Acufene mandibolare: il legame con il bruxismo

Bruxismo e acufene possono essere collegati? La scienza ha dimostrato di sì. Il classico fischio nelle orecchie, che si presenta come la percezione di un suono inesistente, è spesso collegato a problemi dell'orecchio ma può anche derivare da altre cause, incluse quelle legate alla testa, al collo e in particolare alla mandibola, come difficoltà nella masticazione e problemi all'Articolazione Temporo Mandibolare. Scopriamo insieme sintomi, cause e trattamento dell'acufene mandibolare.

Acufene mandibolare: cos'è e come si presenta

Persona anziana che indica il suo orecchio

L'acufene mandibolare si definisce quindi come un disturbo uditivo creato da problemi all'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM). Questi possono causare sintomi come fischi nelle orecchie, disturbi dell'equilibrio e otalgie. La connessione tra i denti, l'articolazione mandibolare e l'acufene è comune, e i problemi a livello dell'ATM possono influenzare le zone del capo e del collo, generando questo tipo di disturbo. Il collegamento con il bruxismo è quindi strettissimo.

La valutazione da parte di uno specialista è fondamentale per identificare la causa e intraprendere il trattamento adeguato.

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Bruxismo, acufene e mandibola: le cause dell'acufene mandibolare

Il bruxismo è tra le più diffuse cause dell'acufene mandibolare. Questo disturbo uditivo emerge quando la tensione nei muscoli mandibolari, causata dal contatto frequente e intenso tra le arcate dentarie, danneggia sia i denti che l'articolazione temporo-mandibolare, influenzando così l'udito.

Spesso, l'acufene mandibolare è associato alla malocclusione dentale, una chiusura scorretta delle arcate per fattori come conformazioni ossee irregolari o denti storti o mancanti. Queste anomalie provocano una disfunzione mandibolare, mettendo sotto pressione il tensore del timpano e altre strutture uditive e causando acufene. I disturbi temporomandibolari, come il bruxismo e la dislocazione dell'articolazione temporo-mandibolare (TMJ), sono riconosciuti come cause del fischio nelle orecchie in chi ha problemi dentali, con studi che evidenziano l'interazione tra l'articolazione e il sistema uditivo. Tra le altre cause, il morso anomalo o una posizione retrusa della mandibola possono influenzare la pressione sull'orecchio interno e contribuire all'acufene mandibolare.

In alcuni casi, un acufene esistente può aumentare quando si stringono i denti o si muove la mandibola, ed è chiamato in questo caso acufene somatosensoriale. Può essere gestito con l'aiuto di un odontoiatra e di un otorinolaringoiatra. Il disturbo può manifestarsi anche come acufene pulsante o come acufene notturno. Data la correlazione di denti e orecchie, anche infezioni e trattamenti del cavo orale possono causare fischi e tinnito.

Signora anziana al computer
Acufene cervicale e mandibola

Tra le cause dell'acufene cervicale può essere annoverata la tensione muscolare che si irradia dal collo alla mandibola. In alcuni casi, proprio i problemi a livello mandibolare sono la causa principale sia del dolore cervicale che dell'acufene, evidenziando un collegamento diretto tra le condizioni. Per maggiori informazioni sull'acufene cervicale, leggi il nostro articolo dedicato.

Leggi dell'acufene cervicale

Bruxismo: cos'è e quando si riscontra

Il bruxismo è un disturbo caratterizzato dal serraggio involontario dei denti, che genera tensione nei muscoli mandibolari e influisce sia sulla salute orale che su altre aree del corpo. Impatta in particolare sull'articolazione temporo-mandibolare, portando a disturbi come acufene e vertigini. L'acufene si manifesta come la percezione di suoni quali fischi, ronzii o sibili, senza una fonte sonora esterna. Questo disturbo può interessare uno o entrambe le orecchie, o essere percepito al centro della testa. Il bruxismo si verifica comunemente durante il sonno, specialmente nella fase REM, e spesso in modo inconscio. È importante notare che questa condizione non riguarda solo gli adulti, ma può essere riscontrata anche nei bambini, rendendolo un problema che attraversa le diverse fasce d'età. Una parte considerevole della popolazione ha sperimentato il bruxismo almeno una volta, evidenziando la sua diffusione. È fondamentale riconoscerne i sintomi per un'adeguata diagnosi e trattamento, data la sua potenziale influenza sulla salute orale e uditiva.

