
Amplificatori e auricolari per sordi
Con l’evoluzione della tecnologia wireless e dei dispositivi audio sempre più discreti, anche in Italia cresce l’interesse verso soluzioni alternative per l’udito. Molti si chiedono se gli auricolari possano diventare un valido supporto acustico. Il confine tra semplici cuffiette e apparecchi acustici si sta assottigliando, soprattutto grazie agli auricolari per sordi, che esteticamente sembrano comuni auricolari ma offrono funzionalità specifiche per chi soffre di ipoacusia.
Sempre più diffusi sono anche gli apparecchi acustici Bluetooth, che si collegano facilmente a smartphone, televisori e altri dispositivi multimediali. Proprio come gli auricolari wireless, permettono di trasmettere il suono direttamente nelle orecchie, ma sono progettati per migliorare la comprensione del parlato, ridurre i rumori di fondo e garantire un ascolto più naturale. Alcuni utenti con sordità lieve provano a utilizzare auricolari comuni come supporto, ma è importante sapere che non dispongono della tecnologia medica necessaria per tutelare la salute uditiva nel lungo periodo.
Per questo motivo, stanno prendendo piede nuove soluzioni ibride, come gli auricolari acustici da banco, che uniscono il design moderno alle funzioni di un apparecchio acustico certificato. Per chi cerca un’alternativa accessibile e immediata, sono disponibili in farmacia auricolari per sordità e amplificatori acustici per anziani, dispositivi pratici che possono rappresentare un primo passo verso un miglior ascolto. Anche gli auricolari per anziani stanno diventando popolari perché semplici da usare e meno stigmatizzanti rispetto agli apparecchi tradizionali. La domanda di soluzioni pratiche e discrete è in continua crescita, e spinge i produttori a innovare per offrire dispositivi adatti a tutte le esigenze e stili di vita. Scopri di più nel nostro articolo.
Gli auricolari possono funzionare come apparecchi acustici?
Con il progressivo avvicinarsi tra tecnologia audio di consumo e dispositivi pensati per la salute, molti si chiedono: gli auricolari possono davvero sostituire un apparecchio acustico? La risposta non è univoca e dipende molto dalle esigenze personali. Gli apparecchi acustici tradizionali restano dispositivi medici certificati, progettati per trattare la perdita uditiva. Tuttavia, sta nascendo una nuova categoria di prodotti – i cosiddetti hearing aid earbuds – che uniscono le funzioni degli auricolari a quelle degli apparecchi acustici. Alcuni modelli di fascia alta, infatti, integrano modalità di ascolto ambientale, riduzione del rumore e miglioramento della voce, caratteristiche che possono agevolare chi presenta difficoltà uditive lievi in determinate situazioni. Non a caso, sempre più persone provano a utilizzare gli auricolari come alternativa temporanea agli apparecchi acustici, soprattutto quando non sono ancora pronte a fare questo tipo di investimento.
Va però chiarito che gli auricolari comuni non sono dispositivi medici. Sono concepiti principalmente per ascoltare musica o gestire chiamate, non per correggere un deficit uditivo. Non offrono un’amplificazione personalizzata in base al profilo uditivo della persona e non dispongono delle tecnologie avanzate presenti negli apparecchi acustici veri e propri. Diverso è il caso degli auricolari con funzione di supporto uditivo, come gli apparecchi acustici da banco o i modelli ibridi. Questi dispositivi, pur somigliando esteticamente agli auricolari tradizionali, sono progettati per migliorare la comprensione del parlato, ridurre i rumori di fondo e ottimizzare l’ascolto in tempo reale. Per chi comincia a percepire cali dell’udito, possono rappresentare un aiuto immediato in contesti tranquilli. Tuttavia, per un sostegno costante, sicuro ed efficace, resta fondamentale affidarsi ad apparecchi acustici certificati. In sintesi, anche se auricolari e apparecchi acustici stanno diventando sempre più simili nell’aspetto e in alcune funzioni di base, soltanto i dispositivi progettati appositamente per l’udito possono garantire un supporto realmente personalizzato e duraturo. Prima di prendere una decisione, è sempre consigliabile rivolgersi a uno specialista dell’udito.
