Antibiotici per otite: quali scegliere e come usarli

Antibiotici per otite

L’antibiotico per otiti è uno dei trattamenti più comuni per contrastare le infezioni dell’orecchio causate da batteri. L’otite, infatti, può interessare diverse parti dell’orecchio — esterno, medio o interno — e la scelta del farmaco dipende dal tipo e dalla gravità dell’infiammazione. Gli antibiotici agiscono eliminando i batteri responsabili dell’infezione, riducendo così dolore, gonfiore e rischio di complicazioni. Non tutte le otiti, però, richiedono un antibiotico: nelle forme lievi o virali, il medico può preferire un approccio sintomatico con antinfiammatori o gocce auricolari. Quando invece l’infezione è di origine batterica, si prescrive un antibiotico per otiti specifico, da assumere per via orale o tramite gocce auricolari, a seconda della localizzazione del disturbo. È importante seguire scrupolosamente le indicazioni mediche e completare il ciclo di terapia anche se i sintomi migliorano, per evitare recidive o resistenze batteriche. L’automedicazione con antibiotici è sconsigliata, poiché può risultare inefficace o dannosa.

L’uso dell’antibiotico per otiti deve sempre essere guidato dal parere del medico, che valuterà il trattamento più adatto per favorire una guarigione completa e sicura. Leggi il nostro articolo per scoprirne di più.

Come capire se hai l'otite? Sintomi da riconoscere

Capire se si ha un’otite non è sempre immediato, poiché i sintomi possono variare a seconda del tipo di infezione e della sua gravità. Tuttavia, esistono alcuni segnali comuni che permettono di riconoscerla.

  • Il sintomo principale è il dolore all’orecchio, che può essere acuto, pulsante o costante. Spesso peggiora di notte o quando si mastica. In alcuni casi si avverte una sensazione di orecchio tappato o di pressione interna, dovuta all’infiammazione o alla presenza di liquido dietro il timpano.
  • Altri sintomi frequenti sono ipoacusia temporanea (riduzione dell’udito), acufeni (fischi o ronzii) e perdita di equilibrio. Se l’otite è di origine batterica, può comparire febbre, malessere generale e, nei bambini, irritabilità o pianto improvviso.
  • Nel caso di otite esterna, si possono notare rossore, gonfiore e fuoriuscita di secrezioni dal condotto uditivo, spesso accompagnate da prurito o dolore al tocco.
  • Se l’infezione è più interna, come nell’otite media, il dolore è più profondo e può comparire dopo un raffreddore o una sinusite.
  • In presenza di questi sintomi è importante consultare il medico o l’otorinolaringoiatra, che potrà confermare la diagnosi e prescrivere la terapia più adeguata per evitare complicazioni.

Quanto dura l'otite? Decorrenza dei sintomi

La durata dell’otite dipende dal tipo e dalla gravità dell’infezione. In generale, un’otite acuta tende a risolversi in pochi giorni, mentre un’otite cronica può protrarsi per settimane o addirittura mesi.L’otite esterna, che interessa il condotto uditivo, di solito migliora entro 7-10 giorni con un trattamento adeguato a base di gocce antibiotiche o antinfiammatorie. Tuttavia, se l’infezione è più estesa o non viene trattata tempestivamente, può durare più a lungo e provocare dolore persistente e prurito. L’otite media acuta, frequente soprattutto nei bambini, tende a guarire entro una o due settimane, anche se la sensazione di orecchio tappato o una lieve perdita dell’udito possono persistere per alcuni giorni dopo la guarigione. Se i sintomi non migliorano entro 72 ore o peggiorano, è consigliabile rivolgersi al medico per rivalutare la terapia. Nei casi di otite media cronica o con versamento (otite sierosa), la decorrenza può essere più lunga: il liquido dietro il timpano può impiegare fino a 3 mesi per riassorbirsi completamente. In ogni caso, una diagnosi precoce e un trattamento mirato sono fondamentali per evitare complicazioni e favorire una guarigione rapida e completa.

Antibiotico per otite: dopo quanto fa effetto

  • Quando viene prescritto un antibiotico per un’otite – in particolare per l’otite media acuta – il miglioramento dei sintomi segue in genere un andamento prevedibile, anche se può variare da persona a persona. Di solito, i primi benefici si notano entro 48-72 ore dall’inizio della terapia: il dolore all’orecchio, la febbre e l’irritabilità tendono a ridursi progressivamente. Se dopo tre giorni non si osservano miglioramenti, o se i sintomi peggiorano, è importante ricontattare il medico per rivalutare la diagnosi o verificare se il batterio è resistente all’antibiotico utilizzato.
  • È fondamentale completare l’intero ciclo di cura anche se i sintomi scompaiono prima, poiché l’infezione potrebbe non essere stata completamente eliminata. Interrompere la terapia troppo presto aumenta il rischio di recidiva o di complicanze, come la persistenza di liquido dietro il timpano o una temporanea riduzione dell’udito. Va inoltre considerato che, anche dopo la guarigione clinica, può rimanere del liquido nell’orecchio medio per alcune settimane. Questo non significa che l’infezione sia ancora presente, ma può spiegare la sensazione di “ovattamento” o lieve calo dell’udito che talvolta persiste.
  • In sintesi: l’antibiotico per l’otite comincia generalmente a fare effetto entro due o tre giorni, ma è essenziale seguire con precisione le indicazioni del medico, completare la terapia prescritta e monitorare eventuali segni di mancato miglioramento o peggioramento dei sintomi.

