Otite media catarrale: sintomi, cause e rimedi

L'otite catarrale, o otite media catarrale, è un'infiammazione che colpisce l'orecchio medio. Si presenta con maggiore frequenza nei bambini ma è possibile riscontrarla anche negli adulti. Questa condizione è caratterizzata da un aumento della produzione di muco nell'orecchio, noto come catarro tubarico, che può derivare da diverse cause. Spesso, l'otite catarrale si sviluppa come complicanza di altre infezioni delle vie respiratorie superiori, come il raffreddore o l'influenza, che non sono state trattate adeguatamente. Il trattamento dell'otite catarrale varia a seconda della causa scatenante e può includere l'infiammazione della mucosa dell'orecchio medio, con o senza formazione di essudato mucoso o sieromucoso in piccole quantità. Scopri nel nostro articolo rimedi e trattamenti per questa infezione dell'orecchio. 

Turbotimpanite catarrale: che cos'è l'otite catarrale

Conosciuta anche con il nome di otite media effusiva, otite secretiva o sieromucosa, l'otite catarrale è un'infiammazione dell'orecchio medio, situata tra la membrana del timpano e le strutture interne dell'orecchio. Questa condizione è particolarmente diffusa in età pediatrica, ma può interessare anche gli adulti. Si manifesta con un'eccessiva produzione di muco, rossore e un incremento dell'afflusso sanguigno nella zona del timpano, provocando turbotimpanite catarrale, ovvero un'infiammazione che comporta l'accumulo di liquidi nell'orecchio medio.

La patologia può colpire un solo orecchio (forma monolaterale) o entrambi (forma bilaterale). Le otiti, insieme ai comuni raffreddori, rappresentano le malattie più frequentemente diagnosticate nei bambini nei Paesi occidentali, a causa della loro particolare suscettibilità a queste infezioni. Queste ultime possono essere scatenate da batteri che, trovando condizioni favorevoli come l'accumulo di liquidi dietro al timpano, iniziano a proliferare, portando all'otite sierosa, una forma caratterizzata dalla presenza di liquido siero-mucoso nell'orecchio medio senza segni di infezione acuta.

Cos'è il catarro? Differenza tra muco e catarro

Il catarro è una forma particolare di muco, solitamente prodotto in risposta a un processo infiammatorio, soprattutto nelle vie respiratorie. A differenza del muco normale, che ha il ruolo di lubrificare e proteggere le pareti delle vie respiratorie facilitando l'eliminazione di particelle estranee, il catarro è più denso, abbondante e appiccicoso. Questa caratteristica lo rende meno efficiente nel suo ruolo protettivo e può portare a complicazioni quando si accumula in zone dove il drenaggio è difficile. Una di queste situazioni si verifica nell'orecchio medio, dove il catarro può accumularsi a causa di un'infiammazione, bloccando la tromba di Eustachio. La differenza tra muco e catarro risiede principalmente nella consistenza e nella funzione: mentre il muco è generalmente fluido e funge da barriera protettiva, il catarro è più spesso e si forma in risposta a un'infezione o infiammazione, spesso complicando la situazione piuttosto che risolverla.

Otoscopia per otite media catarrale e diagnosi

 La diagnosi viene effettuata tramite esami come l'otoscopia, che permette di esaminare il condotto uditivo e la membrana del timpano, e test strumentali quali audiometria e timpanometria, utili a confermare la presenza di muco. La diagnosi dell'otite catarrale e dell'otite media richiede un approccio accurato che può iniziare con una visita otorinolaringoiatrica. Durante questa visita, il medico raccoglie la storia clinica del paziente e procede con un esame obiettivo, che include tipicamente l'otoscopia. Quest'ultima consente di ispezionare direttamente il condotto uditivo per identificare segni come l'arrossamento della membrana del timpano, l'aumento di temperatura nella zona o la presenza di secrezioni mucose. Inoltre, possono essere effettuate palpazioni nelle aree vicine per valutare la sensibilità al dolore.

