Bruxismo e acufene possono essere collegati? La scienza ha dimostrato di sì. Il classico fischio nelle orecchie, che si presenta come la percezione di un suono inesistente, è spesso collegato a problemi dell'orecchio ma può anche derivare da altre cause, incluse quelle legate alla testa, al collo e in particolare alla mandibola, come difficoltà nella masticazione e problemi all'Articolazione Temporo Mandibolare. Scopriamo insieme sintomi, cause e trattamento dell'acufene mandibolare.
L'acufene mandibolare si definisce quindi come un disturbo uditivo creato da problemi all'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM). Questi possono causare sintomi come fischi nelle orecchie, disturbi dell'equilibrio e otalgie. La connessione tra i denti, l'articolazione mandibolare e l'acufene è comune, e i problemi a livello dell'ATM possono influenzare le zone del capo e del collo, generando questo tipo di disturbo. Il collegamento con il bruxismo è quindi strettissimo.
La valutazione da parte di uno specialista è fondamentale per identificare la causa e intraprendere il trattamento adeguato.
Il bruxismo è tra le più diffuse cause dell'acufene mandibolare. Questo disturbo uditivo emerge quando la tensione nei muscoli mandibolari, causata dal contatto frequente e intenso tra le arcate dentarie, danneggia sia i denti che l'articolazione temporo-mandibolare, influenzando così l'udito.
Spesso, l'acufene mandibolare è associato alla malocclusione dentale, una chiusura scorretta delle arcate per fattori come conformazioni ossee irregolari o denti storti o mancanti. Queste anomalie provocano una disfunzione mandibolare, mettendo sotto pressione il tensore del timpano e altre strutture uditive e causando acufene. I disturbi temporomandibolari, come il bruxismo e la dislocazione dell'articolazione temporo-mandibolare (TMJ), sono riconosciuti come cause del fischio nelle orecchie in chi ha problemi dentali, con studi che evidenziano l'interazione tra l'articolazione e il sistema uditivo. Tra le altre cause, il morso anomalo o una posizione retrusa della mandibola possono influenzare la pressione sull'orecchio interno e contribuire all'acufene mandibolare.
In alcuni casi, un acufene esistente può aumentare quando si stringono i denti o si muove la mandibola, ed è chiamato in questo caso acufene somatosensoriale. Può essere gestito con l'aiuto di un odontoiatra e di un otorinolaringoiatra. Il disturbo può manifestarsi anche come acufene pulsante o come acufene notturno. Data la correlazione di denti e orecchie, anche infezioni e trattamenti del cavo orale possono causare fischi e tinnito.
Tra le cause dell'acufene cervicale può essere annoverata la tensione muscolare che si irradia dal collo alla mandibola. In alcuni casi, proprio i problemi a livello mandibolare sono la causa principale sia del dolore cervicale che dell'acufene, evidenziando un collegamento diretto tra le condizioni. Per maggiori informazioni sull'acufene cervicale, leggi il nostro articolo dedicato.
Il bruxismo è una patologia che comporta una serie di sintomi specifici, che possono variare in intensità e frequenza. È fondamentale prestare attenzione a questi sintomi e consultare uno specialista per una valutazione accurata, poiché il bruxismo può danneggiare diversi distretti dell'organismo. Tra i principali segnali troviamo:
Il disturbo richiede l'attenzione di specialisti come odontoiatri o gnatologi per una corretta diagnosi e trattamento. Ecco alcuni rimedi efficaci per gestirlo:
Inoltre, è consigliabile mantenere una buona igiene orale e uno stile di vita sano per minimizzare gli effetti del disturbo. La visita periodica dal dentista permette un monitoraggio continuo e la personalizzazione del trattamento.
Il bruxismo è caratterizzato principalmente dal serramento o sfregamento intenso dei denti delle arcate superiori e inferiori, spesso notato per la prima volta dal partner di letto a causa del rumore prodotto. Se non trattato prontamente e adeguatamente, il bruxismo può causare una serie di problemi:
Il bruxismo può anche influenzare indirettamente gli occhi, causando dolore e affaticamento visivo, specialmente in chi presenta problemi di convergenza visiva. Un'altra conseguenza di questa condizione è l'alterazione dei ritmi del sonno, con frequenti microrisvegli che interrompono il riposo e possono avere impatti negativi sulla salute generale, incluso il sistema cardiovascolare. Un sonno ristoratore è essenziale per il benessere psicofisico, e la sua mancanza può portare a gravi problemi a lungo termine.
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La diagnosi di acufene legato all'articolazione temporo-mandibolare (ATM) e bruxismo si basa sulla valutazione di uno specialista dentista e di un medico esperto in disturbi dell'orecchio.
Si può ipotizzare il coinvolgimento di ATM e bruxismo quando l'acufene si sente dal lato dell'articolazione problematica e stringendo le mascelle, può cambiare l'intensità e il tono dell'acufene. Molti pazienti riscontrano un rumore nell'orecchio quando muovono la mandibola o masticano.
