparecchi acustici.

Prima di iniziare a raccontare brevemente degli apparecchi acustici convenzionati con la ASL, è doveroso specificare che Le modalità di erogazione del servizio possono variare sul territorio nazionale.

Per avere informazioni più dettagliate vi consiglio di chiedere ad un audioprotesista più vicino che vi potrà indicare l’iter corretto da seguire.

Chi sono gli aventi diritto?

Ecco di seguito l’elenco delle categorie che hanno diritto di usufruire delle agevolazioni del SSN:

  • Gli invalidi civili cui è stata riconosciuta una ridotta capacità lavorativa di almeno un terzo e risulti nel verbale di accertamento l’ipoacusia tra le cause invalidanti;
  • Gli invalidi del lavoro ai quali i dispositivi vengono erogati dall’INAIL, secondo le modalità stabilite dall’Istituto stesso;
  • Tutti i minori al di sotto dei 18 anni ipoacusici indipendentemente dal grado;
  • Gli invalidi di guerra e di servizio;
  • Gli invalidi civili non in età lavorativa che per sommatoria delle patologie, compresa l’ipoacusia, viene loro riconosciuta un’invalidità superiore al 33,3%;
  • I ricoverati in strutture sanitarie accreditate, pubbliche e private;
  • Gli invalidi al 100%, e che necessitano dell’intervento protesico. In questi casi, non essendo possibile procedere con una richiesta di aggravamento dello stato invalidante, dovrà richiedersi l’inserimento dell’ipoacusia tra le cause di invalidità, ai fini dell’accesso alla fornitura;
  •  Coloro che soffrono di ipoacusia con un deficit che supera i 67 db;
  • Portatori di altre invalidità che soffrono anche di ipoacusia (anche al di sotto dei 67 db).

Vedremo adesso un piccolo approfondimento, in base alle indicazioni attuali del Ministero della Salute, delle caratteristiche dei prodotti e in che modo viene erogato il suddetto contributo.

Che caratteristiche hanno i prodotti indicati dal ministero della salute?

I prodotti possono essere di tipo digitale e possono avere diverse configurazioni a partire da quelli che si posizionano dietro l’orecchio fino ad una tipologia ad occhiale.

Tutti i prodotti retroauricolari sono dotati di un tubetto che conduce il suono all’interno dell’orecchio attraverso una chiocciola su misura o attraverso un auricolare standard.

Chi eroga la prestazione?

In base alle disposizioni del ministero della salute, chi si occupa dell’applicazione delle soluzioni acustiche è il tecnico Audioprotesista.

L’audioprotesista applica infatti i dispositivi in base ad un protocollo specifico e professionale strutturato in 5 fasi:

  1. Test preliminari e scelta del modello più idoneo in base alle esigenze della persona.
  2. In caso sia necessario, rilevamento dell’impronta dell’orecchio per effettuare parti del prodotto su misura.
  3. Adattamento della soluzione acustica per raggiungere il miglior risultato.
  4. Addestramento inziale volto a dare istruzioni per l’uso degli apparecchi e la loro efficace e corretta abitudine all’uso.
  5. Verifica della regolazione delle soluzioni in base alle esigenze della persone attraverso l’assistenza continua e verifica del risultato attraverso prove e test.

Veniamo quindi a parlare della procedura di erogazione del contributo.

Erogazione dell'assistenza protesica

La procedura di erogazione dell’assistenza protesica si articola 6 fasi:

  1. Formulazione del piano riabilitativo-assistenziale /prescrizione: è formulato dal medico specialista di una struttura pubblica. La prescrizione deve riportare l’indicazione della patologia e/o lesione che ha portato alla disabilità, la diagnosi, la tipologia dell’ausilio.
  2. Autorizzazione: è effettuata dall’azienda sanitaria locale di residenza dell’assistito, previa verifica amministrativa delle carte presentate dall’assistito.
  3. Erogazione: la consegna dei prodotti viene effettuata dalle aziende e dall’audioprotesista accreditati all’utilizzo del contributo della ASL. È libertà dell’assistito scegliere l’azienda per l’assistenza protesica.
  4. Collaudo: viene effettuato nella struttura pubblica in cui è stata emessa la prescrizione.
  5. Controlli successivi: a cura dell’audioprotesista di fiducia.

Concluso tutto l’iter descritto sopra, si procede alla pratica burocratica relativa al pagamento tramite Asl. È doveroso tener presente che esistono diverse tipologie di apparecchi acustici:

  • Protesi acustica base
  • Protesi altamente tecnologiche

Se la scelta dovesse ricadere su una protesi base, sarà l’Asl a supportare l’intera spesa dell’apparecchio; se, invece, si optasse per una protesi acustica altamente tecnologica, ciò comporterebbe un sovrapprezzo a carico dell’assistito, in quanto la mutua copre solamente gli apparecchi acustici base. 

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Riparazioni e rinnovo degli apparecchi acustici: è possibile il contributo?

Dopo cinque anni dalla precedente richiesta di contributo, la Asl si riserva la facoltà di decidere se confermare o meno il rinnovo della fornitura, per la quale andrà comunque presentata una nuova domanda, da parte del medico specialista prescrittore, per accertare l’idoneità e la convenienza alla sostituzione o riparazione.

Solo in casi particolari è possibile ottenere un rinnovo anticipato:

  • in caso di variazione delle condizioni cliniche o di rieducazione del paziente;
  • rottura irreparabile dell’apparecchio acustico (certificata con una relazione del laboratorio);
  • di particolare usura del dispositivo;
  • smarrimento e/o furto del dispositivo fornito (dimostrato da una copia della denuncia resa alle competenti Autorità).

Il rinnovo anticipato può essere autorizzato dall’Asl una sola volta per ogni paziente, prima che siano decorsi i cinque anni.

Anche le spese per le riparazioni sono a carico del SSN, qualora l’apparecchio sia stato ceduto dalla Asl, mentre restano a carico del richiedente se ha effettuato da solo l’acquisto e sono stati superati i due anni di garanzia previsti per legge.


Per quanto concerne i minori di 18 anni non si applicano i tempi minimi di rinnovo: l’Asl autorizza le sostituzioni o modifiche dei dispositivi protesici erogati, in base ai controlli clinici previsti e secondo il programma terapeutico. 

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