Durante l'esame, l'otorinolaringoiatra indaga anche su sintomi correlati che possono indicare le cause sottostanti dell'otite, come il dolore all'orecchio (otalgia), febbre, dolore facciale (tipico della sinusite), sintomi allergici quali lacrimazione e prurito agli occhi, oltre a mal di gola, malessere generale e tosse, che possono suggerire un'infezione virale delle vie respiratorie superiori.

Nei casi più complessi, il medico può richiedere ulteriori test, come l'esame impedenzometrico, utile per valutare l'elasticità della membrana del timpano e il movimento degli ossicini dell'orecchio (martello, incudine e staffa). Altre indagini diagnostiche possono includere l'audiometria, per rilevare possibili deficit uditivi, e il timpanogramma, che misura la pressione nell'orecchio medio, fornendo ulteriori dettagli sulla salute dell'orecchio e aiutando a confermare la diagnosi di otite catarrale o media.

Otite catarrale: terapia e cure

Persona anziana che indica il suo orecchio

Ecco le principali cure e rimedi dell'otite catarrale, un'infiammazione dell'orecchio medio:

  1. Farmaci antinfiammatori e mucolitici, che possono essere prescritti per ridurre l'infiammazione e favorire il drenaggio del muco.
  2. Terapie termali come l'irrigazione per alleviare l'infiammazione e i sintomi legati all'otite catarrale
  3. Antibiotici, nel caso sia necessario trattare eventuali infezioni sottostanti, ma solo se prescritti dal medico. Nel caso dei bambini, si raccomanda di non utilizzare farmaci senza la supervisione di un medico
  4.  Drenaggio del muco dalle orecchie, che può essere favorito da alcune manovre specifiche come il Valsalva.

Assicurati di seguire sempre le indicazioni del medico per una corretta gestione e guarigione dall'otite catarrale.

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Lavaggi nasali per otite catarrale

Per trattare l'otite catarrale, è consigliabile effettuare lavaggi nasali con soluzione fisiologica o acqua di mare sterile, poiché risultano efficaci in diversi casi. Si consiglia inoltre di mantenere il corpo sufficientemente idratato per favorire la fluidificazione del muco. Va infine evitato l'uso di decongestionanti nasali nei bambini più piccoli, poiché sono controindicati.

Suffumigi per otite catarrale

Per alleviare i sintomi dell'otite catarrale, i suffumigi rappresentano un rimedio efficace e naturale. Questa pratica consiste nell'inalazione di vapore arricchito con erbe o oli essenziali, che aiuta a fluidificare il muco e a liberare i canali auricolari ostruiti. Per preparare un suffumigio, basta portare ad ebollizione dell'acqua e aggiungere erbe come rosmarino o lavanda, o oli essenziali quali menta piperita, eucalipto o timo. L'inalazione diretta del vapore può contribuire a ridurre la congestione auricolare e favorire il drenaggio, facilitando così il superamento dell'otite catarrale. L'uso di oli essenziali come timo, eucalipto, menta piperita o tea tree, noti per le loro proprietà antinfiammatorie e antibatteriche, può ulteriormente potenziare l'efficacia del trattamento. Questo metodo non solo allevia i sintomi ma promuove anche una più rapida risoluzione dell'infiammazione dell'orecchio medio.

Cure termali per otite catarrale

Le cure termali per otite catarrale possono includere insufflazioni e cateterismi tubarici. Questi trattamenti possono essere efficaci per l'otite catarrale. Gli insufflazioni e cateterismi tubarici sono terapie che aiutano a ridurre l'infiammazione e a migliorare la drenaggio del fluido nell'orecchio medio. Le cure termali possono offrire benefici di tipo anticatarrale e antiallergico per le orecchie, contribuendo a trattare l'otite sierosa.