In caso di coinvolgimento dell'ATM, i sintomi dell'acufene della mandibola possono includere dolore e rumori nella mandibola, mal di testa, dolore facciale e al collo.
Altri problemi uditivi possono includere accumulo di cerume, prurito, dolore all'orecchio, sensazione di orecchie tappate, instabilità e vertigini.
La connessione tra la mandibola che scrocchia e l'acufene è dovuta principalmente a problemi dell'articolazione temporo-mandibolare (ATM). L'ATM, situata vicino all'orecchio, è responsabile del movimento della mandibola durante la masticazione e la fonazione. Quando questa articolazione non funziona correttamente, può causare una serie di sintomi, tra cui lo scrocchio della mandibola e l'acufene, ovvero un ronzio o fischio persistente nelle orecchie.
La lussazione della mandibola può essere una causa significativa di acufene, un disturbo caratterizzato da rumori percepiti nell'orecchio senza una fonte esterna. La lussazione della mandibola si verifica quando l'articolazione temporo-mandibolare (ATM) si sposta dalla sua posizione normale, spesso a causa di traumi, aperture eccessive della bocca o movimenti bruschi.
Questa dislocazione può mettere pressione sui muscoli e sui nervi circostanti, compresi quelli che innervano l'orecchio. Il risultato è una disfunzione neuromuscolare che può provocare acufene. I sintomi includono dolore alla mandibola, difficoltà nella masticazione, e rumori come click o scrocchi durante i movimenti mandibolari.
Il trattamento di questa condizione spesso richiede un intervento multidisciplinare che include fisioterapia, per ridurre la tensione muscolare e migliorare la mobilità articolare, e l'uso di bite per stabilizzare la mandibola. In alcuni casi, può essere necessaria una correzione chirurgica per riposizionare correttamente l'ATM.
Quando l'acufene è scatenato dall'articolazione temporo-mandibolare (ATM) o dal bruxismo, il focus del trattamento è sul ripristino della funzionalità corretta della mandibola. I rimedi per l'acufene mandibolare includono:
Questi metodi, combinati, hanno dimostrato efficacia nel ridurre l'intensità e la gravità del disturbo secondo recenti studi scientifici. Altri trattamenti per la guarigione dell'acufene legato all'ATM sono:
L'uso di un bite per il bruxismo può aiutare a guarire l'acufene mandibolare. Questo dispositivo, personalizzato per il paziente, riduce il digrignamento dei denti, migliorando la posizione della mascella e rilassando i muscoli dell'ATM. Inoltre, paradenti e bite contribuiscono a stabilizzare il sostegno dei denti, favorendo il rilassamento dei muscoli masticatori e alleviando l'acufene temporomandibolare. Particolarmente noto e indicato è il bite notturno per il bruxismo, che non impatta sulla quotidianità del paziente in modo rilevante.
È importante, tuttavia, che il dispositivo sia realizzato su misura da un dentista esperto in gnatologia, poiché modelli generici potrebbero non essere efficaci nel trattare l'ATM o il bruxismo.
Un fisioterapista specializzato può prescrivere esercizi per il bruxismo personalizzati, da eseguire autonomamente a casa. Questi e gli esercizi per la mandibola sono particolarmente utili nel ridurre acufeni, fastidi alle orecchie, contratture e dolori muscolari nell'articolazione temporo-mandibolare (ATM).
Coinvolgere sia il fisioterapista che l'odontoiatra specialista in gnatologia, risulta essere la strategia più efficace nel trattare vari disturbi masticatori, inclusi quelli legati all'acufene temporomandibolare.
DARICAM è un nutraceutico sviluppato dal Centro Siciliano Acufene (CSA) in collaborazione con l'azienda farmaceutica SuaRhe Biomedica, mirato al trattamento dell'acufene, particolarmente quando associato a problemi dell'articolazione temporo-mandibolare (ATM). A differenza dei classici integratori, DARICAM è formulato con componenti che lo rendono assimilabile a un farmaco, grazie ai suoi principi attivi specificamente studiati per proteggere e migliorare la salute degli organi dell’orecchio interno. Questo nutraceutico funziona incrementando l’afflusso sanguigno e migliorando il tono del sistema vascolare degli organi uditivi, prevenendo così infezioni e infiammazioni. Gli estratti vegetali e le molecole semisintetiche presenti in DARICAM sono progettati per migliorare la microcircolazione e aumentare le difese naturali contro gli agenti ossidativi, che possono causare alterazioni uditive. Questo aiuta a ridurre i fastidiosi ronzii tipici dell'acufene e supporta il ripristino delle funzionalità uditive. DARICAM viene prescritto dai medici del CSA all'interno di protocolli farmacologici multidisciplinari, che possono includere anche trattamenti psicoterapeutici per affrontare gli aspetti psicosomatici dell'acufene. È disponibile solo su prescrizione medica, garantendo così un monitoraggio adeguato e un trattamento personalizzato per ogni paziente.
L'acufene è un disturbo caratterizzato dalla percezione di suoni come ronzii, fischi o pulsazioni nelle orecchie, in assenza di stimoli sonori esterni. Questo fenomeno può insorgere in seguito a vari fattori, inclusi problemi dentali e trattamenti odontoiatrici.
