Apparecchi acustici: detrazione nel 2025

L’acquisto di un apparecchio acustico detraibile rappresenta non solo un investimento per migliorare la qualità della vita, ma anche una spesa sanitaria che può beneficiare di vantaggi fiscali. Infatti, gli apparecchi acustici rientrano tra i dispositivi medici detraibili, per i quali è prevista una detrazione IRPEF del 19% nella dichiarazione dei redditi. Per usufruire correttamente di questa agevolazione, è importante sapere dove inserire la spesa nel modello fiscale: l’apparecchio acustico va indicato nel Quadro E, rigo E1 del modello 730, riservato alle spese sanitarie sostenute nel corso dell’anno. È fondamentale conservare tutta la documentazione fiscale (fattura o scontrino parlante) che riporti chiaramente il codice fiscale del contribuente, la descrizione dettagliata del dispositivo e la marcatura CE, oppure il codice AD o PI che ne attesti la trasmissione al Sistema Tessera Sanitaria. Scopri tutto sull'argomento nella nostra guida dedicata.

Apparecchi acustici: detrazione nel 2025, come funziona

Nel 2025, chi acquista un apparecchio acustico può usufruire di una detrazione IRPEF del 19%, confermata anche per l’anno in corso. Si tratta di un'importante agevolazione che rende più accessibile l’investimento in un dispositivo essenziale per la salute uditiva, soprattutto per anziani e persone con ipoacusia.

  • La detrazione si applica alla parte di spesa che supera la franchigia di 129,11 euro. Ad esempio, se si acquistano apparecchi per un totale di 1.000 euro, il beneficio fiscale viene calcolato su 870,89 euro, generando un risparmio di circa 165 euro.
  • Per ottenere la detrazione, è fondamentale presentare documentazione completa e corretta. La fattura o lo scontrino fiscale deve indicare con precisione la natura del prodotto (non è sufficiente la dicitura generica "dispositivo medico"), il codice fiscale dell’acquirente e la marcatura CE. In alternativa, la presenza dei codici AD o PI, che attestano l’invio al Sistema Tessera Sanitaria, può sostituire la marcatura CE.
  • Dal 2020, la normativa richiede che i pagamenti siano effettuati con strumenti tracciabili, come carte o bonifici. Tuttavia, per dispositivi medici come gli apparecchi acustici, è ancora ammesso il pagamento in contanti, purché documentato da scontrino parlante o fattura dettagliata.
  • Oltre all’acquisto del dispositivo, sono detraibili anche le spese accessorie, come le batterie di alimentazione e i costi per manutenzione o riparazione, se correttamente documentati.
  • La detrazione è estendibile anche alle spese sostenute per un familiare fiscalmente a carico, a patto che la documentazione fiscale riporti il codice fiscale del contribuente che sostiene la spesa.
  • Attenzione: in caso di contributo ASL, si può detrarre solo la parte non rimborsata. Se l’intero importo è stato coperto dal servizio sanitario, non si ha diritto alla detrazione.

In sintesi, la detrazione per apparecchi acustici nel 2025 è una risorsa preziosa per chi vuole migliorare la propria qualità della vita, a condizione di rispettare i requisiti fiscali e conservare tutta la documentazione necessaria.

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Detraibilità dei dispositivi medici: guida nel 2025

Le spese mediche detraibili rappresentano una delle principali opportunità di risparmio fiscale per i contribuenti italiani al momento della dichiarazione dei redditi. Si tratta di costi sostenuti per la tutela della salute, riconosciuti dalla normativa fiscale come idonei a generare una detrazione IRPEF del 19%, applicabile sulla parte eccedente la franchigia di 129,11 euro.