Cosa fare se l'otite non passa dopo l'antibiotico​

Se l’otite non migliora dopo un ciclo completo di antibiotico, è importante non prolungare autonomamente la terapia ma consultare nuovamente il medico o l’otorinolaringoiatra. La persistenza dei sintomi può dipendere da diverse cause, che richiedono una valutazione specifica. Ecco cosa può succedere e come agire:

  • Resistenza batterica o antibiotico inefficace Alcuni batteri responsabili dell’otite, come Streptococcus pneumoniae o Haemophilus influenzae, possono essere resistenti al farmaco prescritto. In questo caso, il medico potrà richiedere un nuovo antibiotico con spettro d’azione più ampio o mirato.
  • Otite virale o non batterica Non tutte le otiti sono causate da batteri: molte sono di origine virale, quindi non rispondono agli antibiotici. In queste situazioni, il trattamento si concentra sul sollievo dei sintomi (antidolorifici, antipiretici, spray nasali, idratazione).
  • Liquido residuo nell’orecchio medio (otite sierosa) Dopo un’otite acuta, può rimanere del fluido dietro il timpano per settimane. Questo può provocare una sensazione di orecchio tappato o un lieve calo dell’udito, ma spesso si risolve spontaneamente.
  • Complicanze o infezioni croniche Se il dolore, la febbre o la secrezione persistono, può trattarsi di una otite media cronica o di un’infezione estesa (mastoidite, perforazione timpanica). In questi casi servono esami specifici (otoscopia, tampone, eventuale TAC).

Se dopo 72 ore di antibiotico non si nota alcun miglioramento o i sintomi peggiorano, è necessario un controllo medico per adattare la terapia o indagare altre cause.

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Quale antibiotico è migliore per l'otite negli adulti?

La scelta dell’antibiotico per l’otite negli adulti dipende dal tipo e dalla gravità dell’infezione. In generale, l’otite media acuta negli adulti è causata da batteri come Streptococcus pneumoniae, Haemophilus influenzae e Moraxella catarrhalis. L’antibiotico di prima scelta è solitamente amoxicillina (nota anche con nomi commerciali come Zimox, Velamox, Augmentin se associata all’acido clavulanico), grazie alla sua efficacia e buona tollerabilità. La dose raccomandata per un adulto è in genere di 875 mg ogni 12 ore per 7-10 giorni, ma il dosaggio e la durata devono sempre essere stabiliti dal medico.

In caso di resistenza batterica o allergia alla penicillina, possono essere utilizzati antibiotici alternativi come amoxicillina-clavulanato (Augmentin®), cefuroxima axetil (Zinnat®) o claritromicina (Klacid®). Nei casi più gravi o recidivanti, il medico può optare per antibiotici più potenti come levofloxacina (Tavanic®) o moxifloxacina (Avalox®), particolarmente indicati se l’infezione si estende o non risponde ai trattamenti precedenti. Per le otiti esterne (infezioni del condotto uditivo esterno), il trattamento prevede di solito gocce auricolari antibiotiche a base di ciprofloxacina (Cilodex®, Otipax Cipro®) o ofloxacina, spesso associate a corticosteroidi per ridurre l’infiammazione e il dolore.

È fondamentale evitare l’automedicazione: l’uso improprio degli antibiotici può favorire la resistenza batterica e aggravare l’infezione. Se dopo 48-72 ore dall’inizio della terapia non si osservano miglioramenti, è necessario consultare nuovamente il medico. In sintesi, l’amoxicillina resta l’antibiotico di riferimento per l’otite media negli adulti, mentre per le otiti esterne si preferiscono soluzioni locali specifiche.

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Quanti giorni di antibiotico curano l'otite negli adulti?

La durata della terapia antibiotica per l’otite negli adulti varia in base al tipo di infezione, alla gravità dei sintomi e alla risposta individuale al trattamento. In generale:

🦻 Otite media acuta

La durata standard è di 7-10 giorni. Nei casi lievi, soprattutto se i sintomi migliorano rapidamente, alcuni medici possono ridurre la terapia a 5-7 giorni. L’antibiotico più usato è amoxicillina (es. Zimox®, Velamox®, oppure Augmentin® se combinata con acido clavulanico).

🌡️ Otite media complicata o recidivante

In presenza di dolore persistente, febbre alta o secrezioni, la cura può essere prolungata fino a 10-14 giorni, con antibiotici più forti come amoxicillina-clavulanato, levofloxacina (Tavanic®) o moxifloxacina (Avalox®).

👂 Otite esterna batterica

Quando l’infezione riguarda il condotto uditivo esterno, la terapia con gocce antibiotiche auricolari (ad esempio Cilodex® o Otipax Cipro®) dura di solito 7-10 giorni, applicate due o tre volte al giorno secondo prescrizione.

È fondamentale non interrompere il trattamento prima del tempo, anche se i sintomi migliorano, per evitare ricadute o sviluppo di resistenze batteriche. Se dopo 2-3 giorni non si nota alcun miglioramento, è necessario contattare il medico per rivalutare il tipo di antibiotico o la diagnosi. In sintesi, la maggior parte delle otiti negli adulti guarisce in 7-10 giorni di terapia antibiotica correttamente prescritta e seguita

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Come curare l'otite negli adulti?

La cura dell’otite negli adulti dipende dal tipo di infezione (media o esterna) e dalla causa scatenante, che può essere batterica, virale o fungina. L’obiettivo è ridurre dolore e infiammazione, eliminare l’infezione e prevenire complicazioni.

Otite media acuta (infezione dell’orecchio medio)

È spesso causata da batteri come Streptococcus pneumoniae o Haemophilus influenzae. Il trattamento prevede:

  • Antibiotici orali: il farmaco di prima scelta è amoxicillina (Zimox®, Velamox®), oppure amoxicillina-clavulanato (Augmentin®) per infezioni più resistenti.
  • Alternativi in caso di allergia alla penicillina: cefuroxima (Zinnat®), claritromicina (Klacid®) o azitromicina (Zitromax®).
  • Antidolorifici e antipiretici: paracetamolo (Tachipirina®) o ibuprofene (Brufen®) aiutano a controllare dolore e febbre.
  • Decongestionanti nasali o spray salini: utili se l’otite è associata a raffreddore o sinusite.

La durata della terapia antibiotica è in genere di 7-10 giorni, ma deve essere stabilita dal medico in base alla gravità dei sintomi.

Otite esterna (infezione condotto uditivo esterno)

  • Conosciuta anche come “otite del nuotatore”, è spesso provocata da Pseudomonas aeruginosa o Staphylococcus aureus.
  • Si cura con gocce auricolari antibiotiche (es. Cilodex®, Otipax Cipro®, Otalgan Antibiotico®), spesso associate a corticosteroidi per ridurre infiammazione e dolore.
  • È importante mantenere l’orecchio asciutto e evitare l’uso di cotton fioc durante la guarigione.