Amplificatori e auricolari per anziani in farmacia

Negli ultimi anni, nelle farmacie è sempre più comune trovare amplificatori sonori e auricolari pensati per persone anziane con lievi difficoltà uditive. Si tratta di dispositivi che assomigliano ad auricolari tradizionali e che hanno la funzione principale di amplificare i suoni circostanti, rendendo più semplice seguire una conversazione o ascoltare la televisione. Sono spesso venduti come soluzioni pratiche e accessibili, senza la necessità di prescrizione medica. È importante, però, distinguere questi strumenti dagli apparecchi acustici veri e propri. Gli amplificatori acquistabili in farmacia non sono dispositivi medici: amplificano tutti i suoni indistintamente, senza adattarsi al profilo uditivo individuale. Questo significa che possono risultare utili in situazioni specifiche, ma non rappresentano una terapia personalizzata per la perdita uditiva. Gli apparecchi acustici, invece, sono regolati da specialisti dell’udito, progettati per correggere diversi gradi di ipoacusia e dotati di tecnologie avanzate che filtrano i rumori di fondo e migliorano la comprensione del parlato. In sintesi, gli amplificatori e gli auricolari reperibili in farmacia possono essere un aiuto momentaneo per gli anziani che iniziano a percepire cali uditivi lievi. Tuttavia, per un sostegno sicuro, efficace e duraturo, resta fondamentale rivolgersi a un professionista e valutare soluzioni mediche specifiche.
Auricolari per sordi: modelli, tecnologie, caratteristiche
Gli auricolari per sordi rappresentano una categoria in forte crescita, progettata per offrire supporto a chi presenta difficoltà uditive lievi o moderate.
- A differenza degli auricolari tradizionali, pensati per musica o chiamate, questi dispositivi mirano a migliorare la percezione dei suoni e la comprensione del parlato in contesti quotidiani. Oggi esistono soluzioni diverse: dai modelli più semplici con funzioni di amplificazione, acquistabili senza prescrizione, fino agli apparecchi “ibridi” o da banco (over-the-counter), che uniscono l’estetica degli auricolari alle tecnologie tipiche degli apparecchi acustici.
- I modelli di fascia alta integrano sistemi avanzati come riduzione del rumore, algoritmi di miglioramento del parlato, controllo dei suoni ambientali e connessione Bluetooth per chiamate e musica. Molti si collegano a un’app dedicata, permettendo di personalizzare impostazioni e profili sonori. Tra le caratteristiche più apprezzate figurano leggerezza, comfort e design discreto, che riduce lo stigma spesso associato agli apparecchi acustici tradizionali. Inoltre, le versioni ricaricabili con custodia portatile rendono l’utilizzo pratico e moderno.
- Marchi come JLab e Signia hanno sviluppato modelli che non sembrano affatto dispositivi medici, risultando particolarmente attraenti per i più giovani o per chi indossa per la prima volta un aiuto uditivo. Questi auricolari si adattano facilmente alla vita quotidiana, sia durante una riunione sia in ambienti rumorosi. Pur non essendo adatti a ipoacusie gravi, rappresentano un’alternativa accessibile e stilosa per chi cerca un equilibrio tra funzionalità e design contemporaneo. In ogni caso, per un trattamento mirato è sempre consigliabile rivolgersi a un audioprotesista.

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Auricolari per sentire meglio: migliori modelli in Italia
Disponibilità in farmacia
- È importante sottolineare che in Italia non è consentito vendere apparecchi acustici veri e propri direttamente in farmacia, perché sono dispositivi medici che richiedono esame audiometrico e fornitura tramite audioprotesista.
- Tuttavia, amplificatori sonori (non certificati come apparecchi acustici) sono reperibili in farmacia o tramite farmacie online: sono dispositivi meno costosi, pronti all’uso, ma con limiti in termini di personalizzazione e potenza.
Cosa valutare prima dell’acquisto
- Gravità della perdita uditiva: per ipoacusie più marcate serve un apparecchio acustico su misura.
- Comfort ed estetica: dispositivi discreti, leggermente invasivi, ben tollerati.
- Funzioni accessorie: programmazione per ambienti rumorosi, connettività se disponibile.
- Costo: amplificatori semplici possono costare tra 50-200 €, mentre apparecchi acustici certificati partono da somme decisamente superiori
Cuffie amplificate e a conduzione ossea per sordi
Le cuffie per sordi rappresentano una soluzione utile per chi convive con difficoltà uditive, offrendo un ascolto più chiaro e personalizzato rispetto ai dispositivi standard. Tra le opzioni disponibili, due categorie stanno riscuotendo particolare interesse: le cuffie amplificate per sordi e le cuffie a conduzione ossea per sordi.