Parlando di visite otorinolaringoiatriche e cure termali, le insufflazioni tubariche endotimpaniche con le acque termali possono fornire un'efficace azione antinfiammatoria e anticatarrale per le malattie dell'orecchio.

Otite catarrale: rimedi naturali e omeopatia

Per curare l'otite catarrale, esistono vari rimedi naturali e omeopatici che possono offrire sollievo. Tra i trattamenti omeopatici, Aconitum e Belladonna sono spesso consigliati per le forme acute con febbre alta. La camomilla, grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, può essere utilizzata sia sotto forma di compressa per alleviare il dolore auricolare sia come suffumigi per decongestionare i canali ostruiti dal muco.

L'aglio, un potente antibiotico naturale, può essere impiegato inserendo alcune gocce del suo succo nell'orecchio, mentre impacchi caldi di sale marino possono fornire sollievo dal dolore posizionandoli sull'orecchio esterno. Nonostante l'efficacia di questi rimedi, è cruciale consultare un professionista sanitario per un approccio terapeutico completo che integri metodi naturali e convenzionali, assicurando la scelta del trattamento più adatto e sicuro per l'otite catarrale.

Otite catarrale: terapia farmacologica

Signora anziana al computer

Per trattare l'otite catarrale, si utilizzano principalmente terapie farmacologiche, le cui opzioni comprendono:

  • Antinfiammatori e Mucolitici: Utilizzati per ridurre l'infiammazione e sciogliere il muco nelle orecchie 
  • Antibiotici per otite catarrale: Potrebbero essere prescritti solo se si verifica febbre o in casi specifici, per trattare eventuali infezioni batteriche associate. Per combattere l'otite catarrale consiglia inoltre l'uso dell'aerosol, di antibiotico in gocce e di un antinfiammatorio come il Bentelan. Per fluidificare il catarro è molto utilizzato il Fluimucil per otite catarrale.

Scopri i rimedi per l'otite

Oite catarrale: terapia cortisonica e Deltacortene

La terapia con cortisone come Deltacortene può essere efficace, ma è importante aprire la tuba di Eustachio per facilitare il drenaggio. Metodi come l'uso di un palloncino nasale possono aiutare in questo processo. La terapia generalmente dura 7-10 giorni con gocce auricolari antibiotiche e cortisoniche, insieme a farmaci per il dolore come il paracetamolo. Il dosaggio del cortisone può variare, ma una dose standard di Deltacortene è comunemente prescritta.

Otite catarrale: sintomi di catarro e otite

L'otite catarrale è una condizione caratterizzata dalla presenza di sintomi quali catarro e otite, che si manifestano con segni distintivi come il catarro nelle orecchie, sensazione di ovattamento o rimbombo (autofonia), e la sensazione di avere le orecchie tappate o piene. In alcuni casi, può verificarsi anche la secrezione di muco denso dal condotto uditivo esterno, specialmente se la membrana timpanica risulta rotta o permeabile. Gli individui affetti da otite catarrale possono notare un arrossamento dell'orecchio e un aumento della sua temperatura, oltre alla percezione dei battiti cardiaci a livello auricolare.

Oltre ai sintomi primari, l'otite catarrale può essere accompagnata da dolore acuto all'orecchio (otalgia), ingrossamento dei linfonodi vicini, prurito locale, nausea, vertigini e problemi di equilibrio dovuti alla diffusione dell'infiammazione all'orecchio interno. Altri sintomi possono includere acufeni (suoni ronzanti nell'orecchio), diminuzione dell'udito (ipoacusia), sanguinamento dall'orecchio (otorragia), febbre e malessere generale, dolore durante la masticazione, mal di testa, lacrimazione eccessiva, tosse, mal di gola e raffreddore.