👉 In sintesi, l’otite negli adulti si cura con antibiotici adeguati (per via orale o topica), analgesici e accorgimenti igienici. In caso di dolore intenso, febbre alta o secrezioni persistenti, è sempre consigliato rivolgersi a un medico o a un otorinolaringoiatra.

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Quale antibiotico scegliere per l'otite nei bambini?

La scelta dell’antibiotico per l’otite nei bambini dipende dall’età, dal tipo di infezione e dalla gravità dei sintomi. L’otite media acuta è la forma più comune e di solito è causata da batteri come Streptococcus pneumoniae, Haemophilus influenzae e Moraxella catarrhalis.

  • L’antibiotico di prima scelta è amoxicillina (es. Zimox®, Velamox®), somministrata per via orale per 7-10 giorni. Nei casi più lievi o in bambini sopra i 6 anni, la terapia può durare 5-7 giorni. Se l’infezione non migliora o si sospetta resistenza batterica, si passa a amoxicillina-acido clavulanico (Augmentin®), più efficace contro i batteri produttori di beta-lattamasi
  • In caso di allergia alla penicillina, si possono usare alternative come azitromicina (Zitromax®) o claritromicina (Klacid®). Nei bambini con episodi ricorrenti o infezioni complicate, il pediatra può valutare l’uso di cefuroxima (Zinnat®) o cefpodoxima (Cefodox®).
  • Per le otiti esterne, più rare nei bambini piccoli, si preferiscono gocce auricolari antibiotiche (ad esempio Cilodex®, Otalgan Antibiotico®).

È fondamentale non somministrare antibiotici senza prescrizione medica: un uso scorretto può causare resistenza batterica. La valutazione del pediatra è essenziale per scegliere il farmaco, il dosaggio e la durata più appropriati per garantire una guarigione sicura ed efficace.

Gocce antibiotiche per l'otite nei bambini

Le gocce antibiotiche per l’otite nei bambini vengono utilizzate soprattutto nei casi di otite esterna (infezione del condotto uditivo) o quando l’otite media provoca fuoriuscita di pus dovuta alla perforazione del timpano. Si tratta di farmaci ad azione locale che agiscono direttamente sul punto dell’infezione, riducendo infiammazione, dolore e proliferazione batterica. Le più comuni gocce antibiotiche pediatriche includono:

  • Cilodex® (ciprofloxacina + desametasone): indicato per otiti esterne o medie con tubo di ventilazione. Combina un antibiotico e un cortisonico per alleviare dolore e gonfiore.
  • Otalgan Antibiotico® (neomicina + lidocaina): utile nelle otiti esterne batteriche; la lidocaina aiuta ad attenuare il dolore.
  • Otipax® (fenazone + lidocaina): non contiene antibiotico, ma è spesso prescritto per alleviare dolore e infiammazione nelle otiti virali o iniziali.
  • Otofa® (rifamicina): indicato anche in presenza di perforazione timpanica, grazie alla sua sicurezza e capacità di penetrazione.

Il trattamento con gocce dura in media 7-10 giorni, con applicazioni 2-3 volte al giorno, secondo prescrizione medica. È importante non usare gocce auricolari senza indicazione del pediatra, poiché alcune formulazioni possono essere controindicate in caso di timpano perforato o infezioni virali. Una corretta diagnosi e il giusto antibiotico topico garantiscono una guarigione rapida e riducono il rischio di recidive.

Come curare l'otite nei bambini?

La cura dell’otite nei bambini dipende dal tipo di infezione (media o esterna), dalla causa (batterica o virale) e dall’età del piccolo. L’obiettivo è alleviare dolore e infiammazione, eliminare l’infezione e prevenire recidive.

Otite media acuta: È la forma più comune nei bambini, spesso dovuta a batteri come Streptococcus pneumoniae o Haemophilus influenzae. Il trattamento prevede:

  • Antibiotico orale: l’antibiotico di prima scelta è amoxicillina (Zimox®, Velamox®), oppure amoxicillina-acido clavulanico (Augmentin®) se l’infezione è più grave o recidivante.
  • Alternativi in caso di allergia: azitromicina (Zitromax®), claritromicina (Klacid®) o cefuroxima (Zinnat®).
  • Antidolorifici e antipiretici: paracetamolo (Tachipirina®) o ibuprofene (Nurofen®) aiutano a ridurre dolore e febbre.
  • Spray nasali o soluzioni saline: utili se l’otite è legata a raffreddore o congestione nasale.

La terapia antibiotica dura solitamente 7-10 giorni, ma può essere ridotta a 5 giorni nei bambini più grandi con sintomi lievi.

Otite esterna (del nuotatore): È un’infezione del condotto uditivo causata da umidità e batteri come Pseudomonas aeruginosa.

Si cura con gocce antibiotiche auricolari (es. Cilodex®, Otofa®, Otalgan Antibiotico®), mantenendo l’orecchio asciutto e pulito. È importante non somministrare antibiotici o gocce senza prescrizione pediatrica: una diagnosi corretta garantisce la terapia più sicura ed efficace per il bambino.

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Gocce antibiotiche per l'otite: quali scegliere

Le gocce antibiotiche per l’otite sono un trattamento mirato ed efficace per le infezioni dell’orecchio in bambini, adulti e anziani, soprattutto nei casi di otite esterna o di otite media con perforazione del timpano. Questi farmaci agiscono direttamente nel condotto uditivo, eliminando i batteri e riducendo rapidamente dolore, gonfiore e infiammazione. Tra le gocce auricolari più utilizzate troviamo:

  • Polydexa® (neomicina + polimixina B + desametasone): adatta per otiti esterne acute, combina due antibiotici ad ampio spettro e un cortisonico per un’azione completa.
  • Garasone® (gentamicina + betametasone): utile in otiti batteriche resistenti o croniche; riduce infiammazione e secrezioni.
  • Cetraxal® (ciprofloxacina): efficace contro i principali batteri dell’orecchio, adatta anche in caso di timpano perforato.
  • Tobradex® (tobramicina + desametasone): consigliato nei casi più gravi o recidivanti; unisce un potente antibiotico aminoglicosidico a un antinfiammatorio steroideo.
  • Aurizon® (marbofloxacina + clotrimazolo + desametasone): utile nelle otiti miste batterico-micotiche, grazie alla tripla azione antibatterica, antifungina e antinfiammatoria.

