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Otite purulenta e pus dall'orecchio: cosa sapere

L’otite con pus è un’infezione dell’orecchio particolarmente fastidiosa e talvolta dolorosa, caratterizzata dalla presenza di secrezioni dense e maleodoranti. Quando si parla di pus dall’orecchio, ci si riferisce a un segnale inequivocabile di infiammazione in corso, spesso causata da batteri che colpiscono l’orecchio medio. Questa condizione può insorgere in seguito a un raffreddore, a un’infezione respiratoria o a una lesione del timpano, e richiede attenzione medica tempestiva per evitare complicazioni. Uno dei sintomi più evidenti è proprio l’orecchio che spurga liquido: il liquido può essere giallastro, verdastro o misto a sangue, e può accompagnarsi a dolore, febbre e riduzione dell’udito. Questi segnali indicano la possibile presenza di un'otite purulenta, ovvero una forma acuta di otite media che comporta la formazione di pus nell’orecchio medio o nel condotto uditivo esterno. L’obiettivo di questo articolo è fornire informazioni chiare e affidabili su cause, sintomi e trattamenti dell’otite con pus, aiutando a riconoscerne le manifestazioni principali e a comprendere quando è il caso di rivolgersi al medico. Affronteremo anche i rimedi disponibili, dai farmaci antibiotici alle misure di supporto, per garantire un recupero rapido e sicuro. Inoltre, esploreremo le differenze tra otiti acute e croniche, con particolare attenzione ai segnali da non sottovalutare. Leggi l’articolo completo per saperne di più su come gestire un’otite purulenta e prevenire recidive.

Fuoriuscita di liquido dall'orecchio negli adulti: cause

La fuoriuscita di liquido dall’orecchio negli adulti, nota anche come otorrea, può avere diverse cause, alcune delle quali richiedono attenzione medica.

  • In molti casi, si tratta di un’infezione dell’orecchio medio, come l’otite media acuta, che può evolvere in una otite con pus negli adulti. Questo tipo di otite si manifesta con dolore, febbre e secrezione purulenta, causata dalla perforazione del timpano per il drenaggio dell’infezione.
  • Un’altra causa comune è la otite esterna (nota anche come "orecchio del nuotatore"), un'infiammazione del condotto uditivo spesso legata all’esposizione prolungata all’umidità o a traumi locali (come l’uso eccessivo di cotton fioc). Anche in questo caso può verificarsi la fuoriuscita di liquido, che può essere chiaro, torbido o contenere pus.
  • Nei casi più gravi, la fuoriuscita di liquido può essere legata a condizioni croniche come la colesteatoma, una crescita anomala di tessuto nella cavità dell’orecchio medio che può causare secrezioni persistenti e maleodoranti, oltre a perdita uditiva.
  • Sebbene si parli spesso di otite purulenta in bambini e adulti, negli adulti è importante considerare anche altre possibili cause come la presenza di corpi estranei, traumi cranici con fuoriuscita di liquido cerebrospinale o dermatiti.

Qualunque sia la causa, la presenza di liquido dall’orecchio non dovrebbe mai essere ignorata. È fondamentale rivolgersi a un medico otorinolaringoiatra per una diagnosi accurata e per iniziare un trattamento adeguato.

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Cosa causa pus dall'orecchio di un bambino?

La presenza di pus dall’orecchio di un bambino è spesso segno di un’infezione, nella maggior parte dei casi un’otite media acuta. Questa condizione si verifica quando l’orecchio medio si infetta, solitamente a causa di batteri che si sviluppano dopo un raffreddore o un’infezione respiratoria. Quando la pressione del muco e del pus aumenta dietro il timpano, può verificarsi una piccola perforazione, da cui esce il liquido infetto. Questo spiega perché si parla di orecchio che spurga liquido in un bambino, spesso sotto forma di liquido giallo o biancastro, talvolta maleodorante. In alcuni casi, la fuoriuscita di pus dall’orecchio del bambino può avvenire senza dolore, soprattutto se la pressione si è già scaricata grazie alla perforazione del timpano. Questo non significa però che il problema sia risolto: anche in assenza di dolore, è importante consultare il pediatra o un otorinolaringoiatra. L’otite con pus nei bambini può anche ripresentarsi più volte nel tempo, soprattutto nei più piccoli o nei soggetti con infezioni ricorrenti. Altre cause, meno comuni, includono otiti esterne (es. da uso eccessivo di cotton fioc), infezioni fungine o la presenza di corpi estranei nel condotto uditivo. In tutti i casi in cui si noti liquido giallo dall’orecchio del bambino o secrezioni persistenti, è fondamentale non trascurare il sintomo e affidarsi a una valutazione medica per evitare complicanze e garantire una corretta guarigione.

Otite con pus nei bambini: è pericolosa?