Cause del bruxismo

Le cause del bruxismo sono diverse e spesso interrelate, includendo sia fattori psicologici che neurologici. Tra le cause psicologiche più rilevanti figurano stress, ansia, tensione emotiva e depressione. Le cause neurologiche possono derivare da squilibri nella muscolatura masticatoria, risposte a disturbi neurovegetativi, o alterazioni del sistema nervoso ed endocrino. Inoltre, irritazioni dovute a problemi dentali o gengivali, l'uso di alcuni farmaci o sostanze stupefacenti, e l'abuso di fumo, alcol e caffeina possono contribuire allo sviluppo del bruxismo

Conseguenze e sintomi del bruxismo

Il bruxismo è una patologia che comporta una serie di sintomi specifici, che possono variare in intensità e frequenza. È fondamentale prestare attenzione a questi sintomi e consultare uno specialista per una valutazione accurata, poiché il bruxismo può danneggiare diversi distretti dell'organismo. Tra i principali segnali troviamo:

  • Denti Consumati: Una caratteristica del bruxismo è il consumo dei denti, a causa del continuo strofinamento delle arcate dentarie. Questa azione può portare a fratture dello smalto per la forte pressione esercitata.
  • Gengive Infiammate: Le sollecitazioni continue del bruxismo danneggiano non solo i denti, ma anche le strutture di supporto come gengive e ossa mascellari, causando il loro riassorbimento e una maggiore mobilità dei denti.
  • Alterazione dell'Articolazione Temporo-Mandibolare: Il bruxismo porta a una progressiva usura e alterazione di questa articolazione, importante per il movimento della mandibola.
  • Sintomi all'Orecchio: Si possono manifestare fastidi o dolori irradiati all'orecchio, a causa della vicinanza dell'articolazione temporo-mandibolare.
  • Mal di Testa e Vertigini: Il bruxismo può causare mal di testa, vertigini e anche acufeni (rumori o ronzii nell'orecchio).
  • Dolore Cervicale e Dorsale: La tensione e la pressione esercitate possono portare a dolore nella zona cervicale e dorsale.
  • Sintomi sulla Lingua: In alcuni casi, il bruxismo può manifestarsi con sintomi che coinvolgono la lingua, come sensazioni di fastidio o alterazioni nella sensibilità.

Bruxismo: rimedi e dispositivi medici

Il disturbo richiede l'attenzione di specialisti come odontoiatri o gnatologi per una corretta diagnosi e trattamento. Ecco alcuni rimedi efficaci per gestirlo:

  • Bite Notturno per Bruxismo: Uno dei metodi più efficaci è l'utilizzo di un bite notturno su misura. Questo dispositivo, indossato durante la notte, aiuta a ridurre la pressione tra le arcate dentarie, prevenendo il consumo dei denti.
  • Rimedi Naturali: Alcuni rimedi naturali possono aiutare a gestire lo stress e l'ansia, fattori spesso associati al bruxismo. Tecniche di rilassamento, meditazione e una corretta igiene del sonno possono essere utili.
  • Cuscino per Bruxismo: L'uso di un cuscino specifico, progettato per ridurre la tensione nella zona del collo e della mandibola, può alleviare i sintomi del disturbo.
  • Esercizi mirati per rilassare i muscoli della mascella e ridurre la frequenza del digrignamento dei denti.