Sebbene nella maggior parte dei casi l'otite catarrale tenda a regredire senza causare gravi problemi, esiste una minoranza di situazioni in cui le cause sottostanti possono portare a complicazioni serie, come una perdita dell'udito permanente. Pertanto, è importante riconoscerne i sintomi, per poter intervenire tempestivamente e prevenire eventuali danni a lungo termine.

Catarro nelle orecchie per mesi e mal d'orecchie

Avere catarro nelle orecchie per mesi può indicare una forma cronica di otite catarrale, spesso accompagnata da mal d'orecchie e una persistente sensazione di avere l'orecchio pieno di catarro. Questa condizione può derivare dall'accumulo di muco nelle tube di Eustachio, che impededisce il normale drenaggio dell'orecchio e causa disagio prolungato.

Per affrontare questa problematica, è essenziale consultare un otorinolaringoiatra per una valutazione dettagliata. Il trattamento potrebbe includere l'uso di gocce auricolari per alleviare l'infiammazione e, se presente un'infezione, l'assunzione di antibiotici. È importante evitare manovre che possano forzare l'orecchio, come lavaggi aggressivi, e utilizzare metodi come vaporizzazioni per facilitare la liberazione del muco. Anche dopo un trattamento antibiotico per un episodio acuto di otite media, il liquido può persistere nell'orecchio medio per mesi, richiedendo pazienza e cure adeguate. Sebbene le complicazioni gravi siano rare, l'estensione dell'infezione ad altre parti dell'orecchio o della testa, come la mastoidite, la labirintite o la meningite, richiede attenzione immediata e, spesso, il ricovero ospedaliero. Il catarro persistente nelle orecchie richiede un approccio medico mirato e una gestione attenta per prevenire il peggioramento della condizione e possibili complicazioni. La terapia comportamentale e le abitudini di cura quotidiana possono svolgere un ruolo fondamentale nel prevenire la ricorrenza della condizione.

Otite catarrale e dolore: come si manifesta

L' otite catarrale è caratterizzata da dolore acuto e persistente all'orecchio, spesso causato dalla pressione del fluido nell'orecchio medio. I sintomi comuni includono dolore auricolare che può peggiorare premendo sul padiglione auricolare, prurito, sensazione di orecchio tappato e perdita temporanea dell'udito. Inoltre, potrebbero verificarsi febbre e mal di testa. In aggiunta a questi, è possibile sperimentare: 

  • Ingrossamento di linfonodi dietro l'orecchio o nel collo;                               
  • Prurito locale;                             
  • Nausea, vertigini o alterazioni della percezione dell'equilibrio (correlate alla propagazione dell'infiammazione anche a livello dell'orecchio interno)

Otite senza dolore e orecchio infiammato

Talvolta è possibile sperimentare otite senza dolore, ma avere l'orecchio infiammato. Questo potrebbe indicare un'otite media sierosa o catarrale, in cui l'orecchio è infiammato a causa di un accumulo di liquido o muco nell'orecchio medio senza necessariamente provocare dolore intenso.

Acufene dopo otite catarrale: cosa sapere

Dopo aver sperimentato un'otite catarrale, una persona può trovarsi ad affrontare diversi sintomi persistenti, tra cui l'acufene, ovvero la percezione di rumori o ronzii nelle orecchie. Questa condizione può essere accompagnata da una sensazione di pienezza auricolare, una ridotta capacità uditiva e autofonia. Il problema dell'acufene potrebbe originare dal ristagno di catarro nell'orecchio medio e nella tuba di Eustachio, dovuto spesso a una disfunzione tubarica. La tuba di Eustachio, che collega la gola all'orecchio medio, ha il compito di equilibrare la pressione tra le due superfici del timpano e favorire l'aerazione dell'orecchio medio.