L’otite con pus nei bambini è una condizione relativamente frequente, soprattutto nei primi anni di vita, a causa della particolare anatomia delle loro tube di Eustachio, più corte e orizzontali rispetto agli adulti. Sebbene spesso si risolva senza complicazioni, va comunque considerata una condizione potenzialmente seria, soprattutto se non trattata correttamente. La presenza di pus dall’orecchio indica un’infezione in corso, spesso a carico dell’orecchio medio, che può provocare dolore intenso, febbre, irritabilità e, nei lattanti, difficoltà nel sonno o nell’alimentazione. L’orecchio che spurga liquido può essere anche il segnale di una perforazione del timpano, che, sebbene a volte si risolva spontaneamente, richiede un monitoraggio attento. In alcuni casi, un’otite purulenta non trattata può evolvere verso complicanze come mastoidite, perdita temporanea o permanente dell’udito, o infezioni più estese. Per questo motivo è fondamentale consultare il pediatra ai primi sintomi e seguire con precisione le terapie prescritte, soprattutto gli antibiotici, se indicati. La buona notizia è che, con una diagnosi tempestiva e un trattamento adeguato, l’otite con pus nei bambini guarisce nella maggior parte dei casi senza conseguenze. Inoltre, alcune misure preventive — come l’allattamento al seno, il vaccino antipneumococcico e la riduzione dell’esposizione al fumo passivo — possono ridurre significativamente il rischio di otiti ricorrenti.

Otite con pus negli adulti vs nei bambini

L’otite con pus può colpire sia adulti che bambini, ma si presenta con caratteristiche e cause in parte diverse a seconda dell’età.

  • Nei bambini, l’otite purulenta è molto comune, soprattutto tra i 6 mesi e i 3 anni. Questo è dovuto alla conformazione anatomica delle tube di Eustachio, più corte e orizzontali, che favoriscono il ristagno di muco e la risalita di batteri dal naso all’orecchio medio. Spesso l’orecchio che spurga liquido compare dopo un raffreddore, una faringite o un’infezione virale. I sintomi nei più piccoli includono febbre alta, pianto inconsolabile, difficoltà a dormire o a mangiare. La fuoriuscita di pus dall’orecchio può indicare una perforazione del timpano, che nella maggior parte dei casi si rimargina spontaneamente.
  • Negli adulti, l’otite con pus è meno frequente ma può risultare più fastidiosa e, se trascurata, anche più pericolosa. Le cause includono infezioni batteriche, traumi (ad esempio l’uso scorretto di cotton fioc), esposizione prolungata all’acqua o condizioni croniche come sinusiti o allergie. Negli adulti, l’otite purulenta può evolvere più facilmente in forme croniche o recidivanti e comportare un rischio maggiore di perdita uditiva temporanea o persistente.
  • In entrambi i casi, la comparsa di pus dall’orecchio richiede una valutazione medica. Tuttavia, negli adulti il decorso può essere più lungo e complesso, mentre nei bambini, con la giusta cura, la guarigione è solitamente più rapida.

Pus dall'orecchio di un bambino senza dolore

La fuoriuscita di pus dall’orecchio in un bambino, anche in assenza di dolore, è un segnale da non sottovalutare. In molti casi può indicare la presenza di un’otite purulenta con perforazione del timpano, avvenuta magari in modo spontaneo. La perforazione può ridurre la pressione all’interno dell’orecchio medio e, di conseguenza, alleviare il dolore, pur lasciando visibile il liquido che spurga dall’orecchio.

  • Talvolta, soprattutto nei bambini piccoli, il pus può accumularsi nel condotto uditivo a causa di infezioni croniche o trascurate, che non causano sintomi acuti ma possono comunque compromettere l’udito e aumentare il rischio di recidive. Anche un’otite media cronica supurativa, una condizione meno frequente ma persistente, può manifestarsi proprio con secrezioni auricolari maleodoranti ma senza dolore.
  • Un’altra possibilità, sebbene meno comune, è che il pus derivi da un’infezione dell’orecchio esterno (otite esterna), favorita da fattori come umidità, graffi o corpi estranei nel canale uditivo.
  • In ogni caso, è fondamentale consultare il pediatra o l’otorino, anche se il bambino sembra stare bene. Il medico valuterà con un’otoscopia l’origine della secrezione e prescriverà, se necessario, una terapia mirata. Ignorare il pus dall’orecchio, anche in assenza di dolore, può portare a complicanze come infezioni più gravi o problemi uditivi a lungo termine.

I bambini possono uscire con l'otite?

In generale, durante la fase acuta dell’otite, soprattutto se c’è febbre, dolore, o pus dall’orecchio, è consigliabile tenere il bambino a casa, a riposo. Uscire in queste condizioni potrebbe peggiorare l’infezione, prolungare la guarigione o esporre il bambino a sbalzi di temperatura e infezioni aggiuntive.