Inoltre, è consigliabile mantenere una buona igiene orale e uno stile di vita sano per minimizzare gli effetti del disturbo. La visita periodica dal dentista permette un monitoraggio continuo e la personalizzazione del trattamento.

Bruxismo: sintomi fisici

Il bruxismo è caratterizzato principalmente dal serramento o sfregamento intenso dei denti delle arcate superiori e inferiori, spesso notato per la prima volta dal partner di letto a causa del rumore prodotto. Se non trattato prontamente e adeguatamente, il bruxismo può causare una serie di problemi:

  • Secchezza delle fauci
  • Dolori e affaticamento muscolare, che interessano mandibola, orecchie, muscoli masticatori e zona cervicale.
  • Mal di testa o capogiri, conseguenza dei problemi muscolari dovuti al continuo serramento dei denti.
  • Infiammazione delle articolazioni temporomandibolari, spesso confusa con mal d'orecchio, che può portare a difficoltà nel muovere la bocca e "schiocchi" nell'aprire o chiudere la bocca.
  • Usura dello smalto dentale, che può progredire da un assottigliamento dello smalto fino alla frattura del dente.
  • Mal di schiena e alterazioni posturali, dovute alla malocclusione dentale che genera tensione nell'equilibrio muscolare e posturale.
  • Formicolio a mani e braccia, causato dalla compressione dei nervi irradiati dalla base del collo.

Il bruxismo può anche influenzare indirettamente gli occhi, causando dolore e affaticamento visivo, specialmente in chi presenta problemi di convergenza visiva. Un'altra conseguenza di questa condizione è l'alterazione dei ritmi del sonno, con frequenti microrisvegli che interrompono il riposo e possono avere impatti negativi sulla salute generale, incluso il sistema cardiovascolare. Un sonno ristoratore è essenziale per il benessere psicofisico, e la sua mancanza può portare a gravi problemi a lungo termine.

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Acufene della mandibola: sintomi e conseguenze

La diagnosi di acufene legato all'articolazione temporo-mandibolare (ATM) e bruxismo si basa sulla valutazione di uno specialista dentista e di un medico esperto in disturbi dell'orecchio.

Si può ipotizzare il coinvolgimento di ATM e bruxismo quando l'acufene si sente dal lato dell'articolazione problematica e stringendo le mascelle, può cambiare l'intensità e il tono dell'acufene. Molti pazienti riscontrano un rumore nell'orecchio quando muovono la mandibola o masticano.

In caso di coinvolgimento dell'ATM, i sintomi dell'acufene della mandibola possono includere dolore e rumori nella mandibola, mal di testa, dolore facciale e al collo.

Altri problemi uditivi possono includere accumulo di cerume, prurito, dolore all'orecchio, sensazione di orecchie tappate, instabilità e vertigini.

Mandibola che scrocchia e acufene

La connessione tra la mandibola che scrocchia e l'acufene è dovuta principalmente a problemi dell'articolazione temporo-mandibolare (ATM). L'ATM, situata vicino all'orecchio, è responsabile del movimento della mandibola durante la masticazione e la fonazione. Quando questa articolazione non funziona correttamente, può causare una serie di sintomi, tra cui lo scrocchio della mandibola e l'acufene, ovvero un ronzio o fischio persistente nelle orecchie​​.

  • Le cause di questi disturbi possono includere malocclusioni dentali, traumi, bruxismo (digrignamento dei denti), e condizioni infiammatorie come l'artrite​​. Questi problemi possono generare tensioni muscolari che si trasmettono all'orecchio, interferendo con la percezione uditiva e provocando l'acufene.
  • Il trattamento per questi disturbi spesso prevede una combinazione di terapie. L'uso di un bite personalizzato può aiutare a ristabilire un corretto allineamento della mandibola, riducendo così la tensione muscolare​. La fisioterapia specifica per l'ATM può includere esercizi di mobilizzazione articolare, manipolazioni e tecniche miofasciali per alleviare la tensione muscolare e migliorare la funzionalità articolare​​.
  • Inoltre, un approccio multidisciplinare che coinvolga odontoiatri, fisioterapisti e audiologi è spesso necessario per diagnosticare e trattare efficacemente questi disturbi, migliorando così sia la funzione mandibolare che la percezione dell'acufene​.