Quando la tuba di Eustachio non funziona correttamente, può non riuscire a compensare le variazioni di pressione o a drenare adeguatamente il catarro, portando a sensazioni di tappamento. Normalmente, movimenti come la deglutizione o il movimento della mandibola aiutano a riequilibrare la pressione, ma in caso di disfunzione, questi meccanismi possono non essere sufficienti. Talvolta, problemi di bruxismo, malocclusione dentaria o disallineamento della mandibola possono aggravare la situazione, influenzando negativamente la funzionalità della tuba di Eustachio e contribuendo alla persistenza dell'acufene.

La complessità della gestione dell'acufene e dei sintomi associati all'otite catarrale richiede un approccio attentamente personalizzato, considerando le possibili interazioni tra tuba di Eustachio,  salute dentale e meccanica mandibolare.

Otite catarrale nei bambini: sintomi e cure

La comprensione di che cos'è l'otite catarrale e delle sue manifestazioni è fondamentale per un corretto approccio terapeutico e per prevenire possibili complicazioni legate a questa comune ma fastidiosa condizione. L'otite catarrale nei bambini è un'infiammazione dell'orecchio medio che può portare a vari sintomi, a seconda della gravità. I bambini più piccoli potrebbero manifestare irritabilità, piangere più del solito o toccarsi l'orecchio, segni che possono indicare mal d'orecchio a causa dell'accumulo di fluido che esercita pressione sul timpano. Questo accumulo di catarro nelle orecchie dei bambini può anche causare dolorosi sbalzi di pressione, specialmente durante attività come sdraiarsi, masticare o succhiare, influenzando l'alimentazione e il sonno.

Un aumento significativo della pressione può portare alla rottura del timpano, con conseguente fuoriuscita di liquido dall'orecchio, che di solito allevia il dolore. Oltre al mal d'orecchio, l'accumulo di muco nelle orecchie dei bambini può ostacolare la trasmissione delle onde sonore, causando problemi di udito temporanei. I bambini potrebbero non reagire ai suoni bassi, aumentare il volume di dispositivi come televisione e radio, parlare più forte del solito o sembrare disattenti, soprattutto a scuola.

I sintomi possono includere febbre, nausea, vomito e vertigini. Nei bambini più piccoli, l'otite può manifestarsi con irritabilità, calo dell'appetito, insonnia, tosse, raffreddore, diarrea, difficoltà di equilibrio e disattenzione ai suoni deboli. In alcuni casi, l'orecchio del bambino può spurgare liquido in seguito alla perforazione del timpano.

L'otite media sierosa, una forma meno acuta, può non presentare sintomi evidenti, ma talvolta i bambini possono avvertire una sensazione di pienezza o pressione nell'orecchio. Anche in questa condizione, l'accumulo di fluido può ridurre temporaneamente l'udito. Le infezioni dell'orecchio nei bambini sono spesso correlate a infezioni delle vie aeree superiori, con sintomi comuni come naso che cola, raffreddore e tosse.

Perché l'otite media è più diffusa tra i bambini?

La prevalenza dell'otite catarrale nei bambini è elevata, con statistiche che indicano come fino a cinque bambini su sei possano sperimentare almeno un episodio di infezione auricolare entro i primi tre anni di vita. Questo rende le infezioni dell'orecchio una delle principali cause di consultazione pediatrica. I bambini sono particolarmente vulnerabili alle infezioni dell'orecchio, come l'otite, per diverse ragioni. In primo luogo, le tube di Eustachio nei bambini sono più corte e orizzontali rispetto agli adulti, il che rende più difficile il drenaggio dei liquidi dall'orecchio medio, anche in assenza di infezioni. Questa situazione è aggravata quando le tube si infiammano o si ostruiscono a causa di muco prodotto durante raffreddori o altre infezioni respiratorie, impedendo al liquido di defluire correttamente. In aggiunta, il sistema immunitario dei bambini non è ancora completamente sviluppato, rendendoli meno capaci di combattere le infezioni rispetto agli adulti. Le adenoidi, che fanno parte del sistema immunitario e si trovano vicino alle aperture delle tube di Eustachio nella parte posteriore della gola, possono talvolta intrappolare i batteri. Questo può portare a infezioni croniche che hanno la possibilità di estendersi alle tube di Eustachio e, di conseguenza, all'orecchio medio. Questi fattori contribuiscono a rendere i bambini più suscettibili alle otiti e ad altre problematiche auricolari rispetto agli adulti.