  • Ma quali spese rientrano in questa categoria? Tra le più comuni troviamo: visite mediche generiche e specialistiche, esami diagnostici, analisi di laboratorio, prestazioni chirurgiche, ricoveri ospedalieri e cure termali (se prescritte). Rientrano anche l’acquisto di farmaci, dispositivi medici con marcatura CE (come ad esempio gli apparecchi acustici), protesi e spese per l’assistenza specifica a persone con disabilità.
  • Ad esempio, su una spesa sanitaria totale di 1.000 euro, la detrazione si applica su 870,89 euro, generando un risparmio fiscale di circa 165 euro. Per le spese mediche generiche non è previsto un tetto massimo detraibile, mentre per altre categorie, come veicoli per disabili o ausili particolari, la normativa stabilisce dei limiti.
  • Per usufruire della detrazione, è necessario effettuare il pagamento con strumenti tracciabili: carte, bancomat o bonifici. Tuttavia, per farmaci e dispositivi medici, è consentito anche il pagamento in contanti, a patto che sia documentato con scontrino parlante (che riporti il codice fiscale e la descrizione del prodotto).
  • La detrazione è ammessa anche per le spese sostenute a favore dei familiari fiscalmente a carico, come figli, coniugi o genitori, purché il loro reddito non superi le soglie previste dalla legge e la documentazione sia intestata al contribuente.

In conclusione, le detrazioni per spese mediche offrono un'importante opportunità per alleggerire il carico fiscale, promuovendo al contempo la prevenzione e la cura della salute. Per beneficiarne correttamente, è fondamentale conservare tutta la documentazione e rispettare le regole sui pagamenti.

Dispositivi medici detraibili nel 730: definizione

Apparecchio acustico Resound ricaricabile

La possibilità di usufruire della detrazione per dispositivi medici nel modello 730 è regolata da precise disposizioni normative. La circolare n. 20 del 13 maggio 2011 chiarisce cosa si intende per dispositivi medici detraibili, specificando che rientrano in questa categoria tutti quei prodotti, apparecchiature e strumentazioni che soddisfano i requisiti indicati nei decreti legislativi n. 507/92, n. 46/97 e n. 332/00. Tali dispositivi devono essere conformi alle direttive europee, con apposita marcatura CE rilasciata dal produttore attraverso una dichiarazione o certificazione di conformità. In termini pratici, sono considerati detraibili tutti quei dispositivi progettati per prevenire, monitorare o trattare malattie o disabilità, anche se ad oggi non esiste un elenco ufficiale e completo di tutti i dispositivi medici detraibili presenti sul mercato. Tra i prodotti più frequentemente inclusi nella detrazione dei dispositivi medici nel 730, vi sono senza dubbio gli apparecchi acustici, strumenti fondamentali per chi ha problemi di udito. Secondo quanto riportato nella Circolare 19/E del 2021 dell’Agenzia delle Entrate, è possibile richiedere la detrazione degli apparecchi acustici con prescrizione medica, includendo anche le spese relative all’acquisto delle batterie. È fondamentale, tuttavia, che la fattura o lo scontrino fiscale riportino chiaramente sia la descrizione del dispositivo acquistato sia il nome della persona che sostiene la spesa, affinché la detrazione venga accettata.

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Quali sono i dispositivi medici detraibili?

Per accedere alla detrazione fiscale è indispensabile che la documentazione d'acquisto, come lo scontrino o la fattura, riporti in modo chiaro e preciso la descrizione del prodotto acquistato, oltre al codice fiscale della persona che ha sostenuto la spesa. Indicazioni generiche come “dispositivo medico” potrebbero non essere sufficienti per confermare il diritto alla detrazione. Anche per gli apparecchi acustici, la possibilità di detrarre la spesa è prevista dalla normativa italiana, ma solo a certe condizioni. In particolare, la Circolare n. 20/2011 dell’Agenzia delle Entrate specifica che la documentazione fiscale deve contenere sia la descrizione dettagliata del dispositivo acquistato sia i dati dell’intestatario della spesa. Va inoltre precisato che, pur non essendo obbligatoria ai fini della detrazione, è fortemente consigliato conservare la prescrizione medica rilasciata al momento dell’acquisto dell’apparecchio acustico. Questo documento può infatti rivelarsi utile in caso di verifiche fiscali da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Marcatura CE degli apparecchi acustici

Per tutti i dispositivi medici detraibili inclusi nell’elenco ufficiale del Ministero della Salute, non è necessario che l’acquirente verifichi autonomamente se il prodotto rientra o meno tra quelli fiscalmente agevolabili. È sufficiente conservare la documentazione che dimostri la conformità alla marcatura CE, insieme alla fattura o allo scontrino fiscale.