Lussazione della mandibola e acufene

La lussazione della mandibola può essere una causa significativa di acufene, un disturbo caratterizzato da rumori percepiti nell'orecchio senza una fonte esterna. La lussazione della mandibola si verifica quando l'articolazione temporo-mandibolare (ATM) si sposta dalla sua posizione normale, spesso a causa di traumi, aperture eccessive della bocca o movimenti bruschi​​.

Questa dislocazione può mettere pressione sui muscoli e sui nervi circostanti, compresi quelli che innervano l'orecchio. Il risultato è una disfunzione neuromuscolare che può provocare acufene. I sintomi includono dolore alla mandibola, difficoltà nella masticazione, e rumori come click o scrocchi durante i movimenti mandibolari​​.

Il trattamento di questa condizione spesso richiede un intervento multidisciplinare che include fisioterapia, per ridurre la tensione muscolare e migliorare la mobilità articolare, e l'uso di bite per stabilizzare la mandibola​. In alcuni casi, può essere necessaria una correzione chirurgica per riposizionare correttamente l'ATM.

Acufene della mandibola: rimedi e trattamenti

Dottore che esegue il test del livello di udito del paziente

Quando l'acufene è scatenato dall'articolazione temporo-mandibolare (ATM) o dal bruxismo, il focus del trattamento è sul ripristino della funzionalità corretta della mandibola. I rimedi per l'acufene mandibolare includono:

  • Uso del Bite: Un dispositivo da indossare per ridurre la pressione sulla mandibola e alleviare l'acufene.
  • Fisioterapia: Trattamenti mirati a rilassare e ristabilire la funzione mandibolare.

Questi metodi, combinati, hanno dimostrato efficacia nel ridurre l'intensità e la gravità del disturbo secondo recenti studi scientifici. Altri trattamenti per la guarigione dell'acufene legato all'ATM sono:

  • Counseling e Psicoterapia: Utile se il bruxismo è legato a stress o ansia.
  • Riempimento degli Spazi Vuoti da Denti Mancanti: L'utilizzo di impianti, protesi o ricostruzioni per colmare gli spazi lasciati dai denti mancanti può risolvere il problema del fischio nell'orecchio e la mandibola.
  • Riallineamento dei Denti Storti: Tramite apparecchi ortodontici tradizionali o trasparenti.
  • Trattamento delle Infiammazioni della Mascella: Ad esempio, l'estrazione del dente del giudizio in caso di infiammazione.

Bite per bruxismo e acufene mandibolare

L'uso di un bite per il bruxismo può aiutare a guarire l'acufene mandibolare. Questo dispositivo, personalizzato per il paziente, riduce il digrignamento dei denti, migliorando la posizione della mascella e rilassando i muscoli dell'ATM. Inoltre, paradenti e bite contribuiscono a stabilizzare il sostegno dei denti, favorendo il rilassamento dei muscoli masticatori e alleviando l'acufene temporomandibolare. Particolarmente noto e indicato è il bite notturno per il bruxismo, che non impatta sulla quotidianità del paziente in modo rilevante.

È importante, tuttavia, che il dispositivo sia realizzato su misura da un dentista esperto in gnatologia, poiché modelli generici potrebbero non essere efficaci nel trattare l'ATM o il bruxismo.

Esercizi della mandibola per acufeni

Un fisioterapista specializzato può prescrivere esercizi per il bruxismo personalizzati, da eseguire autonomamente a casa. Questi e gli esercizi per la mandibola sono particolarmente utili nel ridurre acufeni, fastidi alle orecchie, contratture e dolori muscolari nell'articolazione temporo-mandibolare (ATM).