Il trattamento dura solitamente 7-10 giorni, con applicazioni 2-3 volte al giorno, seguendo sempre la prescrizione del medico. È essenziale non sospendere la terapia prima del tempo, per evitare recidive o resistenze. Le gocce antibiotiche devono essere prescritte solo dopo una visita otorinolaringoiatrica, poiché alcune formulazioni sono controindicate se il timpano è integro o perforato. Una diagnosi corretta assicura la scelta più sicura ed efficace per ogni età.

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Quale antibiotico scegliere per l'otite esterna?

La scelta dell’antibiotico per l’otite esterna dipende dalla causa e dalla gravità dell’infezione. Nella maggior parte dei casi si tratta di un’infezione batterica causata da Pseudomonas aeruginosa o Staphylococcus aureus, e il trattamento principale è locale, con gocce auricolari antibiotiche. Tra le opzioni più utilizzate troviamo:

  • Aurizon® (marbofloxacina + clotrimazolo + desametasone): indicato nelle otiti esterne miste batterico-micotiche, grazie alla combinazione di antibiotico, antifungino e cortisone.
  • Garasone® (gentamicina + betametasone): efficace nelle otiti batteriche acute o croniche, riduce infiammazione e dolore.
  • Cetraxal® (ciprofloxacina): gocce monodose specifiche per infezioni batteriche del condotto uditivo, adatte anche a pazienti con timpano perforato.
  • Polydexa® (neomicina + polimixina B + desametasone): agisce su un ampio spettro di batteri e allevia rapidamente i sintomi infiammatori.
  • Tobradex® (tobramicina + desametasone): spesso usato nelle otiti resistenti, unisce un aminoglicoside potente e un cortisonico per ridurre gonfiore e secrezioni.

In presenza di infezioni estese o dolore intenso, il medico può associare antibiotici sistemici, come cefuroxima (Zinnat®) o claritromicina (Klacid®). È fondamentale non utilizzare gocce auricolari senza controllo medico, poiché alcune formulazioni possono danneggiare l’orecchio interno se il timpano è perforato. Una valutazione otorinolaringoiatrica garantisce la scelta dell’antibiotico più adatto e la guarigione senza complicazioni.

Antibiotici per otite media acuta e catarrale: cosa sapere

Gli antibiotici per l’otite media acuta e catarrale, sia negli adulti che nei bambini, sono utilizzati per trattare infezioni batteriche dell’orecchio medio, una cavità situata dietro il timpano. L’otite media può manifestarsi con dolore intenso, febbre, perdita temporanea dell’udito e secrezioni, e spesso segue un raffreddore o una sinusite.

  • Nel caso di otite media acuta batterica, l’antibiotico di prima scelta è solitamente amoxicillina (es. Zimox®, Velamox®), per la sua efficacia e tollerabilità. Se l’infezione non migliora o si sospetta la presenza di batteri resistenti, si utilizza amoxicillina-acido clavulanico (Augmentin®). Nei pazienti allergici alla penicillina, si possono prescrivere macrolidi come azitromicina (Zitromax®) o claritromicina (Klacid®), oppure cefalosporine come cefuroxima (Zinnat®).
  • L’otite catarrale, invece, è spesso di origine virale o legata a un’infiammazione cronica delle vie respiratorie superiori. In questi casi, gli antibiotici non sono sempre necessari: il trattamento si basa su decongestionanti nasali, spray salini, antinfiammatori e, nei bambini, sul monitoraggio medico per evitare complicanze.
  • La durata della terapia antibiotica varia da 5 a 10 giorni negli adulti e da 7 a 10 giorni nei bambini, secondo indicazione medica. È fondamentale non interrompere il trattamento prima del tempo e non somministrare antibiotici senza prescrizione, per evitare resistenze batteriche.

In sintesi, gli antibiotici sono efficaci solo nelle otiti di origine batterica: una diagnosi corretta da parte del medico o dell’otorinolaringoiatra è indispensabile per garantire una cura sicura e mirata in ogni fascia d’età.

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Nomi degli antibiotici per l'otite più popolari

Gli antibiotici per l’otite vengono prescritti in base al tipo e alla gravità dell’infezione, nonché all’età del paziente. Esistono diverse formulazioni — orali o in gocce — che agiscono efficacemente contro i batteri responsabili delle otiti medie e delle otiti esterne. Tra gli antibiotici orali più popolari troviamo:

  • Amoxicillina (Zimox®, Velamox®): considerato il trattamento di prima scelta per l’otite media acuta in adulti e bambini, grazie alla sua efficacia e tollerabilità.
  • Amoxicillina-acido clavulanico (Augmentin®): utilizzato nei casi più resistenti o recidivanti, poiché amplia lo spettro d’azione contro batteri produttori di beta-lattamasi.
  • Azitromicina (Zitromax®) e Claritromicina (Klacid®): indicati per chi è allergico alle penicilline o quando si sospetta un’infezione da microrganismi atipici.
  • Cefuroxima (Zinnat®) e Cefixima (Cefixoral®): cefalosporine di seconda e terza generazione, spesso prescritte nei bambini o in caso di fallimento della terapia iniziale.

Per le otiti esterne, invece, si preferiscono gocce auricolari antibiotiche come:

  • Polydexa® (neomicina + polimixina B + desametasone),
  • Cetraxal® (ciprofloxacina),
  • Garasone® (gentamicina + betametasone),
  • Otofa® (rifamicina).

Il trattamento dura generalmente 7-10 giorni, con dosaggi personalizzati dal medico. È essenziale non utilizzare antibiotici senza prescrizione, poiché l’automedicazione può causare resistenze batteriche e complicazioni.

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Quale antibiotico per l'otite interna scegliere?