In pratica, ai fini della detrazione del dispositivo medico nel 730, è sufficiente che sul documento di spesa sia indicata chiaramente la marcatura CE del prodotto. Questa può essere riportata direttamente oppure evidenziata tramite una scheda tecnica allegata o attraverso i codici AD o PI, che certificano l’avvenuta trasmissione al Sistema Tessera Sanitaria.

Gli apparecchi acustici rientrano tra i dispositivi medici riconosciuti e sono quindi detraibili con prescrizione medica. Per il loro acquisto, così come per le batterie necessarie al funzionamento, è prevista una detrazione IRPEF del 19%, come avviene per tutte le altre spese sanitarie.

In sintesi, per ottenere la detrazione dell’apparecchio acustico nel modello 730 o nel Modello Redditi, è sufficiente conservare la fattura o lo scontrino in cui siano riportati:

  • il codice fiscale di chi effettua la spesa;
  • la descrizione del prodotto (apparecchio acustico);
  • la marcatura CE oppure, in alternativa, il codice AD o PI.

Apparecchi acustici detraibili: quali sono?

Gli apparecchi acustici sono classificati tra i dispositivi medici detraibili, e per il loro acquisto è prevista una detrazione fiscale del 19% da indicare nel modello 730 (in particolare nel rigo E1 del Quadro E). Rientrano nella detrazione anche le spese per gli accessori indispensabili, come batterie e adattatori.

Per poter considerare un apparecchio acustico detraibile, è necessario che il documento fiscale (scontrino o fattura) contenga una descrizione chiara e dettagliata del prodotto acquistato, e riporti il codice fiscale di chi ha sostenuto la spesa. Diciture generiche come “dispositivo medico” potrebbero non essere sufficienti. È inoltre utile che il documento evidenzi la marcatura CE o i codici AD/PI, che certificano la trasmissione della spesa al Sistema Tessera Sanitaria.

Secondo quanto stabilito dalla legge italiana (Circolare Agenzia delle Entrate n. 20/2011), la detrazione fiscale per l’apparecchio acustico è riconosciuta solo se la documentazione riporta chiaramente chi ha effettuato la spesa e cosa è stato acquistato. Anche se la prescrizione medica non è obbligatoria ai fini della detrazione, è comunque consigliabile conservarla in caso di controlli successivi da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Detrazione di un apparecchio acustico pagato a rate

Anche se l’acquisto di un apparecchio acustico viene effettuato con un pagamento rateale, è comunque possibile usufruire della detrazione fiscale del 19% prevista per i dispositivi medici detraibili, come indicato nel modello 730 o nel Modello Redditi. Tuttavia, è importante considerare alcuni aspetti specifici legati a questa modalità di pagamento. In generale, le detrazioni fiscali seguono le stesse regole previste per gli acquisti in un'unica soluzione. La detrazione può essere applicata nell’anno in cui viene sostenuta la spesa, ovvero nel momento in cui viene effettuato il primo pagamento, indipendentemente dalla durata del piano rateale. In alcuni casi, però, l'Agenzia delle Entrate potrebbe considerare le rate effettivamente pagate nel corso dell’anno fiscale, soprattutto se indicate separatamente in fattura.

È fondamentale conservare:

  • la fattura o lo scontrino parlante con la descrizione del dispositivo, la marcatura CE (o codice AD/PI) e il codice fiscale dell'acquirente;
  • la documentazione del finanziamento, con evidenza delle rate versate e di quelle ancora da pagare.

Verifica anche eventuali limiti di detraibilità per le spese sanitarie e accertati che l’importo complessivo dell’acquisto rientri nei massimali previsti dalla normativa fiscale.