Coinvolgere sia il fisioterapista che l'odontoiatra specialista in gnatologia, risulta essere la strategia più efficace nel trattare vari disturbi masticatori, inclusi quelli legati all'acufene temporomandibolare.

DARICAM per acufeni della mandibola

DARICAM è un nutraceutico sviluppato dal Centro Siciliano Acufene (CSA) in collaborazione con l'azienda farmaceutica SuaRhe Biomedica, mirato al trattamento dell'acufene, particolarmente quando associato a problemi dell'articolazione temporo-mandibolare (ATM). A differenza dei classici integratori, DARICAM è formulato con componenti che lo rendono assimilabile a un farmaco, grazie ai suoi principi attivi specificamente studiati per proteggere e migliorare la salute degli organi dell’orecchio interno. Questo nutraceutico funziona incrementando l’afflusso sanguigno e migliorando il tono del sistema vascolare degli organi uditivi, prevenendo così infezioni e infiammazioni. Gli estratti vegetali e le molecole semisintetiche presenti in DARICAM sono progettati per migliorare la microcircolazione e aumentare le difese naturali contro gli agenti ossidativi, che possono causare alterazioni uditive. Questo aiuta a ridurre i fastidiosi ronzii tipici dell'acufene e supporta il ripristino delle funzionalità uditive​. DARICAM viene prescritto dai medici del CSA all'interno di protocolli farmacologici multidisciplinari, che possono includere anche trattamenti psicoterapeutici per affrontare gli aspetti psicosomatici dell'acufene. È disponibile solo su prescrizione medica, garantendo così un monitoraggio adeguato e un trattamento personalizzato per ogni paziente.

Denti e orecchie sono collegati?

Sì, le due aree sono collegate. Il dolore all'orecchio può essere un effetto collaterale di problemi dentali come bruxismo, ascessi o carie, trattamenti dentali, digrignazione e dentizione. La prossimità anatomica tra le aree nell'apparato masticatorio fa sì che mal di denti e orecchio possano quindi essere collegati. Le infezioni che si sviluppano nei denti possono facilmente estendersi alle aree vicine, inclusa quella auricolare, provocando dolore. Non è inoltre rara la nevralgia di denti e orecchio.

Acufene e dente del giudizio

Le cellule sensoriali situate all'interno della coclea necessitano di una buona vascolarizzazione per captare al meglio l'onda sonora e trasferirla al cervello. Il processo di estrazione del dente del giudizio spesso quindi causa mal d'orecchio e acufene

Acufene e denti devitalizzati

Tra le correlazioni tra orecchio e infiammazioni della mascella sono note anche quelle tra denti devitalizzati e acufene. I denti devitalizzati possono causare acufeni, un fischio o ronzio nell'orecchio. Questo può essere dovuto a problemi legati all'articolazione temporo-mandibolare (ATM) o a difetti dentali. Trattamenti come la cura canalare possono alleviare l'acufene correlato ai denti devitalizzati, ma è importante consultare un dentista per una valutazione accurata

Cause del dolore a orecchio e mandibola

Il dolore a orecchio e mandibola può essere causato da vari fattori come artrite, artrosi, bruxismo, otite, otite catarrale od otomicosi non trattate, sinusite, ascessi tonsillari scoppiati,  parodontite e parotite. Una visita medica è essenziale per stabilire la diagnosi e il trattamento adeguato. In casi lievi, antinfiammatori e impacchi caldi possono aiutare a ridurre i sintomi. Tra l'orecchio e la mandibola si trovano inoltre le parotidi, delle ghiandole salivari. Se infiammate o gonfie le parotidi contribuiscono a creare dolore. Un ingrossamento in questa regione e potrebbe richiedere un'attenzione medica.

Acufene comparso dopo una pulizia dei denti

L'acufene è un disturbo caratterizzato dalla percezione di suoni come ronzii, fischi o pulsazioni nelle orecchie, in assenza di stimoli sonori esterni. Questo fenomeno può insorgere in seguito a vari fattori, inclusi problemi dentali e trattamenti odontoiatrici.