Ecco alcune indicazioni più precise:

  • Otite con febbre o pus: se il bambino ha un’otite con pus (otite purulenta) e manifesta sintomi evidenti come orecchio che spurga liquido, febbre o forte malessere, è meglio evitare l’uscita. Riposo, cure adeguate e monitoraggio sono fondamentali in questa fase.
  • Otite senza sintomi importanti: se il bambino sta completando la terapia antibiotica, non ha più dolore o febbre e si sente bene, può uscire per brevi passeggiate, purché sia ben coperto e non esposto a vento o freddo diretto.
  • Attività scolastiche e sport: anche se il bambino sembra in forma, è bene evitare scuola, asilo o sport fino a completa guarigione, per prevenire recidive e proteggere gli altri bambini, soprattutto in caso di infezione batterica.
  • Otite esterna (da nuoto): in questo caso, è fondamentale evitare piscine, mare e ambienti umidi fino a completa guarigione, anche se non ci sono altri sintomi evidenti.

In sintesi, sì, i bambini possono uscire con l’otite solo se stanno bene e la fase acuta è superata, ma sempre seguendo le indicazioni del pediatra.

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Otite purulenta: cause e segnali da riconoscere

L’otite purulenta è un’infiammazione dell’orecchio medio o esterno caratterizzata dalla presenza di secrezione purulenta, ovvero pus, segno di un’infezione batterica in atto. Può colpire bambini e adulti, anche se è più frequente nei più piccoli a causa della struttura ancora immatura delle tube di Eustachio.

Cause principali

Tra le cause più comuni ci sono:

  • Infezioni batteriche (come Streptococcus pneumoniae o Haemophilus influenzae), che spesso si sviluppano a seguito di raffreddori, sinusiti o altre infezioni delle vie respiratorie.
  • Otite media acuta non trattata adeguatamente, che può evolvere in otite con pus negli adulti o nei bambini.
  • Otite esterna batterica, dovuta a traumi locali (ad esempio uso improprio di cotton fioc), esposizione a umidità prolungata o presenza di corpi estranei.
  • Perforazione del timpano, che può favorire l’uscita di materiale purulento dall’orecchio medio.

Segnali da riconoscere

I sintomi tipici dell’otite purulenta includono:

  • Fuoriuscita di pus dall’orecchio, talvolta maleodorante;
  • Dolore intenso e senso di pressione all’orecchio;
  • Riduzione dell’udito temporanea;
  • Febbre e malessere generale, soprattutto nei bambini;
  • Nei casi cronici, secrezione persistente e sensazione di orecchio pieno.

È essenziale consultare un medico per una diagnosi tempestiva e per iniziare la terapia più adatta, che può includere antibiotici topici o sistemici, a seconda della gravità. Ignorare i sintomi può portare a complicanze, come infezioni croniche o danni all’udito.

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Otite purulenta e orecchio che spurga pus: sintomi

L’otite purulenta è una forma di otite caratterizzata dalla presenza di pus all’interno dell’orecchio, generalmente causata da un’infezione batterica. Può colpire persone di tutte le età, ma è particolarmente frequente nei bambini a causa della conformazione più corta e orizzontale delle tube di Eustachio, che facilita l’accumulo di liquidi e batteri. Uno dei segnali più evidenti è la fuoriuscita di pus dall’orecchio, che può essere giallastro, biancastro o maleodorante. Questo fenomeno, spesso descritto come orecchio che spurga, indica la perforazione del timpano o la presenza di un'infezione grave, come nel caso di un’otite media acuta complicata. I sintomi dell’otite purulenta includono:

  • Dolore all’orecchio (otalgia), spesso intenso;
  • Sensazione di pressione o orecchio ovattato;
  • Perdita temporanea dell’udito;
  • Febbre, in particolare nei bambini;
  • Secrezione di pus, segno distintivo dell’infezione in fase avanzata.

La frequenza dell’otite purulenta varia: nei bambini piccoli può manifestarsi più volte l’anno, soprattutto durante la stagione fredda o in seguito a raffreddori ricorrenti. Negli adulti è meno frequente, ma può insorgere in caso di infezioni non trattate, traumi o condizioni croniche dell’orecchio. È importante non trascurare sintomi come il pus dall’orecchio o un orecchio che spurga, perché possono indicare complicanze potenzialmente gravi. Un trattamento tempestivo, basato su una corretta diagnosi otorinolaringoiatrica, è fondamentale per prevenire danni permanenti all’udito e risolvere l’infezione alla radice.

Orecchio che spurga liquido e otite media: cause

La fuoriuscita di liquido dalle orecchie, nota anche come otorrea, è un sintomo che può indicare diverse condizioni, tra cui l’otite media, un’infiammazione dell’orecchio medio spesso di origine infettiva. Quando si parla di orecchio che spurga, ci si riferisce generalmente alla presenza di secrezioni che escono dal condotto uditivo: queste possono essere chiare, purulente (con pus) o contenere tracce di sangue.