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Detrazione apparecchio acustico familiare non a carico

​In linea generale, le spese sanitarie sostenute per un familiare non fiscalmente a carico non sono detraibili nella dichiarazione dei redditi. Tuttavia, esiste un'eccezione importante: se il familiare è affetto da una patologia che dà diritto all’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria pubblica (esenzione dal ticket), è possibile detrarre le spese mediche sostenute per suo conto, inclusi gli apparecchi acustici.​

Condizioni per la detrazione

  • Patologia esente: il familiare deve essere affetto da una malattia riconosciuta come esente dal ticket sanitario.​
  • Spesa rimasta a carico: la detrazione è ammessa solo per la parte di spesa che non ha trovato capienza nell'IRPEF dovuta dal familiare affetto dalla patologia. Se il familiare non è tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi, il contribuente che ha sostenuto la spesa può detrarre l'intero importo, nel limite massimo di €6.197,48 annui.​

Documentazione necessaria

  • Certificazione ASL che attesti la patologia esente.
  • Fattura o scontrino intestato al contribuente che ha sostenuto la spesa, con l'indicazione del familiare a favore del quale è stata effettuata.
  • Se la documentazione è intestata al familiare malato, è necessaria un'annotazione su di essa che specifichi quale parte della spesa è stata sostenuta dal contribuente, con valore di autocertificazione.​
  • Modalità di pagamento: le spese devono essere state sostenute con pagamenti tracciabili (es. bonifico, carta di credito), ad eccezione dell'acquisto di medicinali e dispositivi medici presso strutture pubbliche o private accreditate al SSN.​

Come indicare la detrazione nel Modello 730

Le spese sanitarie sostenute per familiari non a carico affetti da patologie esenti devono essere indicate nel Rigo E2 del Quadro E del Modello 730. La detrazione del 19% si applica sulla parte di spesa che eccede €129,11.​

Esempio pratico

Se hai acquistato un apparecchio acustico per un genitore non a carico, affetto da una patologia esente, e la spesa non è stata completamente detratta nella sua dichiarazione dei redditi (o non è stata presentata), puoi detrarre l'importo rimasto a tuo carico, rispettando le condizioni sopra indicate.​

Per ulteriori dettagli o assistenza nella compilazione del Modello 730, è consigliabile rivolgersi a un CAF o a un professionista fiscale.

Rimborso ASL per apparecchi acustici e detrazioni

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Chi ha necessità di acquistare un apparecchio acustico può beneficiare sia del rimborso ASL che della detrazione fiscale del 19% prevista per le spese sanitarie. Il rimborso ASL per apparecchio acustico è garantito dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN) per specifiche categorie di cittadini, come invalidi civili, lavoratori affetti da sordità riconosciuta come malattia professionale, minori o anziani con perdita uditiva certificata. L’importo del rimborso varia in base alla regione e alle tariffe del nomenclatore tariffario: in genere, l'ASL riconosce un contributo che va da €450 a €1.400 per ogni orecchio, a seconda della gravità e del tipo di dispositivo prescritto. Anche chi usufruisce del rimborso parziale può richiedere la detrazione fiscale sul modello 730 o Modello Redditi, calcolata sulla quota effettivamente a carico del cittadino. È essenziale conservare tutta la documentazione: fattura, prescrizione medica, eventuale certificato di invalidità e ricevute del pagamento. La combinazione tra rimborso ASL per apparecchio acustico e detrazione fiscale consente di ridurre sensibilmente il costo sostenuto, garantendo un importante supporto economico a chi ha bisogno di questi dispositivi medici fondamentali per la qualità della vita.

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Agevolazioni e contributo ASL per apparecchi acustici per anziani

Gli anziani con problemi di udito possono usufruire di agevolazioni economiche e contributi da parte del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) per l'acquisto di apparecchi acustici. In particolare, l’ASL (Azienda Sanitaria Locale) offre un rimborso parziale o totale, a seconda della situazione economica e sanitaria dell’interessato.