- Le cuffie amplificate per anziani sono progettate per aumentare il volume e migliorare la nitidezza dei suoni, soprattutto durante l’ascolto di musica, televisione o telefonate. Grazie a sistemi di regolazione personalizzabili, consentono di adattare i livelli sonori alle specifiche esigenze dell’utente, riducendo al minimo i rumori di fondo. Questo le rende ideali non solo per gli anziani, ma anche per chi desidera un supporto uditivo semplice e immediato.
- Le cuffie a conduzione ossea per sordi, invece, sfruttano una tecnologia innovativa che trasmette il suono attraverso le ossa del cranio, bypassando il timpano. In questo modo, l’audio raggiunge direttamente l’orecchio interno, risultando particolarmente utile per persone con ipoacusia trasmissiva o problemi al condotto uditivo. Inoltre, permettono di mantenere l’orecchio libero, favorendo la percezione dei suoni ambientali e aumentando la sicurezza, ad esempio durante una passeggiata o un’attività all’aperto.
- Sia le cuffie amplificate per sordi sia quelle a conduzione ossea rappresentano strumenti pratici e accessibili che possono migliorare notevolmente la qualità della vita quotidiana. La scelta dipende dal tipo di deficit uditivo e dalle abitudini personali, ma entrambe le soluzioni offrono comfort, autonomia e un ascolto più piacevole.

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Miglior amplificatore acustico per anziani
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Mobiclinic Ear Plus 2
Beurer HA 50
Fra i criteri essenziali da valutare ci sono: l’intervallo di amplificazione (dB), la regolazione del volume facile da usare, la compatibilità con orecchio/auricolari di diverse dimensioni, la durata della batteria, e la presenza di rumore di fondo. Un buon amplificatore per anziani dovrebbe permettere di sentire meglio conversazioni o TV, ma senza diventare fastidioso o complicato da regolare.

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Auricolari vs apparecchi acustici OTC: JLab Hear OTC Hearing Aid
Con il progresso delle tecnologie per il supporto uditivo, sempre più persone in Italia confrontano gli apparecchi acustici da banco (OTC, over-the-counter) con i comuni auricolari. Sebbene possano sembrare simili, hanno funzioni e obiettivi molto diversi.
- Gli apparecchi acustici OTC, come il JLab Hear OTC Hearing Aid, sono pensati per chi presenta una perdita uditiva da lieve a moderata. A differenza degli apparecchi tradizionali, che richiedono prescrizione e adattamento tramite un audioprotesista, i modelli OTC sono autoadattivi e più accessibili dal punto di vista economico. Offrono funzioni specifiche come l’amplificazione del parlato, la riduzione del rumore di fondo e modalità di ascolto preimpostate per diversi ambienti — caratteristiche che i normali auricolari non possono garantire.
- Gli auricolari, inclusi quelli prodotti da JLab, sono invece progettati principalmente per ascoltare musica, effettuare chiamate e riprodurre audio in generale. Alcuni includono modalità “trasparenza” per far entrare i suoni esterni, ma non sono dispositivi medici né sono studiati per compensare la perdita uditiva.
- Il JLab Hear OTC Hearing Aid combina un design discreto simile a quello degli auricolari con controlli intuitivi e opzioni di personalizzazione, rappresentando una soluzione pratica per migliorare l’ascolto quotidiano. Sebbene gli apparecchi OTC siano una novità nel mercato italiano, stanno rapidamente guadagnando popolarità come alternativa più flessibile e conveniente rispetto ai percorsi tradizionali di cura dell’udito.
- Gli auricolari possono essere utili in contesti occasionali, ma non sostituiscono un apparecchio acustico. In caso di difficoltà uditive, dispositivi come il JLab Hear sono più indicati per migliorare la chiarezza, ridurre lo sforzo di ascolto e facilitare la comunicazione, soprattutto in ambienti sociali o rumorosi. Per scegliere la soluzione più adatta, è comunque consigliabile rivolgersi a un professionista dell’udito.