  • Una delle cause più comuni è la otite media acuta, soprattutto nei bambini, ma anche negli adulti. In alcuni casi, la pressione causata dall’accumulo di liquidi infetti dietro il timpano può portare alla sua perforazione, con conseguente rilascio di liquido. In queste situazioni, il liquido che esce dall’orecchio è spesso denso e giallastro, segno di un’infezione batterica in atto.
  • Anche la otite media cronica può causare episodi ricorrenti di secrezione, soprattutto se associata a colesteatoma o a una perforazione persistente della membrana timpanica. Oltre all’otite, altre cause possibili includono traumi, infezioni fungine, presenza di corpi estranei o complicanze post-operatorie.

È importante sottolineare che la fuoriuscita di liquido dalle orecchie, in particolare se associata a dolore, febbre o riduzione dell’udito, richiede sempre una valutazione medica. L’otorinolaringoiatra potrà identificare la causa precisa e indicare il trattamento più adeguato, che può includere antibiotici, terapie locali o, nei casi più gravi, un intervento chirurgico.

Otite esterna con pus: cause

L’otite esterna con pus è un’infezione del condotto uditivo esterno che comporta infiammazione e fuoriuscita di secrezione purulenta. Questa condizione è spesso dolorosa e può colpire persone di tutte le età, soprattutto in estate o in ambienti umidi.

Le cause principali includono:

  • Umidità eccessiva: ambienti caldi e umidi o la frequentazione frequente di piscine possono favorire la proliferazione di batteri e funghi nel condotto uditivo, da cui il nome comune di “orecchio del nuotatore” o di "otite da piscina".
  • Traumi locali: l’uso scorretto di cotton fioc, oggetti appuntiti o l’abitudine di grattarsi l’orecchio può danneggiare la pelle del condotto uditivo, creando una porta d’ingresso per i microrganismi.
  • Infezioni batteriche: i batteri più comuni responsabili dell’otite esterna purulenta sono Pseudomonas aeruginosa e Staphylococcus aureus. Questi possono provocare dolore intenso, arrossamento e pus dall’orecchio.
  • Dermatiti o condizioni cutanee preesistenti: eczemi, psoriasi o seborrea possono compromettere la barriera protettiva della pelle e favorire l’infezione.
  • Presenza di corpi estranei o tappi di cerume: possono ostacolare la ventilazione del condotto uditivo e causare ristagno di umidità e batteri.

In presenza di un orecchio che spurga pus, è fondamentale evitare il fai-da-te e rivolgersi a un medico, che potrà prescrivere una terapia mirata, spesso a base di gocce antibiotiche o corticosteroidi, per eliminare l’infezione e ridurre l’infiammazione.

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Prevenzione delle infezioni e dell'otite purulenta

Prevenire l’otite purulenta e altre infezioni dell’orecchio è possibile adottando alcune semplici ma efficaci precauzioni quotidiane. Innanzitutto, è fondamentale trattare tempestivamente raffreddori, sinusiti e infezioni respiratorie, che spesso rappresentano la causa scatenante dell’otite con pus. Anche una corretta igiene delle orecchie gioca un ruolo importante: evitare l’uso eccessivo di cotton fioc, che possono irritare o danneggiare il condotto uditivo, è un buon punto di partenza. In caso di nuoto frequente, è consigliabile asciugare bene le orecchie dopo ogni immersione e, se necessario, utilizzare tappi protettivi per evitare l’accumulo di acqua che potrebbe favorire la proliferazione batterica. Anche l’uso condiviso di auricolari o cuffie non igienizzate può aumentare il rischio di infezioni. Per i bambini, è utile mantenere aggiornato il calendario vaccinale, in particolare con i vaccini contro l’influenza e lo pneumococco, che possono ridurre significativamente l’incidenza di otiti. In ambito scolastico o in ambienti affollati, è bene insegnare ai più piccoli l’importanza di lavarsi spesso le mani e di non condividere oggetti personali. Infine, se si notano sintomi come pus dall’orecchio o orecchio che spurga liquido, è importante non trascurarli e consultare il medico. Una diagnosi precoce e un trattamento mirato possono prevenire l’evoluzione verso forme più gravi di otite purulenta e ridurre il rischio di complicanze.

Come diagnosticare un'otite con pus?