  • Per accedere al contributo, è necessario che l’anziano presenti una perdita uditiva certificata da un medico specialista in otorinolaringoiatria e sia in possesso di un verbale di invalidità civile che includa la menomazione uditiva. Inoltre, è richiesto un ISEE inferiore a determinate soglie, oppure che l’anziano sia titolare di indennità di accompagnamento o invalidità al 100%.
  • L’importo del contributo può variare da regione a regione, ma in media si aggira tra i 450 e i 1.000 euro per orecchio, con la possibilità di ottenere anche un apparecchio gratuito se fornito direttamente dall’ASL.
  • Oltre al contributo, sono previste detrazioni fiscali del 19% sull’acquisto di dispositivi medici come gli apparecchi acustici, purché risultino prescritti da un medico. Queste agevolazioni rappresentano un valido aiuto per migliorare la qualità della vita e la comunicazione quotidiana degli anziani.
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Bonus anziani 2025 INPS per apparecchi acustici

A partire dal 1° gennaio 2025, entra in vigore il nuovo Bonus Anziani, una misura pensata per supportare economicamente le persone over 80 che si trovano in condizioni di non autosufficienza e necessitano di cure continuative presso il proprio domicilio. Il bonus, istituito dal Decreto Legislativo n. 29/2024 e attivo fino al 31 dicembre 2026, prende ufficialmente il nome di Prestazione Universale e mira a garantire una maggiore dignità e autonomia agli anziani più fragili.

Il sostegno economico è composto da due parti:

  • una quota fissa mensile pari a 531,76 euro (equivalente all’indennità di accompagnamento);
  • una quota integrativa di 850 euro al mese, che può essere utilizzata per finanziare servizi di assistenza domiciliare regolare, come l’assunzione di un assistente familiare o l’acquisto di prestazioni da aziende specializzate.

Nel complesso, il beneficiario potrà ricevere fino a 1.381,76 euro al mese, esenti da tasse e non pignorabili.

A cosa serve il Bonus - I fondi possono essere utilizzati per diversi servizi, tra cui:

  • cura e igiene personale dell’anziano;
  • accompagnamento a visite mediche;
  • sostegno psicologico e sociale;
  • assistenza nelle attività quotidiane;
  • acquisto o noleggio di ausili sanitari, come apparecchi acustici, montascale, deambulatori e altri dispositivi fondamentali per migliorare la qualità della vita dell’anziano.

In particolare, l’uso del bonus per coprire i costi di apparecchi acustici può rappresentare un aiuto prezioso per tutte quelle persone che, con l’avanzare dell’età, si trovano a convivere con problemi uditivi che limitano la comunicazione e la partecipazione alla vita sociale.

Come fare domanda

  • La richiesta potrà essere presentata dal 2 gennaio 2025 al 31 dicembre 2026, accedendo al portale dell’INPS con le proprie credenziali digitali (SPID, CIE o CNS) oppure affidandosi a un patronato. È necessario allegare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) aggiornata per il calcolo dell’ISEE e la documentazione che attesti il possesso dell’indennità di accompagnamento. Scopri quali sono i migliori apparecchi acustici per anziani nel nostro contenuto dedicato.

Bonus anziani 2025: requisiti per accedere

Il Bonus è riservato a chi soddisfa tutti i seguenti requisiti:

  • età pari o superiore a 80 anni;
  • riconoscimento del massimo livello di bisogno assistenziale da parte dell’INPS;
  • un ISEE sociosanitario non superiore a 6.000 euro;
  • titolarità dell’indennità di accompagnamento.

La valutazione per accedere al beneficio considera sia l’aspetto sanitario che quello sociale, ed è gestita dall’INPS tramite visite medico-legali.

A cosa serve il Bonus

I fondi possono essere utilizzati per diversi servizi, tra cui:

  • cura e igiene personale dell’anziano;
  • accompagnamento a visite mediche;
  • sostegno psicologico e sociale;
  • assistenza nelle attività quotidiane;
  • acquisto o noleggio di ausili sanitari, come apparecchi acustici, montascale, deambulatori e altri dispositivi fondamentali per migliorare la qualità della vita dell’anziano.

In particolare, l’uso del bonus per coprire i costi di apparecchi acustici può rappresentare un aiuto prezioso per tutte quelle persone che, con l’avanzare dell’età, si trovano a convivere con problemi uditivi che limitano la comunicazione e la partecipazione alla vita sociale.