Otite catarrale negli adulti: come si manifesta

La manifestazione dell'otite catarrale negli adulti include:

  • Sensazione di orecchio pieno o intasato
  • Riduzione della capacità uditiva
  • Autofonia (sensazione di udire la propria voce in modo più intenso)
  • Acufeni (sensazione di fischi, rumori o ronzii nell'orecchio)
  • Dolore all'orecchio
  • Arrossamento dell'orecchio

Questi sintomi possono variare in intensità da persona a persona. Consultare un medico per una valutazione precisa e un trattamento appropriato.

Otite catarrale: quanto dura e complicazioni

Per quanto riguarda la durata dell'otite catarrale, si nota che spesso questa condizione può risolversi spontaneamente entro 2 o 3 giorni senza la necessità di un trattamento specifico. Tuttavia, in alcuni casi può essere opportuno l'intervento con una terapia antibiotica, che generalmente porta a una risoluzione rapida dei sintomi. Per gli adulti, l'otite catarrale tende ad avere un decorso più breve e si risolve solitamente nel giro di poche settimane, soprattutto se si interviene prontamente con le cure adeguate. È essenziale un approccio precoce e mirato nel trattamento per favorire una guarigione rapida. In generale, il catarro che si forma nelle orecchie a seguito di un'infezione delle vie respiratorie superiori tende a scomparire entro un arco di tempo che va da alcuni giorni a poche settimane.

Otite media catarrale: tempi di guarigione

Ecco cosa sapere sui tempi di guarigione:

  • Variazione temporale: Il tempo di guarigione completo può variare da due settimane o più, a seconda dei casi.
  • Cura: La terapia mira a mantenere il naso libero per favorire la ventilazione dell'orecchio medio. Di solito sono necessarie due settimane per ottenere una risoluzione significativa dei sintomi
  • Completamento dell'antibiotico: Se viene prescritto un antibiotico, è importante completare il corso prescritto per favorire una guarigione efficace

Assicurarsi di seguire attentamente le indicazioni del medico per garantire una guarigione ottimale.

Otite catarrale e volo aereo: cosa sapere

Chi soffre di catarro nelle orecchie dovrebbe prestare particolare attenzione quando si tratta di viaggiare in aereo, specialmente se si è recentemente guariti da un'otite catarrale. Durante il volo, i cambiamenti di pressione, specialmente in fase di decollo e atterraggio, possono mettere a dura prova l'orecchio medio se la tromba di Eustachio non è completamente libera. Questi sbalzi di pressione possono risultare difficili da compensare attraverso i normali meccanismi di sbadiglio o deglutizione, aumentando il rischio di trauma all'orecchio medio, con possibili conseguenze come riduzione dell'udito, dolori intensi e nausea. In casi estremi, può anche verificarsi la lacerazione del timpano.

Prima di prendere un volo, è quindi consigliabile una visita otorinolaringoiatrica per verificare lo stato di salute dell'orecchio medio e l'integrità del timpano. L'uso di gocce o spray decongestionanti può essere suggerito dallo specialista per facilitare la compensazione della pressione durante il volo.

È fondamentale monitorare attentamente eventuali sintomi durante il viaggio e segnalarli al personale di bordo se necessario. Particolare cautela va riservata durante l'atterraggio, momento in cui il mal d'orecchie può intensificarsi. In casi di otite catarrale grave, potrebbe essere prudente rimandare il viaggio aereo fino a completa guarigione per prevenire ulteriori complicazioni o disagi.