Donna che tiene un apparecchio acustico

La diagnosi di un’otite con pus si basa sull’osservazione dei sintomi, sull’esame clinico e, in alcuni casi, su accertamenti strumentali. Il primo segnale evidente è spesso la presenza di pus dall’orecchio o di un orecchio che spurga liquido, accompagnato da dolore, ovattamento dell’udito, febbre o sensazione di pressione nell’orecchio. Il medico, solitamente un otorinolaringoiatra o il medico di base, esegue un’otoscopia: un esame visivo del condotto uditivo e del timpano attraverso uno strumento chiamato otoscopio. Questo permette di verificare se c’è infiammazione, perforazione del timpano o presenza di secrezioni tipiche dell’otite purulenta. In presenza di secrezioni abbondanti, può essere utile un esame colturale del pus per identificare il batterio responsabile dell’infezione e scegliere l’antibiotico più adatto. Nei casi più complessi o recidivanti, il medico può richiedere ulteriori esami, come l’audiometria (per valutare la capacità uditiva) o un esame con timpanometria, che misura la mobilità del timpano. È fondamentale non trascurare i sintomi e rivolgersi tempestivamente al medico, soprattutto se l’orecchio che spurga liquido persiste per più di uno o due giorni. Un intervento rapido consente di evitare complicazioni e di trattare efficacemente l’otite con pus, riducendo il rischio di cronicizzazione o danni all’udito.

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Otite con pus: quanto dura?

L’otite media acuta con pus, detta anche otite suppurativa, è un’infezione dell’orecchio medio caratterizzata dalla presenza di secrezione purulenta. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, questa forma di otite può insorgere rapidamente, spesso in seguito a un raffreddore o un’infezione respiratoria, e colpisce in particolare i bambini. La durata dei sintomi varia: nella maggior parte dei casi, l’infezione si risolve entro 3-7 giorni, anche senza antibiotici. Tuttavia, quando è presente fuoriuscita di pus (otorrea), ciò indica in genere la perforazione del timpano. In questi casi, il dolore può ridursi, ma è importante rivolgersi al medico per valutare la necessità di una terapia antibiotica locale o sistemica.

Secondo gli esperti, il timpano guarisce spontaneamente nella maggior parte dei casi, entro 2-3 settimane. Se la secrezione persiste oltre una settimana o si verificano episodi ricorrenti, è consigliata una visita otorinolaringoiatrica. È fondamentale evitare l’uso di cotton fioc o lavaggi fai-da-te e seguire scrupolosamente le indicazioni del medico per prevenire complicazioni come otite cronica o calo dell’udito temporaneo.

Cosa causa un'otite con pus e sangue?

Un’otite con pus e sangue è generalmente segno di un’infezione dell’orecchio medio particolarmente intensa o complicata. Le cause principali includono:

1. Otite media acuta suppurativa

  • È la causa più comune. L’infezione (spesso batterica, meno frequentemente virale) provoca l’accumulo di muco e pus dietro il timpano. La pressione può portare alla perforazione della membrana timpanica, con fuoriuscita di pus misto a sangue.
  • Agenti patogeni comuni: Streptococcus pneumoniae, Haemophilus influenzae, Moraxella catarrhalis.

2. Traumi del condotto uditivo o del timpano

Un’infezione in corso può rendere il timpano più fragile. Manovre scorrette con cotton fioc o auricolari, oppure forti sbalzi di pressione (es. in volo o immersione), possono causare microlesioni e sanguinamento.

3. Otite esterna maligna (più rara)

Un’infezione grave del condotto uditivo esterno, più frequente in persone immunodepresse (es. diabetici), può causare necrosi dei tessuti, pus, sangue e dolore intenso. Va trattata urgentemente.

4. Infezioni micotiche complicate

Alcune otomicosi (causate da funghi) possono associarsi a secrezioni dense, talvolta striate di sangue, specie se il condotto è stato grattato o infiammato.

Quando preoccuparsi?

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità e fonti come Ospedale Bambino Gesù:

  • Se il pus con sangue dura più di 2-3 giorni
  • Se c’è febbre alta, dolore forte o riduzione dell’udito
  • Nei bambini piccoli o persone immunodepresse

→ È fondamentale rivolgersi al medico o all’otorinolaringoiatra.

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Infezione dell'orecchio con pus: complicazioni possibili

Un’infezione dell’orecchio con pus, soprattutto se trascurata o non trattata in modo adeguato, può portare a diverse complicazioni, talvolta anche gravi. La presenza di pus indica che l’organismo sta reagendo a un’infezione batterica, e la fuoriuscita di liquido dall’orecchio può segnalare la perforazione del timpano o la progressione dell’infiammazione.

Tra le complicazioni più comuni troviamo:

Perforazione del timpano

La pressione del pus può lacerare la membrana timpanica, causando dolore acuto e perdita temporanea dell’udito. In alcuni casi, la perforazione può diventare cronica e richiedere un intervento chirurgico (miringoplastica).

Perdita uditiva permanente

Se l’infezione danneggia le strutture dell’orecchio medio o interno, si può avere una perdita dell’udito irreversibile, soprattutto in assenza di cure tempestive.

Mastoidite

La mastoidite è un’infiammazione dell’osso mastoideo, situato dietro l’orecchio, che può svilupparsi quando l’infezione si estende oltre l’orecchio medio. Si manifesta con dolore, gonfiore e arrossamento dietro l’orecchio.