Come fare domanda

  • La richiesta potrà essere presentata dal 2 gennaio 2025 al 31 dicembre 2026, accedendo al portale dell’INPS con le proprie credenziali digitali (SPID, CIE o CNS) oppure affidandosi a un patronato. È necessario allegare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) aggiornata per il calcolo dell’ISEE e la documentazione che attesti il possesso dell’indennità di accompagnamento.

Contributo e bonus apparecchi acustici 2025

Apparecchio acustico Phonak Audeo

Gli apparecchi acustici rappresentano un valido supporto per chi soffre di disturbi dell’udito, aiutando a ritrovare una buona qualità di vita. Per il 2025, è possibile accedere a specifici aiuti economici e agevolazioni fiscali attraverso il Bonus Apparecchi Acustici, una misura pensata per ridurre l’impatto economico di questi dispositivi, spesso molto costosi.In questa guida aggiornata scoprirai nel dettaglio quali sono i contributi disponibili, chi può beneficiarne e quali documenti servono per ottenerli.

Cos’è il Bonus Apparecchi Acustici 2025?

Il Bonus Apparecchi Acustici 2025 include due principali forme di supporto economico: una detrazione fiscale del 19% e un contributo da parte del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Queste agevolazioni si rivolgono principalmente a persone con ipoacusia riconosciuta, minorenni con deficit uditivi e altre categorie protette, e mirano a ridurre (in parte o del tutto) il costo di dispositivi tecnologicamente avanzati.

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Contributo della Regione Lombardia per apparecchi acustici

Regione Lombardia ha attivato per il 2025 un bando dedicato all’erogazione di contributi economici per l’acquisto, il noleggio o il leasing di ausili tecnologicamente avanzati, tra cui gli apparecchi acustici. Questa iniziativa mira a migliorare l’autonomia e la qualità della vita delle persone con disabilità o con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA).​

Chi può accedere al contributo

Possono presentare domanda i cittadini residenti in Lombardia che soddisfano i seguenti requisiti:​

  • Essere minori o adulti con disabilità, oppure minori o adulti (fino a 67 anni) con DSA certificato ai sensi della L.R. 17/2019.​
  • Avere un ISEE valido non superiore a 30.000 euro.​
  • Non aver beneficiato dello stesso contributo, nella medesima area di intervento, nei cinque anni precedenti, salvo specifiche deroghe.​

Entità del contributo

Il contributo copre il 70% della spesa ammissibile, con un minimo di 300 euro e un massimo di 16.000 euro. Per le protesi acustiche, il limite massimo erogabile è di 3.500 euro.​

Aree di intervento

Il bando copre quattro aree principali:​

  • Domotica: Tecnologie che migliorano l’accessibilità e la sicurezza dell’ambiente domestico.​
  • Mobilità: Adattamenti di veicoli per il trasporto o la guida da parte di persone con disabilità.​
  • Informatica: Acquisto di hardware e software specifici per compensare disabilità o DSA.​
  • Altri Ausili: Include protesi acustiche, ausili per attività sportive, dispositivi riabilitativi e altri strumenti non compresi nelle categorie precedenti.​

Modalità di presentazione della domanda

Le domande devono essere presentate esclusivamente online attraverso la piattaforma Bandi online di Regione Lombardia, a partire dal 16 gennaio 2025. È necessario allegare la seguente documentazione:​

  • Certificato del medico specialista che attesti la necessità dell’ausilio.​
  • Preventivo o fattura dell’ausilio.​
  • Documentazione attestante il pagamento (es. ricevuta, scontrino parlante, contratto di finanziamento).​

La procedura è valutativa a sportello: le domande saranno esaminate in ordine di arrivo fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Considerazioni finali

Questo contributo rappresenta un’opportunità significativa per le persone con disabilità o DSA di accedere a tecnologie avanzate che migliorano l’autonomia e la qualità della vita. È fondamentale presentare la domanda tempestivamente e con la documentazione completa per beneficiare di questa misura.​

Per ulteriori informazioni e per presentare la domanda, è possibile consultare il sito ufficiale di Regione Lombardia.

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Chi ha diritto all'apparecchio acustico gratuito?

​In Italia, il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) offre la possibilità di ottenere apparecchi acustici gratuiti o con contributo per determinate categorie di cittadini.​

Chi ha diritto all'apparecchio acustico gratuito?