L’otite interna, detta anche labirintite, è un’infezione o un’infiammazione dell’orecchio interno che colpisce le strutture responsabili dell’equilibrio e dell’udito. È una forma più seria rispetto all’otite media o esterna e può causare vertigini intense, nausea, perdita dell’equilibrio, acufeni e riduzione dell’udito. La scelta dell’antibiotico per l’otite interna dipende dalla causa:

  • Se è batterica, il trattamento richiede antibiotici per via orale o endovenosa, spesso in ambiente ospedaliero.
  • Se è virale, invece, gli antibiotici non sono indicati; si utilizzano farmaci antivirali, corticosteroidi e sintomatici.

Tra gli antibiotici più usati nelle forme batteriche troviamo:

  • Ceftriaxone (Rocefin®): antibiotico di terza generazione, somministrato per via intramuscolare o endovenosa, efficace contro molti batteri responsabili di infezioni gravi dell’orecchio.
  • Cefotaxima (Claforan®) o Cefuroxima (Zinnat®): alternative valide nelle infezioni sostenute da Streptococcus pneumoniae o Haemophilus influenzae.
  • Levofloxacina (Tavanic®) e Moxifloxacina (Avalox®): fluoroquinoloni a largo spettro usati negli adulti quando è necessario un antibiotico ad alta penetrazione tissutale.

Nei bambini, il farmaco di prima scelta rimane amoxicillina-acido clavulanico (Augmentin®), salvo diversa indicazione del pediatra. L’otite interna richiede sempre una valutazione otorinolaringoiatrica urgente: la diagnosi precoce e la scelta dell’antibiotico adeguato sono fondamentali per prevenire complicazioni come sordità permanente o danni al nervo vestibolare.

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Migliore antibiotico naturale per l'otite

Quando si parla di antibiotici naturali per l’otite, è importante ricordare che i rimedi naturali non sostituiscono i farmaci prescritti dal medico, soprattutto nei casi di infezioni batteriche gravi. Tuttavia, alcuni ingredienti naturali possono avere proprietà antibatteriche, antinfiammatorie e lenitive, utili come supporto alla terapia medica o nelle forme lievi di otite. Tra i migliori antibiotici naturali per l’otite troviamo:

  • Aglio: contiene allicina, una sostanza con potente azione antibatterica e antivirale. L’olio d’aglio tiepido (mai caldo) può essere applicato vicino all’orecchio per alleviare dolore e favorire la guarigione, ma solo se il timpano non è perforato.
  • Olio di tea tree (melaleuca): ha proprietà antimicrobiche e antifungine. Può essere diluito con un olio vettore (es. olio d’oliva) e applicato intorno all’orecchio esterno per ridurre infiammazione e prurito.
  • Propoli: ricca di flavonoidi e composti antibatterici naturali, può essere assunta in gocce o spray per sostenere il sistema immunitario.
  • Olio d’oliva: emolliente e lenitivo, aiuta a ridurre la sensazione di orecchio tappato e può essere usato per ammorbidire eventuali tappi di cerume che aggravano i sintomi.
  • Camomilla e calendula: in forma di impacchi tiepidi o gocce naturali, aiutano a calmare il dolore e l’infiammazione.

Sebbene questi rimedi possano offrire sollievo, è essenziale consultare un otorinolaringoiatra o pediatra in caso di febbre, secrezioni o dolore persistente. Gli antibiotici naturali sono un valido supporto, ma non sostituiscono la terapia farmacologica quando l’infezione è di origine batterica.

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Quale antibiotico per l'otite batterica scegliere?

La scelta dell’antibiotico per un’otite media acuta di origine batterica dipende da vari fattori: età del paziente, gravità dei sintomi, allergie e resistenza batterica locale. Ti spiego le opzioni più comuni secondo le linee guida italiane e internazionali (ISS, NICE, UpToDate, 2024):

🩺 1. Antibiotico di prima scelta

Amoxicillina è generalmente il trattamento di prima linea.

  • Dose adulti: 875 mg ogni 12 ore o 500 mg ogni 8 ore per 7–10 giorni.
  • Dose bambini: 80–90 mg/kg/die in due dosi.
  • Motivo: è efficace contro i patogeni più comuni (Streptococcus pneumoniae, Haemophilus influenzae, Moraxella catarrhalis).

💊 2. In caso di fallimento o recidiva

Se i sintomi persistono dopo 48–72 ore o in caso di resistenza sospetta:

  • Amoxicillina + acido clavulanico (Augmentin)
  • Copre i ceppi produttori di beta-lattamasi, in particolare H. influenzae e M. catarrhalis.

🚫 3. In caso di allergia alla penicillina

Alternative raccomandate:

  • Cefuroxima axetil o Cefdinir (se non c’è allergia grave tipo anafilassi).
  • Azitromicina o Claritromicina (macrolidi), ma con attenzione: possono essere meno efficaci contro H. influenzae.
  • Levofloxacina o Moxifloxacina (fluorochinoloni) solo per adulti e casi complicati, perché hanno effetti collaterali più importanti.

⏱️ 4. Durata della terapia

  • Adulti: 7–10 giorni.
  • Bambini >2 anni con forme lievi: 5–7 giorni possono bastare.
  • Sotto i 2 anni o casi gravi: 10 giorni.

⚠️ 5. Quando usare antibiotici

Non sempre sono necessari: molte otiti (soprattutto nei bambini) migliorano spontaneamente. Si consiglia “watchful waiting” (osservazione attiva per 48–72 ore) in caso di: 

  • Sintomi lievi
  • Nessuna febbre alta
  • Dolore controllabile con analgesici

💧 6. Supporto sintomatico

  • Paracetamolo o ibuprofene per dolore e febbre.
  • Niente gocce antibiotiche auricolari, a meno che non ci sia perforazione timpanica o otite esterna.
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Antibiotici per otite media acuta e recidivante: cosa sapere

L’otite media acuta è un’infezione dell’orecchio medio causata, nella maggior parte dei casi, da batteri come Streptococcus pneumoniae, Haemophilus influenzae e Moraxella catarrhalis. I sintomi più comuni sono dolore all’orecchio, febbre, sensazione di orecchio pieno e, talvolta, perdita temporanea dell’udito. La scelta dell’antibiotico dipende da diversi fattori, tra cui l’età del paziente, la gravità dei sintomi, la presenza di allergie e l’eventuale recidiva. Tuttavia, è fondamentale ricordare che la terapia deve sempre essere prescritta da un medico, che valuterà il caso specifico e indicherà il trattamento più appropriato.