Labirintite

In rari casi, l’infezione della labirintite può raggiungere l’orecchio interno, provocando vertigini, nausea e gravi disturbi dell’equilibrio.

Infezioni intracraniche (molto rare)

Tra queste includiamo meningite o ascessi cerebrali, che si verificano se i batteri si diffondono al sistema nervoso centrale.

Per evitare queste complicazioni, è fondamentale rivolgersi al medico ai primi segnali di infezione, come dolore persistente, orecchio che spurga pus, febbre o calo dell’udito, così da avviare una cura adeguata il prima possibile.

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Liquido giallo o trasparente dalle orecchie: cause e rimedi

La fuoriuscita di liquido da orecchie può avere diverse cause, non sempre legate a infezioni. Il liquido giallo dall’orecchio, soprattutto nei bambini, può essere dovuto a un trauma del condotto uditivo, come graffi causati dall’uso improprio di cotton fioc o da oggetti inseriti nell’orecchio. Questi traumi possono provocare piccole lesioni cutanee e la produzione di secrezioni giallastre o oleose.

  • Un’altra possibile spiegazione è la rottura di una piccola cisti sebacea nel condotto uditivo. In questi casi, si può notare la presenza di liquido oleoso dall’orecchio, talvolta con un odore particolare. Anche un eccesso di cerume liquefatto, magari in seguito a caldo intenso o uso di prodotti auricolari, può dare l'impressione di liquido trasparente dall’orecchio.
  • Chi riferisce: "sento liquido nell’orecchio" può in realtà avvertire un’alterazione della percezione uditiva dovuta a tappi di cerume o all’accumulo di umidità, come dopo la doccia o il nuoto. In questi casi, è comune anche svegliarsi con l’orecchio bagnato al risveglio, senza che ci sia una vera e propria patologia. Se hai la percezione di bolle che scoppiano nell'orecchio leggi il nostro contenuto dedicato.
  • Cosa fare se esce liquido dall’orecchio? È consigliabile non inserire nulla nel condotto uditivo, asciugare l’area esterna delicatamente e consultare un medico, soprattutto se il sintomo persiste o si accompagna a fastidio, prurito o riduzione dell’udito. Una valutazione specialistica aiuta a escludere condizioni più complesse e a trattare correttamente la causa.

Cosa fare se esce del liquido o del pus dall'orecchio?

La fuoriuscita di liquido o pus dall'orecchio non va mai ignorata, poiché può indicare una condizione sottostante che richiede attenzione medica. Le cause possono essere molteplici: da un semplice tappo di cerume che si è ammorbidito, fino a infiammazioni, traumi o, più raramente, lesioni più complesse. Ecco cosa fare in caso di orecchio che spurga liquido o pus:

  • Non inserire nulla nell’orecchio: Evita cotton fioc, dita o altri oggetti: potresti peggiorare la situazione, spingendo materiale più in profondità o irritando il condotto uditivo.
  • Tampona delicatamente l’esterno: Usa una garza pulita o un fazzoletto morbido per assorbire il liquido all’esterno, senza cercare di rimuoverlo dall’interno.
  • Osserva il colore e l’aspetto del liquido: Un liquido trasparente può indicare accumulo di umidità o cerume sciolto, mentre un liquido giallo o con pus suggerisce la presenza di un’infiammazione o infezione.
  • Non usare gocce auricolari fai-da-te: Senza una diagnosi precisa, l’uso di prodotti inadeguati può essere dannoso, specialmente se c’è una perforazione del timpano.
  • Consulta un medico (preferibilmente un otorinolaringoiatra): Solo una visita specialistica può stabilire la causa esatta e prescrivere la cura corretta, che può includere antibiotici, antinfiammatori o, se necessario, esami più approfonditi.

Agire rapidamente ai primi sintomi può prevenire complicazioni e favorire una guarigione completa.

Come pulire l'orecchio dal pus in modo sicuro

La presenza di pus nell’orecchio è un segnale di un’infezione in corso e va gestita con attenzione. Pulire l’orecchio in modo scorretto può aggravare l’irritazione, spingere i batteri più in profondità o danneggiare il timpano. Ecco cosa fare per una pulizia sicura:

✅ Cosa fare

  • Non inserire oggetti nel condotto uditivo: Evita cotton fioc, pinzette o altri strumenti. Anche se sembra utile, rischi di spingere il pus più in profondità o lesionare il timpano.
  • Tampona delicatamente l'esterno: Usa una garza sterile o un fazzoletto morbido per assorbire il pus che esce spontaneamente. Tampona delicatamente l’area esterna dell’orecchio, senza introdurre nulla nel condotto.
  • Mantieni l’orecchio asciutto: Evita bagni o docce senza protezione auricolare finché il medico non dà il via libera. L’umidità può peggiorare l’infezione.
  • Usa solo prodotti prescritti dal medico: Se l’otorino prescrive gocce auricolari, segui scrupolosamente le istruzioni. Non usare rimedi casalinghi o soluzioni non indicate.
  • Controlla l’evoluzione del sintomo: Se il pus persiste per più di uno o due giorni, è maleodorante o associato a dolore e febbre, contatta subito un medico.