In alcuni casi, l'acufene può comparire dopo una pulizia dentale. Questa condizione può essere associata a una disfunzione dell'articolazione temporo-mandibolare (ATM) o a problemi di occlusione dentale. Durante la pulizia dentale, manovre o pressioni eccessive possono influire sulla muscolatura della mandibola e sui nervi collegati all'orecchio, scatenando o accentuando l'acufene.
Il trattamento dell'acufene legato a problemi dentali prevede interventi specifici per correggere le disfunzioni dell'ATM o malocclusioni. Tra le soluzioni possibili vi sono l'uso di bite per rilassare i muscoli mandibolari, fisioterapia, e in alcuni casi, interventi chirurgici per correggere l'occlusione dentale. Inoltre, terapie complementari come l'osteopatia, la stimolazione elettrica transcutanea (TENS), e la terapia cognitivo-comportamentale possono essere utili per alleviare i sintomi dell'acufene.
Consultare un audiologo e un dentista specializzato in disturbi dell'ATM è fondamentale per una diagnosi precisa e un trattamento efficace, mirato a migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da acufene.
L'acufene, o tinnito, è un disturbo uditivo che si manifesta come un ronzio, fischio o pulsazione percepita nell'orecchio. Questo sintomo può insorgere dopo l'estrazione dei denti, specialmente dei denti del giudizio, a causa di vari fattori.
Se l'acufene persiste, è importante cercare un consulto medico per escludere altre possibili cause e determinare il trattamento più appropriato.
Dolore all'orecchio e alla mandibola può essere causato da diverse condizioni:
Se il dolore persiste o peggiora, è consigliabile consultare un medico per una valutazione accurata e un trattamento appropriato.
Quando si avverte pressione all'orecchio e alla mandibola, ci possono essere diverse cause:
Se il dolore persiste o è particolarmente grave, è consigliabile consultare un medico per una valutazione e un trattamento appropriati.
L'infiammazione temporo-mandibolare può manifestarsi con vari sintomi:
Il dolore alla mandibola e all'orecchio può derivare da diverse cause, non necessariamente correlate direttamente.
La malocclusione, una condizione di allineamento irregolare dei denti, può contribuire a problemi alle orecchie, incluse le orecchie tappate. Questo è dovuto a vari fattori:
In breve, la malocclusione può influenzare direttamente o indirettamente la funzione dell'orecchio, contribuendo alla sensazione di orecchie tappate.
L'ingrossamento dei linfonodi tra la mandibola e l'orecchio può essere causato da diverse condizioni:
Consultare un medico per una valutazione precisa e un trattamento adeguato è consigliato, specialmente se l'ingrossamento persiste o è accompagnato da altri sintomi.
L'uso di bite correttivi può essere una soluzione poco adeguata per problematiche della mandibola. Riportiamo il caso di una paziente che ne ha iniziato ad usare uno notturno e che ha descritto le difficoltà riscontrate nel forum di Medicitalia.it. La persona ha sofferto a lungo di problemi legati all'articolazione temporo-mandibolare, inclusa una sublussazione bilaterale del disco e malocclusione, nonché di bruxismo, probabilmente a causa di ansia cronica che porta a tensioni nella muscolatura facciale e cervicale. Recentemente, forse a seguito di un periodo di particolare stress, della perdita di due molari inferiori o di un lieve trauma acustico, si è manifestato un acufene monolaterale all'orecchio destro. Per questo motivo, il gnatologo ha prescritto l'uso di un bite con l'intento di modificare la posizione della mandibola, spostandola in avanti e verso sinistra per migliorare la funzionalità masticatoria.
Da quando ha iniziato a utilizzare il bite, la persona ha notato un'intensità ridotta dell'acufene nell'orecchio destro. Tuttavia, ha iniziato a percepire una sensazione di ovattamento nell'orecchio sinistro, che non era affetto da acufene. Questo orecchio spesso si stappa e si ritappa durante la deglutizione, e a volte la voce sembra avere un timbro metallico. Inoltre, avverte tensione nella muscolatura della gola che si estende fino all'orecchio; allevia temporaneamente il disagio inserendo un dito nell'orecchio e "allargando" il canale uditivo.
La persona si interroga se questi nuovi sintomi siano collegati all'uso del bite, che sta modificando la posizione della mandibola, o se debbano essere motivo di preoccupazione al punto da considerare la rimozione del dispositivo.
L'acufene, il ronzio nelle orecchie, può essere strettamente legato a problemi dell'articolazione temporo-mandibolare (ATM). Questo disturbo può derivare da malocclusioni dentali, bruxismo, o infiammazioni dell'ATM. La guarigione dall'acufene causato da questi problemi può includere diversi approcci e trattamenti.
L'approccio multidisciplinare che combina terapie fisiche, nutraceutici come DARICAM, e dispositivi dentali può migliorare significativamente la qualità della vita dei pazienti affetti da acufene legato a problemi dell'ATM.
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