Otite acuta nell’adulto

  • Negli adulti, l’antibiotico di prima scelta è solitamente amoxicillina, da assumere a dosaggi di 500 mg ogni otto ore o 875 mg ogni dodici ore, per un periodo di 7–10 giorni.
  • Se i sintomi non migliorano dopo due o tre giorni, oppure si sospetta la presenza di batteri resistenti, si può passare ad amoxicillina associata ad acido clavulanico, che amplia lo spettro d’azione.

Otite acuta nel bambino

  • Nei bambini, la prima scelta è ancora amoxicillina, a dosaggi più elevati (80–90 mg per kg di peso corporeo al giorno, suddivisi in due dosi).
  • Nei casi lievi e nei bambini sopra i due anni, il medico può decidere di adottare la strategia dell’osservazione vigile, attendendo 48 ore prima di iniziare l’antibiotico, perché molte otiti guariscono spontaneamente.
  • Quando invece l’infezione è più severa o si presenta con febbre alta e dolore intenso, la terapia dura in genere 7–10 giorni, mentre nelle forme più lievi può bastare un ciclo di 5–7 giorni.

Otite recidivante o persistente

  • Quando l’otite si ripresenta frequentemente — tre o più volte in sei mesi, oppure quattro o più volte in un anno — si parla di otite recidivante.
  • In questi casi, il trattamento iniziale con amoxicillina + acido clavulanico è preferibile, perché più efficace contro i batteri resistenti.
  • In alternativa, il medico può prescrivere cefuroxima axetil, un antibiotico della famiglia delle cefalosporine.

Pazienti allergici alla penicillina

Per chi è allergico alla penicillina, la scelta dell’antibiotico dipende dalla gravità della reazione allergica:

  • Se l’allergia non è grave (ad esempio un semplice rash cutaneo), si può utilizzare una cefalosporina come cefuroxima axetil o cefdinir.
  • Se invece l’allergia è grave, con sintomi come anafilassi o gonfiore della gola, si ricorre a azitromicina o claritromicina, appartenenti alla famiglia dei macrolidi. 
  • Tuttavia, questi antibiotici possono essere meno efficaci contro alcuni batteri, come Haemophilus influenzae, e quindi la scelta va sempre valutata con attenzione dal medico.

Otite con perforazione del timpano

  • Otite con perforazione del timpano o fuoriuscita di liquido (otorrea): quando l’infezione è associata a una perforazione timpanica, si preferisce spesso una terapia locale con gocce antibiotiche.
  • Le più utilizzate sono a base di ciprofloxacina, da instillare direttamente nell’orecchio due volte al giorno per circa una settimana.
  • Se i sintomi sono intensi o accompagnati da febbre, può essere utile associare anche un antibiotico orale, come l’amoxicillina o l’amoxicillina/clavulanato.
  • È importante evitare gocce contenenti neomicina o polimixina, che possono danneggiare l’orecchio interno in presenza di perforazione.

Casi complicati o resistenti

Se l’infezione non migliora dopo 48–72 ore di trattamento o se si sospetta una forma complicata (ad esempio con mastoidite o sinusite), il medico può prescrivere antibiotici più forti come ceftriaxone per via intramuscolare o endovenosa. In questi casi è spesso necessaria una valutazione specialistica otorinolaringoiatrica.

Terapia di supporto

  • Durante il trattamento, è possibile alleviare i sintomi con farmaci antipiretici e antidolorifici come paracetamolo o ibuprofene.
  • Non è invece consigliato l’uso di decongestionanti nasali o antistaminici, poiché non accelerano la guarigione dell’infezione.
  • È inoltre importante mantenere l’orecchio asciutto e non introdurre oggetti o liquidi.

Migliore antibiotico per l'otite: come sceglierlo e usarlo

L’otite acuta è un’infezione dell’orecchio medio che può essere causata da batteri come Streptococcus pneumoniae o Haemophilus influenzae. La scelta dell’antibiotico dipende dall’età del paziente, dalla gravità dei sintomi e da eventuali allergie. L’amoxicillina, da sola o in associazione con acido clavulanico (nome commerciale Augmentin), è considerata il trattamento di prima scelta sia per adulti sia per bambini. L’antibiotico per otite Augmentin è particolarmente efficace nei casi più resistenti o recidivanti, poiché agisce anche contro batteri che producono beta-lattamasi. Nei bambini o nei pazienti che non tollerano la penicillina, si può ricorrere a un antibiotico per otite come Cefixoral, a base di cefixima, una cefalosporina di terza generazione indicata per le infezioni dell’orecchio medio. L’antibiotico per otite bambini Cefixoral è spesso prescritto quando l’amoxicillina non è sufficiente o non può essere utilizzata per motivi di allergia. La durata della terapia varia generalmente da 5 a 10 giorni, secondo le indicazioni del medico. È fondamentale non interrompere il trattamento prima del tempo e non assumere antibiotici senza prescrizione: solo il medico può stabilire il farmaco e il dosaggio più appropriati per garantire una guarigione completa ed evitare recidive.

Si può prendere un antibiotico per l'otite in gravidanza?