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Quando l'otite catarrale non passa: otite persistente

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L'otite catarrale cronica rappresenta una forma persistente di infiammazione dell'orecchio medio che, se non trattata adeguatamente, può portare a complicanze significative. Tra queste, le più comuni includono ampie perforazioni della membrana del timpano, erosione degli ossicini auricolari e danni alle strutture ossee circostanti. Complicanze extracraniche come mastoidite, petrosite, labirintite e paralisi del nervo facciale possono manifestarsi, mentre le complicanze intracraniche, quali ascessi cerebrali e meningite, pur essendo estremamente rare, rappresentano le conseguenze più gravi, spesso associate a sintomi quali febbre, malessere generale e cefalea.

Nonostante circa il 90% dei casi di otite tenda a risolversi con un approccio terapeutico appropriato, basato sull'uso di antibiotici, corticosteroidi, mucolitici e, talvolta, terapia termale, il restante 10% può mostrare una tendenza alla recidiva e alla cronicizzazione. Questa persistenza può dipendere da vari fattori, come il tipo di agente patogeno coinvolto, la conformazione anatomica dell'orecchio o la presenza di adenoidi e tonsilliti recidivanti.

In caso di otite catarrale non passa o che tende a cronicizzarsi, è cruciale rivolgersi a uno specialista otorinolaringoiatra o audiologo per una valutazione accurata e per stabilire il trattamento più adeguato. Nei casi di otite recidivante, possono essere necessarie indagini radiologiche aggiuntive, come la TAC o la risonanza magnetica, per definire meglio l'estensione del processo infiammatorio e individuare eventuali danni non rilevabili tramite otomicroscopia, così da escludere forme più complesse di infiammazione.

Quando l'otite non passa negli adulti: cosa fare

Quando l'otite persiste negli adulti, ecco cosa fare:

  1. Asciugare bene l'orecchio, anche con il phon. Se il dolore persiste, consultare un medico per la prescrizione di gocce antibiotiche o antibiotici per via orale. La cura dovrebbe durare 7-8 giorni, anche se di solito il dolore passa entro 48 ore.
  2. Evitare l'uso di cotton fioc durante l'otite, poiché potrebbe aumentare l'irritazione e non rimuovere correttamente il tappo di cerume     
  3.  Prevenire l'otite seguendo norme di comportamento come curare adeguatamente i raffreddori, evitare l'eccessiva igienizzazione del condotto uditivo e il ristagno di acqua nel condotto uditivo 

Perché viene l'otite catarrale? Cause e complicanze

Nella maggior parte dei casi, le cause dell'otite sierosa sono rappresentate da complicanze di infezioni della gola e delle alte vie respiratorie, non trattate in maniera adeguata, come:

  • Raffreddore (infiammazione delle vie respiratorie);
  • Sinusite (infiammazione dei seni nasali e paranasali);
  • Faringite
  • Influenza                                                                                 

 L'otite catarrale è un'infiammazione dell'orecchio medio principalmente causata dall'azione di batteri o virus, tra cui lo Streptococco pneumoniae, l'Haemophilus influenzae e il Moraxella catarrhalis. Questi agenti patogeni possono proliferare e diffondersi nell'orecchio medio attraverso la tuba di Eustachio, soprattutto a seguito di infezioni delle vie respiratorie superiori, sia batteriche che virali. Una disfunzione del condotto, spesso conseguenza di un'infezione di naso e gola, può essere un evento scatenante.

Otite media: fattori di rischio adulti e bambini

I fattori di rischio includono elementi sia soggettivi, come l'età e lo stato immunitario, sia locali, come la conformazione dell'orecchio medio, l'ipertrofia adenoidea e la struttura della tuba di Eustachio. I bambini, in particolare i maschi, sono più suscettibili a sviluppare l'otite media. I fattori di rischio includono: 

  • una storia familiare pregressa di infezioni auricolari,      
  • esposizione al fumo di sigaretta,    allattamento al biberon 
  • frequente contatto con altri bambini tramite l'asilo

 Inoltre, l'incidenza aumenta durante la stagione invernale, periodo in cui le infezioni delle vie aeree superiori e i raffreddori sono più comuni, facilitando così la colonizzazione batterica secondaria e l'accumulo di liquidi dietro il timpano.