In alcuni casi, l'acufene può comparire dopo una pulizia dentale. Questa condizione può essere associata a una disfunzione dell'articolazione temporo-mandibolare (ATM) o a problemi di occlusione dentale. Durante la pulizia dentale, manovre o pressioni eccessive possono influire sulla muscolatura della mandibola e sui nervi collegati all'orecchio, scatenando o accentuando l'acufene.

Il trattamento dell'acufene legato a problemi dentali prevede interventi specifici per correggere le disfunzioni dell'ATM o malocclusioni. Tra le soluzioni possibili vi sono l'uso di bite per rilassare i muscoli mandibolari, fisioterapia, e in alcuni casi, interventi chirurgici per correggere l'occlusione dentale​​. Inoltre, terapie complementari come l'osteopatia, la stimolazione elettrica transcutanea (TENS), e la terapia cognitivo-comportamentale possono essere utili per alleviare i sintomi dell'acufene​.

Consultare un audiologo e un dentista specializzato in disturbi dell'ATM è fondamentale per una diagnosi precisa e un trattamento efficace, mirato a migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da acufene​.

Acufene comparso dopo l'estrazione dei denti

L'acufene, o tinnito, è un disturbo uditivo che si manifesta come un ronzio, fischio o pulsazione percepita nell'orecchio. Questo sintomo può insorgere dopo l'estrazione dei denti, specialmente dei denti del giudizio, a causa di vari fattori.

  • Una delle principali cause è legata ai traumi subiti dall'articolazione temporo-mandibolare (ATM) durante l'intervento chirurgico. La necessità di tenere la bocca aperta per lunghi periodi può provocare stress eccessivo su questa articolazione, portando a infiammazione e malfunzionamento. Questo, a sua volta, può causare acufene​.
  • Altre possibili cause includono l'infiammazione locale e il trauma dei tessuti circostanti durante l'estrazione. L'infiammazione può estendersi ai muscoli e nervi vicini all'orecchio interno, contribuendo alla percezione del ronzio​​.
  • La gestione dell'acufene post-estrazione dentale può coinvolgere diverse strategie. È spesso consigliato l'uso di un bite per alleviare la pressione sull'ATM e ridurre i sintomi. Inoltre, trattamenti anti-infiammatori e terapie fisiche per rilassare i muscoli della mandibola possono essere utili. In alcuni casi, è necessario consultare uno specialista in otorinolaringoiatria o gnatologia per un trattamento più mirato​.

Se l'acufene persiste, è importante cercare un consulto medico per escludere altre possibili cause e determinare il trattamento più appropriato.

Orecchio tappato e dolore alla mandibola

Dolore all'orecchio e alla mandibola può essere causato da diverse condizioni:

  1. Infezioni: come l'otite, possono causare dolore sia all'orecchio che alla mandibola.
  2. Disfunzione temporomandibolare (DTM): questa condizione può provocare dolore durante la masticazione, limitazioni dei movimenti della mandibola e dolore irradiato all'orecchio.
  3. Bruxismo: il digrignamento dei denti può causare dolore alla mandibola e all'orecchio, oltre a sintomi come rigidità al collo e mal di schiena.
  4.  Lesioni, problemi articolari e condizioni come l'infiammazione del condilo mandibolare possono contribuire al dolore sia all'orecchio che alla mandibola.

Se il dolore persiste o peggiora, è consigliabile consultare un medico per una valutazione accurata e un trattamento appropriato.

Pressione a orecchio e mandibola

Quando si avverte pressione all'orecchio e alla mandibola, ci possono essere diverse cause:

  1. Otocongestione, un disturbo dell'equilibrio che può causare pressione e sordità improvvisa.
  2. Accumulo di cerume nell'orecchio che può provocare sensazione di pressione e sordità temporanea.
  3. Disordini temporomandibolari, come il bruxismo, che possono causare dolore e pressione nella mandibola e nell'area circostante.