  • Durante la gravidanza, l’uso di antibiotici deve essere sempre valutato con attenzione. Un’otite acuta può causare dolore, febbre e infezioni che, se non trattate, potrebbero peggiorare o estendersi. Tuttavia, non tutti gli antibiotici sono sicuri per la donna incinta, perciò è fondamentale che la terapia sia sempre prescritta dal medico.
  • In genere, i penicillinici come amoxicillina o amoxicillina con acido clavulanico (Augmentin) sono considerati sicuri in gravidanza. Questi farmaci appartengono alla categoria B della FDA, cioè non hanno mostrato effetti dannosi sul feto negli studi disponibili. Anche alcune cefalosporine, come Cefixoral (cefixima), possono essere utilizzate se necessarie, sempre sotto controllo medico.
  • Al contrario, antibiotici come tetracicline, fluorochinoloni e aminoglicosidi devono essere evitati, perché possono interferire con lo sviluppo del feto o causare effetti collaterali materni.
  • Durante la gravidanza, la scelta dell’antibiotico per l’otite deve quindi basarsi su un bilancio tra benefici e rischi, privilegiando le opzioni più sicure e utilizzando la dose minima efficace. È importante completare il ciclo di terapia e segnalare immediatamente al medico eventuali reazioni avverse. Mai assumere antibiotici senza prescrizione: solo il medico può valutare il trattamento più adatto per proteggere la salute della madre e del bambino.
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Migliore antibiotico con cortisone per l'otite: cosa sapere

In alcuni casi di otite acuta, il medico può prescrivere un antibiotico associato a cortisone per ridurre rapidamente infiammazione, dolore e gonfiore. Questa combinazione è particolarmente utile quando l’otite causa forte dolore, orecchio tappato o secrezione, oppure nei casi in cui l’infezione coinvolge anche il condotto uditivo esterno. Tra i farmaci più comuni c’è l’antibiotico con cortisone per otite Ciprofloxacina + Desametasone, disponibile in gocce auricolari (ad esempio Ciprodex o equivalenti). L’associazione unisce l’azione antibatterica della ciprofloxacina, efficace contro i principali batteri responsabili dell’otite, con quella antinfiammatoria del cortisone, che riduce dolore e gonfiore in pochi giorni. Un’altra combinazione utilizzata è neomicina + polimixina B + idrocortisone, ma deve essere evitata se c’è una perforazione del timpano, per il rischio di ototossicità. Nei casi di otite media acuta con febbre o dolore intenso, il medico può prescrivere anche antibiotici orali, come amoxicillina/clavulanato (Augmentin), eventualmente affiancati da un antinfiammatorio sistemico. È importante ricordare che solo il medico può stabilire quando è indicato un antibiotico con cortisone e per quanto tempo assumerlo. L’uso improprio di questi farmaci può ridurre l’efficacia della terapia o causare effetti collaterali.

Esiste un antibiotico con azione locale per otite?

Sì, esistono antibiotici ad azione locale specifici per il trattamento di alcune forme di otite, in particolare dell’otite esterna (nota anche come “otite del nuotatore”) e, in casi selezionati, dell’otite media con perforazione del timpano o fuoriuscita di secrezioni (otorrea).

Gli antibiotici topici vengono somministrati direttamente nell’orecchio tramite gocce auricolari, e agiscono localmente sulla zona infetta, limitando la diffusione sistemica del farmaco e riducendo gli effetti collaterali. Tra i principi attivi più utilizzati ci sono:

  • Ciprofloxacina: uno degli antibiotici auricolari più prescritti, efficace contro i principali batteri responsabili delle otiti. Spesso è combinata con desametasone (cortisone) per ridurre infiammazione e dolore.
  • Neomicina + Polimixina B + Idrocortisone: utile per le otiti esterne, ma non va usata in presenza di una perforazione del timpano per rischio di ototossicità.
  • Ofloxacina auricolare: alternativa ben tollerata, indicata anche in caso di perforazione.

È importante sottolineare che solo il medico può valutare se l’antibiotico locale è adatto al tipo di otite e prescrivere il trattamento corretto. L’uso improprio di gocce antibiotiche può peggiorare i sintomi o ritardare la guarigione.

Esiste un antibiotico specifico per l'otite?

Non esiste un antibiotico sviluppato esclusivamente per l’otite, ma esistono diversi antibiotici formulati o combinati appositamente per trattare le infezioni dell’orecchio, in particolare attraverso gocce auricolari a uso locale. Questi prodotti sono pensati per agire direttamente nella zona infetta, raggiungendo concentrazioni elevate nel condotto uditivo e riducendo gli effetti collaterali sistemici.

Le principali formulazioni specifiche per l’uso otologico contengono principi attivi già noti ma adattati al trattamento dell’otite, come:

  • Ciprofloxacina auricolare: un antibiotico fluoroquinolonico molto efficace contro i batteri più comuni nelle otiti esterne e medie con otorrea. Esiste anche in combinazione con desametasone (cortisone) — ad esempio nei prodotti come Ciprodex o equivalenti — per ridurre dolore e infiammazione.
  • Ofloxacina auricolare: indicata sia per otiti esterne sia per otiti medie con perforazione del timpano.
  • Neomicina + Polimixina B + Idrocortisone: una combinazione “classica” per le otiti esterne, con azione antibatterica e antinfiammatoria, ma da evitare in caso di timpano perforato.

In sintesi, non esiste un antibiotico “solo per l’otite”, ma ci sono formule auricolari specifiche create per curare in modo mirato le infezioni dell’orecchio, da usare solo sotto prescrizione medica.

Antibiotici per l'otite e disturbi auricolari invernali consigliati

  • Durante i mesi invernali, otite, sinusite e mal di gola sono disturbi comuni che spesso richiedono un trattamento mirato. Gli antibiotici per l’otite vengono prescritti solo quando l’infezione è di origine batterica. Tra i farmaci più usati troviamo amoxicillina-clavulanato (ad esempio Augmentin) e cefuroxima axetile (Zinnat), efficaci contro i batteri responsabili delle otiti medie acute.
  • In caso di sinusite e otite, possono essere indicati antibiotici a più ampio spettro come levofloxacina (Tavanic) o moxifloxacina (Avalox), soprattutto quando l’infezione si estende ai seni paranasali. Per chi soffre di mal di gola associato a otite, il medico può prescrivere claritromicina (Klacid) o azitromicina (Zitromax), particolarmente utili nei soggetti allergici alla penicillina.
  • Nel caso di tonsillite e otite concomitanti, si può ricorrere a ceftriaxone (Rocefin) o amoxicillina trihidrato, farmaci che agiscono in modo sistemico contro i principali ceppi batterici delle vie respiratorie.
  • È fondamentale ricordare che gli antibiotici devono essere assunti solo su prescrizione medica: l’automedicazione può favorire la resistenza batterica e ritardare la guarigione. Prima di iniziare qualsiasi terapia, è sempre consigliato un consulto con il medico o l’otorinolaringoiatra, che valuterà il tipo di infezione e il trattamento più adeguato.