Auricolari Bluetooth come apparecchi acustici: user test
Nell’ottobre 2023, Techlicious ha valutato se i comuni auricolari Bluetooth possano sostituire gli apparecchi acustici da banco (OTC) per persone con perdita uditiva da lieve a moderata. Sono stati messi alla prova quattro modelli con funzione di amplificazione dei suoni ambientali: Apple AirPods Pro / Pro 2, Samsung Galaxy Buds2 Pro, Sennheiser Conversation Clear Plus e Nuheara IQbuds2 Max.
Questi auricolari sono dispositivi “chiusi”, che sigillano il condotto uditivo e amplificano solo i suoni catturati dai microfoni interni, senza mescolare udito naturale e amplificazione come avviene con gli apparecchi acustici. Il risultato sono spesso effetti di occlusione: voce ovattata, rumori interni amplificati (come la masticazione) e disagio in contesti sociali.
Confronto tra modelli
- AirPods Pro / Pro 2: grazie a funzioni come “Trasparenza adattiva” e “Headphone Accommodations”, offrono fino al 20% di amplificazione ambientale. Migliorano la chiarezza della voce per utenti iPhone, ma senza la precisione né la certificazione di un apparecchio OTC.
- Galaxy Buds2 Pro: tramite l’app Samsung Wearable permettono regolazioni per orecchio e tonalità, ma il parlato resta ovattato e poco naturale; inoltre non sono compatibili con iPhone.
- Sennheiser Conversation Clear Plus e Nuheara IQbuds2 Max: includono personalizzazione tramite test uditivi. Gli IQbuds2 Max, più maturi, offrono regolazioni più fini, ma nessuno dei due raggiunge le prestazioni di un apparecchio OTC certificato.
Conclusione

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Auricolari come apparecchi acustici: pro e contro
- L’uso di auricolari come gli Apple AirPods Pro per migliorare l’ascolto può sembrare una soluzione pratica per chi ha una perdita uditiva lieve o moderata. Tuttavia, i limiti sono evidenti. In primo luogo, l’efficacia è ridotta rispetto agli apparecchi acustici progettati ad hoc: gli auricolari non sono adatti a ipoacusie gravi e non offrono la stessa elaborazione sonora avanzata né la personalizzazione di un dispositivo medico.
- Un altro punto critico è la batteria: nelle modalità di amplificazione o trasparenza i consumi aumentano, obbligando a ricariche frequenti, mentre gli apparecchi acustici sono studiati per durare un’intera giornata. Anche la resistenza lascia a desiderare: gli auricolari di consumo non sono pensati per umidità, sudore o sbalzi di temperatura, e risultano meno duraturi. Inoltre, pur offrendo una buona qualità sonora, non sono riconosciuti come dispositivi medici in tutti i Paesi, limitandone l’accettazione come soluzione ufficiale.
Perché i test dell’udito in clinica restano lo standard
- Un esame in una clinica specializzata garantisce innanzitutto accuratezza, grazie a strumenti diagnostici professionali e all’esperienza di audiologi qualificati, in grado di rilevare anche perdite sottili. Offre inoltre una cura personalizzata: non solo la misura del grado di perdita, ma anche la valutazione delle sue caratteristiche specifiche, con la possibilità di consigliare apparecchi acustici su misura.
- Altro vantaggio è il supporto continuativo: controlli periodici, regolazioni personalizzate, consigli di manutenzione e monitoraggio costante della salute uditiva. Infine, le cliniche dispongono delle tecnologie diagnostiche più avanzate, che consentono una diagnosi precoce e interventi tempestivi, fondamentali per preservare l’udito e migliorare la qualità di vita nel lungo periodo.
Come trasformare gli auricolari in apparecchi acustici con le app
App consigliate
- Apple Live Listen (iOS): integrata negli iPhone, funziona con AirPods e alcuni modelli Beats, trasmettendo i suoni ambientali direttamente agli auricolari.
- Petralex Hearing Aid App: disponibile per Android e iOS, offre un’amplificazione personalizzata dopo un breve test uditivo.
- Hear Boost e Sound Amplifier (Google): migliorano i suoni dell’ambiente e riducono i rumori di fondo, rendendo più nitide le conversazioni.
Configurazione e utilizzo
Un consiglio importante

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AirPods Pro come strumenti per il test udito e sordità
Caratteristiche principali
- Test udito (Hearing Test): gli AirPods Pro possono essere usati insieme a iPhone o iPad per effettuare un test uditivo. Il dispositivo genera toni a varie frequenze, che l’utente ascolta tramite gli auricolari, e registra le risposte. In pochi minuti si ottiene un profilo uditivo.