Se il dolore persiste o è particolarmente grave, è consigliabile consultare un medico per una valutazione e un trattamento appropriati.

Infiammazione temporo-mandibolare: sintomi

L'infiammazione temporo-mandibolare può manifestarsi con vari sintomi:

  1. Dolore: Comune, localizzato alla mascella e all'area circostante
  2. Dolorabilità: Sensibilità al tocco nell'area coinvolta.
  3. Difficoltà nell'aprire o chiudere la bocca: La mobilità della mascella può essere limitata.
  4. Scrosci o scrocchi: Suoni durante il movimento della mascella.
  5. Mal di testa: Soprattutto nella zona temporale o frontale.
  6. Dolore all'orecchio: Può essere riferito all'infiammazione della mandibola.
  7. Blocco della mandibola: In casi gravi, la mandibola potrebbe bloccarsi temporaneamente in una posizione aperta o chiusa.
  8. Dolore muscolare: Può irradiarsi verso il collo e le spalle.

Dolore mandibola e orecchio sinistro o destro

Il dolore alla mandibola e all'orecchio può derivare da diverse cause, non necessariamente correlate direttamente.

  1. Il dolore durante la masticazione spesso è legato a disturbi dell'articolazione temporo-mandibolare, causando dolore localizzato.
  2. Il dolore allo sternocleidomastoideo può irradiarsi al collo e alla mandibola, accompagnato da torcicollo e vertigini.
  3. L'otite può causare dolore sotto l'orecchio, estendendosi alla mandibola.
  4. Cause di dolore all'orecchio sinistro o destro includono otite media, miringite, rottura del timpano, tumori e disfunzione.

Malocclusione e orecchie tappate

La malocclusione, una condizione di allineamento irregolare dei denti, può contribuire a problemi alle orecchie, incluse le orecchie tappate. Questo è dovuto a vari fattori:

  1. Coinvolgimento della mandibola: La malocclusione può influenzare i muscoli della mandibola, causando tensione e dolore che possono estendersi alle orecchie.
  2. Disordini temporomandibolari (DTM): L'associazione tra malocclusione, bruxismo e DTM è comune e può causare sintomi come orecchie tappate.
  3. Coinvolgimento della struttura anatomica: La malocclusione può essere associata a malformazioni anatomiche e cattive abitudini orali che possono influenzare la funzione dell'orecchio.

In breve, la malocclusione può influenzare direttamente o indirettamente la funzione dell'orecchio, contribuendo alla sensazione di orecchie tappate.

Linfonodo tra mandibola e orecchio

L'ingrossamento dei linfonodi tra la mandibola e l'orecchio può essere causato da diverse condizioni:

  1. Infezioni: Le infezioni virali come la mononucleosi, la tonsillite e l'infezione da Bartonella possono causare l'ingrossamento dei linfonodi in questa zona.
  2. Infiammazioni locali: Problemi come l'infiammazione delle ghiandole salivari, come le parotidi, situate dietro l'angolo della mandibola e sotto l'orecchio, possono causare ingrossamento dei linfonodi circostanti.
  3. Altre cause: Tra le altre cause vi sono reazioni allergiche, tumori o malattie autoimmuni.

Consultare un medico per una valutazione precisa e un trattamento adeguato è consigliato, specialmente se l'ingrossamento persiste o è accompagnato da altri sintomi.