  • Secondo il Nomenclatore Tariffario del Ministero della Salute, hanno diritto al contributo:​
  • Invalidi civili con una ridotta capacità lavorativa di almeno un terzo (33,3%), se l’ipoacusia è riconosciuta tra le patologie invalidanti.​
  • Invalidi civili non in età lavorativa con una invalidità superiore al 33,3%, considerando anche l’ipoacusia tra le patologie.​
  • Invalidi civili al 100% che necessitano di intervento protesico; in questo caso, è necessario che l’ipoacusia sia inserita tra le cause di invalidità.​
  • Invalidi del lavoro, con dispositivi erogati dall’INAIL secondo modalità specifiche.​
  • Minori, indipendentemente dal grado di ipoacusia.​
  • Invalidi di guerra e di servizio.​
  • Ricoverati in strutture sanitarie accreditate, pubbliche o private.​

Inoltre, per ottenere il contributo, è necessario che l’ipoacusia sia superiore a 65 decibel nell’orecchio migliore. Tuttavia, anche con ipoacusia inferiore a 65 dB, è possibile accedere al contributo se si ha un’invalidità complessiva superiore al 34% .​

Come ottenere l'apparecchio acustico gratuito?

Il percorso per ottenere l'apparecchio acustico gratuito prevede:

  • Visita otorinolaringoiatrica con esame audiometrico, prescritta dal medico di base.​
  • Prescrizione medica dell’apparecchio acustico da parte dello specialista.​
  • Presentazione della documentazione all’ASL di competenza, inclusi certificato di invalidità, prescrizione medica e preventivo dell’apparecchio.​
  • Autorizzazione dell’ASL per la fornitura dell’apparecchio.​

È importante notare che l’ASL copre il costo di apparecchi acustici base; se si desidera un modello più avanzato, la differenza di prezzo sarà a carico del paziente .​

Per ulteriori informazioni o assistenza nella procedura, è consigliabile rivolgersi a un centro acustico convenzionato con l’ASL.

Bonus e detrazione apparecchi acustici 2024

​Nel 2024, l'acquisto di apparecchi acustici beneficia di agevolazioni fiscali e contributi pubblici, offrendo un sostegno economico significativo a chi necessita di questi dispositivi.​

Detrazione fiscale del 19%

Gli apparecchi acustici sono classificati come dispositivi medici detraibili, consentendo una detrazione IRPEF del 19% nella dichiarazione dei redditi (Modello 730 o Modello Redditi). La detrazione si applica anche a spese correlate, come batterie, manutenzione e riparazioni. Per usufruirne, è essenziale conservare la fattura o lo scontrino parlante che riporti:​

  • il codice fiscale dell'acquirente;
  • una descrizione dettagliata del dispositivo;
  • la marcatura CE o i codici AD/PI.​

È consigliabile conservare anche la prescrizione medica, sebbene non sia obbligatoria ai fini della detrazione. ​

Contributo ASL

Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) prevede un contributo per l'acquisto di apparecchi acustici destinato a specifiche categorie, tra cui:​

  • invalidi civili con riduzione della capacità lavorativa di almeno il 34%;
  • invalidi al 100% con ipoacusia riconosciuta;
  • minori con perdita uditiva;
  • invalidi del lavoro (tramite INAIL);
  • invalidi di guerra e di servizio.​

L'importo del contributo varia in base alla regione e alla tipologia di dispositivo, coprendo parzialmente o totalmente il costo. ​

  • In caso di rimborso parziale, è possibile detrarre la parte di spesa rimasta a carico del contribuente. ​
  • Per ulteriori dettagli e per avviare la procedura di richiesta, è consigliabile rivolgersi alla propria ASL di competenza o a un centro acustico convenzionato.
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Apparecchi acustici Amplifon convenzionati con l'ASL

​Gli apparecchi acustici Amplifon sono disponibili anche tramite convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), offrendo soluzioni accessibili a chi possiede i requisiti per ottenere il contributo ASL. Questa opportunità è rivolta a specifiche categorie, tra cui:​