❌ Cosa evitare

  • Non lavare l’orecchio internamente con acqua o soluzioni fai-da-te.
  • Non applicare disinfettanti comuni (come acqua ossigenata, acido borico o alcol) senza indicazione medica.
  • Non ignorare la fuoriuscita di pus, anche se non c’è dolore.
  • Una corretta igiene esterna, insieme a una valutazione specialistica, è fondamentale per evitare complicazioni e favorire la guarigione.

Rimedi per otite purulenta: antibiotici e altre terapie

L’otite purulenta è un’infezione dell’orecchio caratterizzata dalla fuoriuscita di pus e da sintomi come dolore, sensazione di orecchio pieno, febbre e riduzione dell’udito. Si tratta di una condizione che richiede trattamento medico, poiché il pus è segno di un’infezione batterica attiva. I rimedi per l’otite purulenta si basano principalmente su antibiotici e su alcune terapie di supporto.

  • Antibiotici: Quando l’otite è causata da batteri, il medico prescrive solitamente antibiotici per via orale (come amoxicillina o cefalosporine), soprattutto se l’infezione è accompagnata da febbre o dolore intenso. In presenza di perforazione del timpano o fuoriuscita di pus, si possono utilizzare anche gocce auricolari antibiotiche, spesso associate a cortisonici per ridurre l’infiammazione.
  • Altri rimedi e supporto: Oltre agli antibiotici, è importante alleviare i sintomi. Si possono assumere antidolorifici e antipiretici (come paracetamolo o ibuprofene) per ridurre dolore e febbre. Applicare una garza pulita per assorbire il pus dall’orecchio e mantenere l’area asciutta è fondamentale. L’uso di impacchi caldi può aiutare a lenire il dolore, ma solo se consigliato dal medico.
  • Nei casi ricorrenti o cronici, lo specialista può valutare la necessità di esami più approfonditi o di un piccolo intervento chirurgico (come la miringotomia) per drenare l’infezione.

È fondamentale non ricorrere a rimedi fai-da-te e seguire attentamente le indicazioni del medico per evitare complicanze e garantire una guarigione completa.

Antibiotico per otite: dopo quanto fa effetto?

Quando si tratta di otite con pus, soprattutto se di tipo batterico, il medico può prescrivere un antibiotico per contrastare l’infezione e favorire la guarigione. In genere, gli antibiotici cominciano a fare effetto entro 24-48 ore dall’inizio del trattamento: il dolore può iniziare a diminuire già dopo il primo giorno, mentre la riduzione del pus dall’orecchio o del liquido che esce dall’orecchio avviene progressivamente nei giorni successivi.

  • Tuttavia, è importante completare l’intero ciclo di antibiotico, anche se i sintomi migliorano prima del previsto. Interrompere la terapia troppo presto può favorire la ricomparsa dell’infezione o lo sviluppo di batteri resistenti.
  • Nei casi più gravi o in presenza di otite purulenta con abbondante secrezione, il medico può associare agli antibiotici anche farmaci antinfiammatori o gocce auricolari specifiche. Se dopo 2-3 giorni dall’inizio della cura non si nota alcun miglioramento — per esempio l’orecchio che spurga liquido continua o il dolore peggiora — è fondamentale tornare dal medico per rivalutare la terapia o approfondire la diagnosi.
  • Ricorda che l’automedicazione può essere rischiosa: l’antibiotico deve essere scelto in base alla causa dell’infezione e assunto secondo indicazioni precise. Una diagnosi corretta e un trattamento adeguato sono essenziali per curare l’otite con pus in modo sicuro ed efficace.

Cosa fare se l'otite non passa dopo l'antibiotico?

Se l’otite con pus non migliora dopo un ciclo completo di antibiotico, è importante non trascurare il problema e rivolgersi nuovamente al medico. L’assenza di miglioramenti potrebbe indicare diversi scenari: un’infezione resistente all’antibiotico prescritto, una diagnosi iniziale incompleta, la presenza di un'infezione mista (batterica e virale) oppure un’infiammazione cronica.