Bite e orecchio tappato

L'uso di bite correttivi può essere una soluzione poco adeguata per problematiche della mandibola. Riportiamo il caso di una paziente che ne ha iniziato ad usare uno notturno e che ha descritto le difficoltà riscontrate nel forum di Medicitalia.it. La persona ha sofferto a lungo di problemi legati all'articolazione temporo-mandibolare, inclusa una sublussazione bilaterale del disco e malocclusione, nonché di bruxismo, probabilmente a causa di ansia cronica che porta a tensioni nella muscolatura facciale e cervicale. Recentemente, forse a seguito di un periodo di particolare stress, della perdita di due molari inferiori o di un lieve trauma acustico, si è manifestato un acufene monolaterale all'orecchio destro. Per questo motivo, il gnatologo ha prescritto l'uso di un bite con l'intento di modificare la posizione della mandibola, spostandola in avanti e verso sinistra per migliorare la funzionalità masticatoria.

Da quando ha iniziato a utilizzare il bite, la persona ha notato un'intensità ridotta dell'acufene nell'orecchio destro. Tuttavia, ha iniziato a percepire una sensazione di ovattamento nell'orecchio sinistro, che non era affetto da acufene. Questo orecchio spesso si stappa e si ritappa durante la deglutizione, e a volte la voce sembra avere un timbro metallico. Inoltre, avverte tensione nella muscolatura della gola che si estende fino all'orecchio; allevia temporaneamente il disagio inserendo un dito nell'orecchio e "allargando" il canale uditivo.

La persona si interroga se questi nuovi sintomi siano collegati all'uso del bite, che sta modificando la posizione della mandibola, o se debbano essere motivo di preoccupazione al punto da considerare la rimozione del dispositivo.

Acufene e problemi dell'ATM: guarigione e cure

L'acufene, il ronzio nelle orecchie, può essere strettamente legato a problemi dell'articolazione temporo-mandibolare (ATM). Questo disturbo può derivare da malocclusioni dentali, bruxismo, o infiammazioni dell'ATM. La guarigione dall'acufene causato da questi problemi può includere diversi approcci e trattamenti.

  • Acufene della mandibola: esercizi: Esercizi specifici per la mandibola possono aiutare a ridurre l'acufene migliorando la funzionalità dell'ATM. Questi esercizi, prescritti da un fisioterapista o gnatologo, mirano a rilassare i muscoli mandibolari e a migliorare l'allineamento della mandibola.
  • Acufene della mandibola: rimedi: I rimedi per l'acufene legato alla mandibola possono includere l'uso di farmaci antinfiammatori, applicazione di impacchi caldi, massaggi e l'uso di dispositivi come il bite​.
  • DARICAM per acufene mandibolare: DARICAM è un nutraceutico utilizzato per trattare l'acufene, migliorando la circolazione sanguigna nell'orecchio interno e riducendo l'infiammazione. È particolarmente efficace nei casi di acufene associato a problemi dell'ATM​.
  • Acufene cervicale e mandibola: Spesso, l'acufene può essere correlato anche a problemi cervicali. La tensione nei muscoli del collo può influire sull'ATM, aggravando i sintomi dell'acufene. Trattamenti combinati per cervicale e mandibola possono risultare efficaci​.
  • Acufene guarito con il bite: Molti pazienti hanno trovato sollievo dall'acufene utilizzando un bite. Questo dispositivo aiuta a correggere l'allineamento della mandibola, riducendo la pressione sull'ATM e alleviando i sintomi dell'acufene​.
  • Bite per acufene: Il bite per acufene è un apparecchio dentale che aiuta a mantenere la mandibola in posizione corretta, riducendo la tensione muscolare e il conseguente acufene. È spesso personalizzato per il paziente dopo una valutazione gnatologica.
  • Gnatologo per acufene: Lo gnatologo è lo specialista che si occupa dei disturbi dell'ATM e può svolgere un ruolo cruciale nel trattamento dell'acufene. Una visita gnatologica può includere la valutazione della funzione mandibolare e la prescrizione di un trattamento adeguato, come l'uso del bite o esercizi specifici.

L'approccio multidisciplinare che combina terapie fisiche, nutraceutici come DARICAM, e dispositivi dentali può migliorare significativamente la qualità della vita dei pazienti affetti da acufene legato a problemi dell'ATM.

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