  • Minori;
  • Invalidi civili con riduzione della capacità lavorativa di almeno un terzo (34%);
  • Invalidi di guerra o di servizio;
  • Invalidi del lavoro (tramite INAIL).​

Per accedere al contributo, è necessario seguire un iter che include una visita specialistica presso il reparto di Otorinolaringoiatria della ASL, ottenendo così l'autorizzazione all'acquisto dell'apparecchio acustico. Una volta autorizzati, è possibile rivolgersi a un centro Amplifon convenzionato per individuare il dispositivo più adatto alle proprie esigenze uditive. ​Inoltre, l'acquisto di un apparecchio acustico beneficia di una detrazione fiscale del 19% come spesa sanitaria. Per usufruire della detraibilità degli apparecchi acustici, è fondamentale conservare la documentazione fiscale (fattura o scontrino) che riporti:​

  • il codice fiscale dell'acquirente;
  • una descrizione dettagliata del dispositivo;
  • la marcatura CE o i codici AD/PI.​

È consigliabile conservare anche la prescrizione medica, sebbene non sia obbligatoria ai fini della detrazione. ​Per ulteriori informazioni e per avviare la procedura di richiesta, è consigliabile rivolgersi al centro Amplifon più vicino o consultare il sito ufficiale.

Apparecchi acustici Signia Amplifon
Scopri gli apparecchi acustici Amplifon convenzionati ASL

Scopri nel nostro contenuto dedicato gli apparecchi acustici Amplifon convenzionati con l'ASL.

Leggi il nostro articolo

Riparazione dell'apparecchio acustico ed Agenzia delle Entrate

Charger Signia

Secondo quanto indicato dall'Agenzia delle Entrate, le spese sostenute per la riparazione di un apparecchio acustico rientrano tra quelle detraibili al 19% come spese sanitarie, al pari dell’acquisto del dispositivo stesso. Questo vale anche per gli interventi di manutenzione straordinaria o la sostituzione di componenti essenziali, purché si tratti di operazioni necessarie al funzionamento del dispositivo. Per poter usufruire della detrazione fiscale è fondamentale che lo scontrino o la fattura parlante relativi alla riparazione contengano:

  • il codice fiscale della persona che ha sostenuto la spesa;
  • la descrizione dettagliata del servizio effettuato (es. “riparazione apparecchio acustico”);
  • la presenza della marcatura CE del dispositivo, ove applicabile, o il codice AD/PI se la spesa è stata trasmessa al Sistema Tessera Sanitaria.

È consigliabile conservare anche eventuali documenti tecnici o preventivi rilasciati dal centro acustico, per eventuali controlli futuri. La riparazione dell’apparecchio acustico, quindi, non solo è riconosciuta come una spesa sanitaria deducibile, ma rientra appieno tra le agevolazioni previste per i dispositivi medici detraibili, secondo la normativa vigente.

Esempio pratico di detrazione apparecchio acustico nel Modello 730

Situazione: Mario Rossi ha acquistato un apparecchio acustico nel 2024 per un importo di €1.200, pagato con carta di credito. Ha ricevuto regolare fattura intestata a suo nome, in cui è specificata:

  • la descrizione del dispositivo (“apparecchio acustico con marcatura CE”),
  • il codice fiscale del contribuente,
  • il codice AD (che certifica la trasmissione al Sistema Tessera Sanitaria).

✅ Come va compilato il 730

📌 Quadro E – Sezione I: Spese sanitarie

  • Rigo E1 – Inserire:
  • l’intero importo di €1.200;

specificare che si tratta di una spesa sanitaria per dispositivo medico.

📌 La detrazione del 19% si calcolerà automaticamente sulla parte che eccede la franchigia di €129,11, quindi:

  • Importo detraibile effettivo = €1.200 - €129,11 = €1.070,89
  • 19% di €1.070,89 = €203,47 di detrazione IRPEF

📂 Documenti da conservare

  • Fattura o scontrino parlante con descrizione dettagliata, marcatura CE, e codice fiscale;
  • Eventuale prescrizione medica (facoltativa ma consigliata);
  • Prova del pagamento tracciabile.
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