Domande frequenti sull'otite catarrale

Come capire se si ha il catarro nelle orecchie?

Sintomi comuni del catarro nelle orecchie includono sensazione di pienezza, pressione o pesantezza nelle orecchie, udito ovattato o ridotto, e possibilmente dolore.

Quanto può durare il catarro nelle orecchie?

Il catarro nelle orecchie generalmente dura da alcuni giorni fino a diverse settimane, a seconda della gravità dell'infiammazione e della sua causa. La durata può variare da 10 giorni fino a 30 giorni se l'otite media è acuta e causata da batteri o virus. Tuttavia, è importante consultare un medico per valutare la situazione specifica e ottenere il trattamento adeguato.

Come curare otite catarrale cronica?

  1. Consulta un medico otorinolaringoiatra per una valutazione accurata e un piano di trattamento personalizzato
  2. Potrebbero essere prescritti antinfiammatori e mucolitici per ridurre l'infiammazione e favorire il drenaggio del liquido nell'orecchio medio
  3. In alcuni casi, possono essere consigliate terapie termali come irrigazione nasale, doccia nasale micronizzata e inalazione caldo umida per alleviare i sintomi e favorire il drenaggio
  4. Segui attentamente le indicazioni del medico e completa il ciclo di trattamento prescritto per garantire una guarigione efficace.
  5. Evita l'esposizione a fattori che possono aggravare l'infiammazione, come fumo di sigaretta e agenti irritanti

Come liberare la tuba di Eustachio dal muco?

Per liberare la tuba di Eustachio dal muco, segui questi passaggi:

  1. Mantieni il corpo idratato bevendo acqua, tisane, brodo o zuppe calde, aiutando a sciogliere il catarro nelle orecchie
  2. Fai lavaggi nasali con soluzione fisiologica o acqua di mare sterile per pulire le vie respiratorie superiori e favorire il drenaggio del muco
  3. Utilizza decongestionanti nasali solo su indicazione medica per ridurre il gonfiore delle mucose nasali e favorire il drenaggio del muco dall'orecchio medio

Come si aspira il muco dalle orecchie?

Per aspirare il muco dalle orecchie, segui questi passaggi:

  1. Sottoporsi a una miringotomia con drenaggio transtimpanico, un intervento chirurgico che prevede l'incisione della membrana timpanica per rimuovere il muco. Questa procedura è eseguita da un medico specializzato sotto controllo microscopico.
  2. Durante la procedura, il medico posizionerà un drenaggio transtimpanico per garantire un drenaggio adeguato e favorire il recupero.
  3. Dopo l'intervento, potrebbero essere necessarie medicazioni con lavaggi mucolitici per garantire una corretta guarigione e la rimozione completa del muco.

Quale antinfiammatorio per otite catarrale?

Per l'otite catarrale, un antinfiammatorio appropriato potrebbe essere l'ibuprofene, che può aiutare a ridurre il dolore e l'infiammazione nell'orecchio. Tuttavia, è fondamentale consultare un medico per una valutazione appropriata e una prescrizione adeguata.

Quale antibiotico per catarro nelle orecchie?

Per il catarro nelle orecchie, si consiglia di consultare un medico per una diagnosi accurata. Tuttavia, alcuni farmaci comuni possono aiutare a gestire i sintomi:

  1. Sobrepin NASAL e Rinofluimucil: possono essere efficaci nel trattamento del catarro nelle orecchie
  2. Gli ingredienti come menta, eucalipto o mentolo, presenti in alcuni farmaci, possono aiutare a sciogliere il muco e prevenire che si accumuli nelle orecchie

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