- Audiogrammi professionali: è possibile importare i risultati del test dell’audiologo (audiogrammi) e usarli per calibrare il dispositivo in modo che i suoni siano amplificati secondo le necessità personali.
- Modalità Hearing Aid (o Hearing Assistance): una volta definito il profilo uditivo, gli AirPods Pro aggiustano automaticamente l’amplificazione dei suoni, migliorano la chiarezza della voce, attivano la funzione Conversation Boost per conversazioni in ambienti rumorosi, e permettono di regolare tono, bilanciamento e volume in base al contesto.
- Protezione dell’udito (Hearing Protection): gli AirPods Pro aiutano a limitare l’esposizione a rumori ambientali troppo alti, riducendo automaticamente il volume o avvisando l’utente.
Approvazioni regolatorie e limiti
- Il software di assistenza all’udito è autorizzato dalla FDA statunitense come dispositivo over-the-counter (OTC) per perdita uditiva lieve-moderata. Ciò significa che l’utente può adottare queste funzioni senza prescrizione medica, purché abbia almeno 18 anni.
- Tuttavia non sostituiscono apparecchi acustici su misura per forme più severe di perdita uditiva. Le prestazioni possono essere limitate in ambienti molto rumorosi o per frequenze molto alte o basse. Anche il fitting (la calzata) degli auricolari influisce molto: un gommino che non sigilla bene riduce efficacia e comfort.
Come usarli al meglio
- Assicurarsi di avere firmware aggiornato sugli AirPods Pro e l’ultima versione di iOS.
- Effettuare il test udito in un ambiente tranquillo, evitando rumori di sottofondo che possono alterare i risultati.
- Importare l’audiogramma se disponibile, oppure seguire il profilo suggerito dal test.
- Regolare la modalità Hearing Aid gradualmente: iniziare con piccole modifiche a volume, bilanciamento e tono.
- Utilizzare Conversation Boost in ambienti rumorosi e la modalità Transparency per mantenere la consapevolezza di suoni circostanti.
Gli AirPods Pro 2 e 3 rappresentano un importante passo avanti nella democratizzazione delle soluzioni per supportare l’udito: grazie al test uditivo integrato, alla modalità apparecchio acustico OTC e alla protezione del rumore, sono strumenti validi per chi ha perdita uditiva lieve o moderata. Tuttavia non sono una soluzione universale: per deficit gravi o condizioni cliniche specifiche è fondamentale il parere di un audiologo e l’uso di apparecchi acustici personalizzati.
Apple AirPods Pro 3: uscita in Italia, prezzo e nuove caratteristiche
- Gli AirPods Pro 3 sono stati ufficialmente presentati da Apple il 9 settembre 2025, insieme ai nuovi iPhone 17. Le prenotazioni sono partite subito dopo l’annuncio, mentre la disponibilità effettiva nei negozi è prevista per il 19 settembre 2025 in numerosi paesi.
- In Italia, il prezzo di listino degli AirPods Pro 3 è fissato a 249 euro. Anche nel nostro Paese è possibile prenotarli fin da subito, con la consegna e l’acquisto in store a partire dal 19 settembre. Negli Stati Uniti il prezzo di lancio è di 249 dollari, e la distribuzione globale coinvolge oltre 50 nazioni con un lancio simultaneo.
- Le novità principali di questo modello includono una cancellazione attiva del rumore (ANC) migliorata, in grado di adattarsi automaticamente all’ambiente circostante, e una modalità trasparenza più naturale che permette di ascoltare meglio le voci. Sono stati introdotti nuovi gommini ergonomici per garantire maggiore comfort e stabilità, anche con un utilizzo prolungato.
- Tra le funzioni innovative troviamo un sensore per la frequenza cardiaca integrato, utile per monitorare lo stato di salute durante l’attività fisica, e nuove capacità software legate ad Apple Intelligence, come la traduzione in tempo reale e l’ottimizzazione personalizzata del suono.
- In sintesi, gli AirPods Pro 3 rappresentano un importante aggiornamento della linea premium di Apple, con caratteristiche pensate per unire intrattenimento, benessere e accessibilità.
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