  • Quando l’orecchio continua a spurgare liquido anche dopo la cura, il medico può eseguire un nuovo esame otoscopico e richiedere un tampone auricolare per analizzare il pus dall’orecchio e identificare con precisione il batterio coinvolto. Questo permette di impostare una terapia mirata con un antibiotico più efficace.
  • In caso di otite purulenta persistente, potrebbero essere necessari ulteriori esami, come l’audiometria o una TAC, per verificare se ci sono complicanze (come una mastoidite) o danni strutturali all’orecchio medio. Nei bambini o nei pazienti soggetti a otiti ricorrenti, il medico può valutare l’inserimento di tubicini di ventilazione (detti anche drenaggi transtimpanici), che aiutano a evitare l’accumulo di liquidi.
  • È anche possibile che la sintomatologia sia mantenuta da fattori irritativi esterni (es. allergie, esposizione prolungata all’acqua o all’umidità) o da abitudini scorrette, come l’uso di cotton fioc. In ogni caso, se l’otite con pus non si risolve, è fondamentale evitare il fai-da-te e seguire un percorso di cura personalizzato sotto controllo specialistico.
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Come curare liquido dall'orecchio e prurito

Come stappare l'orecchio dal pus? La fuoriuscita di liquido dall’orecchio accompagnata da prurito è un sintomo comune, ma non sempre legato a un’infezione grave. Può derivare da diverse cause, ognuna con un approccio terapeutico specifico. Curare in modo efficace questi disturbi significa prima di tutto individuare l’origine del problema.

✅ Cause comuni e rimedi consigliati

1. Otite esterna irritativa o allergica

  • Frequentemente causata da umidità, sudore o uso eccessivo di cotton fioc. Il prurito è intenso e può esserci liquido trasparente o sieroso.
  • Cosa fare: evitare l’acqua nell’orecchio, usare gocce auricolari lenitive o antinfiammatorie su prescrizione medica.

2. Infezione del condotto uditivo

  • Se il prurito è persistente e c'è fuoriuscita di liquido giallastro o biancastro, può trattarsi di un'infezione da batteri o funghi (otite esterna batterica o micotica)
  • Cosa fare: rivolgersi a un otorinolaringoiatra. La terapia può includere gocce antibiotiche o antimicotiche, a seconda della causa.

3. Dermatite o eczema auricolare

  • Condizioni cutanee possono colpire anche l’interno dell’orecchio, causando prurito e secrezione oleosa o trasparente.
  • Cosa fare: il medico può consigliare creme o gocce cortisoniche e prodotti delicati per l’igiene.

4. Tappo di cerume in fase liquida

  • A contatto con l’umidità, il cerume può sciogliersi e causare sensazione di liquido e prurito all’orecchio.
  • Cosa fare: evitare manovre fai-da-te e far rimuovere il tappo in ambulatorio in modo sicuro.

In tutti i casi, non inserire oggetti nell’orecchio e non usare prodotti senza consultare il medico. Un intervento tempestivo evita complicazioni e favorisce una rapida guarigione. Scopri rimedi naturali per il prurito nelle orecchie nel nostro articolo dedicato.

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Liquidi e pus dall'orecchio: rimedi e trattamenti

La presenza di pus dall’orecchio è un sintomo che richiede sempre attenzione, poiché può indicare diverse condizioni. Le cure variano in base alla causa sottostante e devono essere sempre guidate da un medico, preferibilmente un otorinolaringoiatra.

1. Infezioni batteriche (otite esterna o media)

Sono la causa più comune. Il trattamento prevede:

  • Gocce auricolari antibiotiche, se l’infezione è nel condotto uditivo e il timpano è integro;
  • Antibiotici orali, se c'è febbre, dolore acuto o sospetta perforazione del timpano;
  • Farmaci antidolorifici (es. paracetamolo, ibuprofene) per il sollievo dei sintomi.

2. Tappo di cerume infetto o umidificato

Se il pus è causato da un tappo di cerume contaminato:

  • Il medico può effettuare una rimozione professionale;
  • Talvolta si associano gocce disinfettanti o antibiotiche;
  • Non si devono mai usare cotton fioc o lavaggi fai-da-te.

3. Trauma del condotto uditivo

Un graffio o una lesione può infettarsi e produrre pus. In questo caso:

  • Si usano gocce antibiotiche locali;
  • È importante non manipolare l’orecchio e mantenerlo asciutto.

4. Cisti o dermatiti infette

Cisti sebacee o lesioni cutanee nel condotto uditivo possono infettarsi:

  • Vanno trattate con antibiotici locali o sistemici;
  • In alcuni casi, può essere necessaria l’asportazione chirurgica.

Cosa fare in ogni caso

  • Non inserire oggetti nell’orecchio;
  • Tamponare delicatamente con una garza sterile;
  • Evitare l’acqua finché l’infezione non è risolta.
  • Solo una diagnosi medica può indicare la cura più efficace per risolvere il pus nell’orecchio e prevenire complicazioni.
  • Bambini e fuoriuscita di liquido

La fuoriuscita di liquido dall’orecchio, o “orecchio che spurga liquido”, è piuttosto comune nei più piccoli. Una delle cause più frequenti è l’otite purulenta nei bambini, che si manifesta con febbre, pianto inconsolabile, difficoltà a dormire e pus visibile. In questi casi è essenziale intervenire tempestivamente con cure antibiotiche prescritte dal pediatra e, se necessario, un controllo specialistico per monitorare l’evoluzione dell’infezione.

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