Antibiotico per otite purulenta o emorragica bollosa consigliato

Nelle forme di otite caratterizzate da secrezione purulenta (ad esempio perforazione del timpano con otorrea) o nell’otite bollosa — in cui si osservano vescicole sul timpano e dolore intenso — l’approccio terapeutico prevede analgesici, decongestionanti e, quando indicato, terapia antibiotica sistemica. Per l’otite media acuta batterica, le linee guida del American Academy of Pediatrics (AAP) raccomandano la somministrazione di alta dose di Amoxicillina (80-90 mg/kg/giorno) come antibiotico di prima scelta. In presenza di recidiva, empiorazione della sintomatologia, o se il paziente ha assunto amoxicillina nei 30 giorni precedenti o presenta congiuntivite purulenta, si privilegia la combinazione con Amoxicillina‑Clavulanato. Nel caso dell’otite bollosa (bullous myringitis), la letteratura consiglia comunque antibiotici sistemici in quanto la maggior parte dei casi è di origine batterica o mista; ad esempio amoxicillina o in caso di terapia recente amoxicillina-clavulanato. Nei casi in cui l’infezione coinvolga il condotto uditivo esterno o si complichi, si possono usare anche gocce auricolari con antibiotici + corticosteroidi (ad esempio Ciprofloxacina + Dexametasone) per ridurre la flogosi locale. Tuttavia, la decisione di iniziare un antibiotico, così come la scelta della molecola, del dosaggio e della durata, spetta al medico, che valuterà la storia clinica, le condizioni del paziente, il tipo di batterio sospettato e i dati locali di resistenza. L’automedicazione può portare a inefficacia terapeutica, complicanze o sviluppo di resistenze.

Antibiotico per otite: quanti giorni prenderlo in media?

La durata della terapia antibiotica per l’otite varia in base al tipo di infezione, all’età del paziente e alla gravità dei sintomi.

🦠 Otite media acuta

Negli adulti, la cura con antibiotici come amoxicillina o amoxicillina-clavulanato dura in media 7–10 giorni. Nei bambini sopra i 6 anni con sintomi lievi, possono bastare 5–7 giorni, mentre nei più piccoli o nei casi più gravi il trattamento deve proseguire per 10 giorni completi.

💧 Otite esterna

Quando l’infiammazione interessa il condotto uditivo esterno, si utilizzano di solito gocce auricolari antibiotiche (ad esempio a base di ciprofloxacina e desametasone) per un periodo compreso tra 7 e 10 giorni.

⚪ Otite bollosa

Questa forma, caratterizzata da vescicole sul timpano e dolore intenso, si tratta come un’otite media acuta, con una terapia antibiotica orale di 7–10 giorni, preferibilmente a base di amoxicillina o amoxicillina-clavulanato.

👉 Avvertenze

È fondamentale non interrompere mai il trattamento prima del termine, anche se i sintomi migliorano, per evitare recidive o resistenze batteriche. La durata esatta e il tipo di antibiotico devono sempre essere decisi dal medico, che valuta l’età, la gravità dell’infezione e la risposta clinica del paziente.
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Come curare un'otite cronica: farmaci e terapie

Curare un’otite cronica richiede un approccio mirato, poiché si tratta di un’infiammazione dell’orecchio che tende a persistere o ripresentarsi nel tempo. La terapia varia in base alla causa, alla gravità e alla presenza di secrezioni o danni al timpano. Il primo passo è identificare il tipo di otite: esterna cronica o media cronica. Nel caso dell’otite esterna, il trattamento prevede solitamente gocce auricolari antibiotiche o cortisoniche, da applicare per diversi giorni, spesso accompagnate da un’accurata pulizia del condotto uditivo effettuata dal medico.

È fondamentale evitare l’ingresso di acqua nell’orecchio durante la terapia. Per l’otite media cronica, il medico può prescrivere antibiotici per via orale o in gocce, a volte associati ad antinfiammatori per ridurre dolore e gonfiore. Se è presente un versamento persistente o una perforazione del timpano, può essere necessario un intervento chirurgico, come la timpanoplastica o la drenaggio transtimpanico, per ripristinare la funzione dell’orecchio medio.

In alcuni casi, vengono consigliate terapie di supporto come lavaggi nasali, trattamento delle allergie o cura di infezioni respiratorie ricorrenti. Seguire scrupolosamente le indicazioni mediche e prevenire recidive – ad esempio evitando fumo, acqua contaminata o raffreddori trascurati – è essenziale per una guarigione duratura.

Qual è il miglior antinfiammatorio per l'orecchio?

Non esiste un unico “miglior antinfiammatorio” universale per l’orecchio — la scelta dipende dal tipo di otite (esterna, media o cronica), dalla causa, dalle condizioni del paziente e dal parere medico. Ecco cosa sapere:

  • Uso di antinfiammatori/analgesici: Per alleviare dolore e infiammazione associati all’otite, si utilizzano spesso farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) come l’ibuprofene, oppure antipiretici/analgesici come il paracetamolo.
  • Trattamento locale: In caso di otite esterna, è molto frequente l’uso di gocce auricolari che contengono corticosteroidi o antinfiammatori locali, spesso in associazione con antibiotici o antifungini, per ridurre infiammazione, gonfiore e dolore.

Considerazioni importanti:

  • Bisogna assicurarsi che non vi sia perforazione del timpano prima di instillare gocce o farmaci nell’orecchio.
  • Gli antinfiammatori sistemici (FANS) alleviano il dolore ma non sostituiscono una terapia specifica per l’infezione o per la causa sottostante dell’otite.
  • La scelta del principio attivo, della dose e della durata va decisa dal medico, tenendo conto di età, gravidanza o allattamento, condizioni gastrointestinali, renali, ecc.
  • L’automedicazione può essere rischiosa: se i sintomi peggiorano o persistono, è fondamentale consultare uno specialista.

In sintesi, in caso di otite il “miglior antinfiammatorio” può essere l’ibuprofene o il paracetamolo per uso generale, oppure un’applicazione locale con corticosteroide, antibiotico e antinfiammatorio — ma solo dopo valutazione medica.

** L'immagine di copertina e parte delle immagini nel testo sono AI generated.

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